Birilli.
Ritti e rigidi,
impiantati al suolo vegetiamo
noi alti arroganti birilli impettiti.
E stentiamo ad accorgerci
di viver l’attesa della costante realtà
di venir travolti dalla grande palla
del caldo amore vitale.
Ma solo da essa sopraffatti
stesi divisi e sparpagliati,
spogliati del nostro esser gendarmi,
ascolteremo finalmente il battito furente
della viva felicità.
E verseremo calde lacrime di gioia
quando
ci renderemo conto di non esser solo
degli stupidi inerti pezzi di legno levigato.
Gigggi.