I CAVALIERI DI ARIANNA

Posts written by Conte Stoker

view post Posted: 23/12/2023, 17:34     Saluti anno 2023 - OSSEQUI E GALANTERIE


Buone Festività
miei cari umani

Statemi bene

view post Posted: 23/12/2023, 17:30     Juventus, nuova inchiesta della procura di Roma su bilancio 2022 - LA GIOSTRA SPORTIVA





Ieri i pm della Capitale hanno notificato invece l’avviso di conclusione delle indagini dell’inchiesta arrivata da Torino a Roma dopo la decisione della Cassazione.

La Procura di Roma ha avviato un nuovo fascicolo di indagine relativo al bilancio della Juventus al 30 giugno 2022. Lo scorso 7 dicembre la Juventus ha ricevuto una richiesta di acquisizione documentale relativa proprio a quei bilanci comunicando, attraverso una nota, di aver appreso che "presso la Procura di Roma pendono indagini in relazione a esponenti aziendali per la fattispecie di cui all’art. 2622 codice civile (false comunicazioni sociali ndr) in ordine al bilancio al 30 giugno 2022” sottolineando che la società non risultava indagata.

Ieri intanto la procura di Roma ha chiuso le indagini relative ai conti della Juventus per le annate 2019-2020 e 2020-2021 e dopo la trasmissione degli atti, decisa dalla Cassazione lo scorso 6 settembre che ha dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino ordinando la trasmissione degli atti ai pm della Capitale.

I pm del gruppo che si occupa dei reati economici dopo aver acquisito gli atti e svolto ulteriori indagini hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini, il 415 bis, agli indagati: nell’inchiesta, avviata a Torino e poi approdata a Roma, sono coinvolti anche gli ex vertici del club bianconero. Le accuse, a vario titolo, contestate sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. In particolare, secondo l’accusa, si ipotizzano plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia Covid.

Giustizia sportiva

Gli atti al centro dell'inchiesta per le stagioni 2019-2020 e 2020-2021 sono già stati oggetto di procedimenti sportivi. La Juventus è stata penalizzata di 10 punti nella scorsa stagione per il 'caso plusvalenze' e ha patteggiato un'ammenda per il procedimento relativo alla cosiddetta 'manovra stipendi', vale a dire la gestione degli ingaggi dei calciatori durante la pandemia covid.

La penalizzazione ha inciso sulla classifica finale del campionato 2022-2023, facendo uscire la Juventus dalla zona Champions League e relegando la squadra in Conference League secondo la graduatoria definitiva. La Uefa, però, si è attivata e in un procedimento ulteriore ha decretato l'esclusione del club torinese dalle coppe europee per la stagione 2023-2024.

view post Posted: 23/12/2023, 17:01     Mes: come funziona: - LE CRONACHE REALI





Il no dell’Italia alla ratifica del Mes

IL Parlamento ha votato contro alla ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ammesso - dopo l’approvazione in Senato della manovra 2024 - che lui avrebbe dato il via libera «ma non tirava aria», ha detto. Così, al prossimo Eurogruppo, fissato per lunedì 15 gennaio 2024, l’attenzione sarà rivolta soprattutto a lui, che rappresenterà l’unico dei 20 Paesi dell’Unione europea ad aver bocciato la modifica del Mes.
Il direttore generale del Mes, Pierre Gramegna, e il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, hanno allertato sul rischio che l’Unione bancaria non giunga al completamento. Si tratta del trasferimento di competenze nel campo della vigilanza sulle banche dalle autorità nazionali ad autorità europee, che regge su due strumenti: il Mes, ovviamente, e il Meccanismo di risoluzione unico.
Quindi, cosa succede ora?

La modifica

Nella nuova versione del Mes, detto anche fondo salva-Stati, infatti, è prevista l’attivazione a partire dal primo gennaio 2024 di un paracadute per la gestione delle crisi delle banche che stato concordato da tutti i leader durante i mesi complicati della pandemia. Senza l’ok dell’Italia, lo strumento finanziario non potrà essere utilizzato in tal modo e, quindi, come ha chiarito Gramegna, «il Mes non sarà in grado di fornire il sostegno comune al Fondo di risoluzione unico dell’Unione bancaria, di cui beneficerebbero tutti i Paesi dell’area euro».

Il perché del no dell'Italia

In questi giorni di discussione sull’argomento, il governo ne è uscito fortemente spaccato: da un lato Fratelli d’Italia e Lega hanno manifestato una netta contrarietà alla ratifica del Mes, mentre Forza Italia si è astenuta. L’opposizione, ad eccezione del Movimento 5 Stelle, ha detto sì. Ma, alla fine, la decisione è stata delegata al Parlamento e la Camera ha respinto l’autorizzazione con 184 voti contrari, 172 a favore e 44 astenuti. Le motivazioni? Più di forma, pare, che di contenuto. «Se salvabanche deve essere — ha rivelato fonti interne —, serve un controllo, una governance davanti al Parlamento europeo, e non la totale discrezionalità degli organi direttivi. E in più, se si tocca il settore bancario, allora va fatto nel suo complesso, a partire dall’unione bancaria. Così com’è non va».
Non è difficile credere che, in realtà, dietro ci sia altro. La modifica avrebbe cambiato ben poco al nostro Paese, dove è stato confermato più volte che le banche godono di ottima salute. Tra le ipotesi circola anche la bocciatura alla ratifica sia la risposta alle trattative sul Patto di stabilità, in realtà conclude da Francia e Germania con il coinvolgimento dell’Italia a cose ormai fatte.

Come funziona il Mes

Ma, per capire cosa succederà ora, facciamo un passo indietro. Il Meccanismo europeo di stabilità è stato istituito nel 2012 attraverso un trattato intergovernativo, in sostituzione del Fondo europeo di stabilità (Fesf), il cosiddetto fondo salva-Stati e il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (Efsm), istituito nel 2010 per far fronte alla crisi del debito sovrano. La sua funzione fondamentale è concedere assistenza finanziaria ai Paesi membri che - pur avendo un debito pubblico sostenibile - abbiano difficoltà nel finanziarsi sul mercato.
L’accesso all’assistenza viene concesso sulla base di una rigorosa condizionalità nell’ambito di un programma di aggiustamento macroeconomico e di un’analisi della sostenibilità del debito pubblico effettuata dalla Commissione europea insieme al Fondo monetario internazionale (Fmi) e la Banca centrale europea (Bce). Gli strumenti previsti sono diversi: prestiti economici, acquisti di titoli di Stato sul mercato primario e secondario, linee di credito precauzionali, prestiti per la ricapitalizzazione indiretta delle banche, ricapitalizzazioni dirette delle banche.
Inoltre, durante la pandemia è stata prevista la possibilità di accedere al cosiddetto «Mes sanitario», per l’Italia sarebbero circa 37 miliardi.

Come viene finanziato

Il Mes viene finanziato dai singoli Stati membri con una ripartizione percentuale che rispecchia la loro importanza economica. La Germania, contribuisce per il 27,1 %, seguita dalla Francia con il 20,3% e dall’Italia con il 17,9%. Il fondo ha un capitale sottoscritto pari a 704,8 miliardi e la sua capacità di prestito ammonta a 500 miliardi. Il Paese che ha bisogno di aiuto presenta la richiesta al Consiglio dei governatori, formato dai ministri delle Finanze dell’Eurozona. Per il via libera serve una maggioranza qualificata dell’85% del capitale sottoscritto. I Paesi principali, con quote oltre il 15%, tra cui l’Italia, hanno diritto di veto.

La posizione dell’Ue

La prima posizione dell’Unione europea in risposta al blocco italiano alla ratifica del Mes è: nessun cambiamento al nuovo testo. Aprire la possibilità ad altre ratifiche non è contemplato, dal momento che i negoziati richiederebbero molto tempo. Ma soprattutto, gli altri Paesi europei non vogliono mostrare forme di debolezza di fronte allo schieramento netto dell’Italia anche nel rispetto di chi ha ratificato la modifica al Mes. Donohoe ha confermato che «continuerò il mio dialogo al riguardo con le autorità italiane nei prossimi mesi», nella speranza che il Parlamento possa cambiare idea.
Non è del tutto esclusa l’ipotesi secondo cui, dopo la chiusura del nostro Paese, si possa tentare di raggiungere un accordo a 19 (i Paesi dell’area euro meno l’Italia). Una strada che, però, implicherebbe la restituzione della quota di capitale italiana.

Cosa succede ora

Con il dietrofront dell’Italia, il Mes continuerà nella sua funzione senza le modifiche ai trattati. Come ha spiegato Federico Fubini nella sua analisi, gli scenari possibili che possono verificare sono due.
Nel primo, se dovesse verificarsi una crisi del debito nell’Eurozona, il governo non riesce più a collocare sul mercato i suoi titoli sovrani e presenta richiesta di aiuto al Mes; i ministri dei Paesi decidono di prestare un’importante somma in cambio di riforme e interventi in linea con quanto già previsto dal Patto di stabilità. In tal caso, l’Italia (che ha già versato la sua quota di capitale) voterebbe a favore anche per timore di un contagio finanziario.
Nel secondo, invece, l’ipotesi è proprio quella di una crisi bancaria: va in dissesto la terza banca del Paese, ma il governo esita a intervenire perché non ha le risorse per salvare un istituto con passività in bilancio pari al 40% del Pil. L’incertezza crea sfiducia e panico tra i risparmiatori, così da generare una crisi a catena tra gli altri istituti di credito dell’Eurozona. Il rischio è che scoppi un caso come è avvenuto a marzo scorso negli Stati Uniti con il fallimento della Silicon Valley Bank.

view post Posted: 8/12/2023, 18:21     Insalata del vampiro - LE CUCINE REALI



INGREDIENTI PER 4 PERSONE

300 g patate
200 g barbabietola lessata
160 g cipolla rossa
120 g bresaola a dadini
80 g formaggio gruviera
70 g vino rosso
tartufo
senape
peperoncino
aceto rosso
limone
salsa Worcester
olio di sesamo
sale

LESSATE le patate con la buccia per circa 40’. Scolatele, sbucciatele e tagliatele a dadini. TAGLIATE a spicchi la cipolla e mettetela in casseruola con 70 g di vino e un pizzico di sale; stufatela per 5-6’, poi aggiungete 2 cucchiai di aceto e cuocete per altri 2’. RIUNITE in una ciotola le patate e le barbabietole a dadini, la cipolla, la bresaola e il formaggio a cubetti.

MESCOLATE 2 cucchiai di senape con 2 cucchiai di olio, il succo di mezzo limone, un cucchiaio di salsa Worcester e un pizzico di peperoncino: condite le verdure con questa salsa, completando con tartufo a piacere.

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view post Posted: 8/12/2023, 18:08     Il Mistero Dei Buchi Neri di internet: Black Hole Sites - OSSERVATORIO SCIENZA E TECNOLOGIA





I ricercatori dell'Università di Washington nel 2007 scoprirono un particolare fenomeno di internet: i Black Hole Sites.

Non è difficile infatti imbattersi in siti Web che risultano momentaneamente (e misteriosamente) irraggiungibili. Forse in quel momento il sito è semplicemente offline oppure può essere colpa di qualche problema legato al server che lo ospita. O alla vostra connessione, ovviamente.

Ma potrebbe esserci anche un’altra spiegazione: i dati che stavano viaggiando dal nostro computer al server di destinazione (perfettamente funzionante) verso il nostro portale che abbiamo digitato (anch’esso perfettamente funzionante) sono stati ingoiati da un "Buco Nero"(Black Hole appunto).


HUBBLE

Il programma che monitora questi fenomeni l'hanno chiamato Hubble, come il celebre astronomo e come il telescopio spaziale a lui intitolato.
E proprio come per l'osservatorio orbitante, la ricerca di un Buco Nero è l'obiettivo del programma: ma invece che scavare tra galassie e supernove dello spazio(un Buco Nero è una regione dello spaziotempo con un campo gravitazionale così forte e intenso che nulla al suo interno può sfuggire all'esterno, nemmeno la luce), quanto realizzato dai ricercatori dell'Università di Washington si concentra sui nodi del cyberspazio.
Alla ricerca dei pozzi senza fondo in cui si perdono i pacchetti in transito da un lato all'altro della Terra.

Si crede normalmente che basti avere una connessione ad Internet funzionante per poter avere accesso a tutta la rete ma è stato scoperto che non è proprio così.
Alle volte infatti i messaggi inviati tra due computer si perdono per strada nonostante il percorso tra i due sia chiaro e identificabile. Hubble controlla costantemente il traffico Internet ogni quarto d’ora alla ricerca dei punti deboli ove i messaggi si bloccano per almeno 15 minuti.


COME FUNZIONA

Nel giro di 1 anno, Hubble ha identificato oltre 800mila Buchi Neri e problemi correlati alla raggiungibilità.
Cioè zone della rete nella quale si interrompevano le comunicazioni senza una ragione apparente.
Un sistema, o una serie di sistemi, potrebbero andare incontro ad un blackout: cioè si costituirà un ostacolo tra partenza e destinazione, o tra certi punti di partenza e alcune destinazioni.
Tra chi formula la richiesta, ad esempio inserendo l'indirizzo di un sito da navigare, e il server che ospita il sito stesso c'è un percorso: ma a volte il percorso seguito, senza che si trovi una spiegazione per giustificarlo, può deviare su traiettorie inaspettate trasformandosi nell'equivalente di un vicolo cieco.

Per effettuare le verifiche necessarie a decretare l'esistenza di un Buco Nero online, i ricercatori sfruttano il PlanetLab Network: una rete di quasi 1000 computer situati negli istituti accademici di tutto il mondo, connessi tra di loro per offrire la piattaforma adatta allo sviluppo di servizi in rete.
Ne bastano 100 ad Hubble per riuscire a coprire circa l'85-90% dell'intera Internet.

I sistemi coinvolti restano in attesa, registrando passivi quanto accade in rete: quando uno dei nodi individua un problema, si attiva per confermare la persistenza dell'errore tramite due sessioni indipendenti da 15 minuti l'una. A questo punto partono i controlli incrociati.

Se un altro nodo della rete riesce a rintracciare la risorsa desiderata, il software è in grado di stabilire quale sia il punto della rete che inghiotte i pacchetti in transito, e memorizza il fenomeno nel proprio database.
Si parla in questo caso di "reperibilità parziale", termine usato dai ricercatori per indicare che un indirizzo è liberamente accessibile da una parte della rete mentre risulta offline per tutti gli altri sistemi.

Tra le caratteristiche più interessanti del progetto c'è anche un'interfaccia geografica, in grado di mostrare dove si trovino i buchi neri presenti in rete in tempo reale.
Combinando i dati presenti nell'archivio con il planisfero fornito da Google Maps, gli amministratori di sistema o i semplici navigatori possono tentare di capire se quel social network, quel sito aziendale, quel e-shop sono davvero irreperibili, magari perché sotto attacco, o se c'è qualche altro problema.

Un computer collegato ad Internet non è abbastanza, dunque, per garantirsi il quadro completo del web.
Un sito irraggiungibile potrebbe essere il risultato del cattivo lavoro del provider, dei DNS che fanno le bizze o chissà cos'altro. Oppure si potrebbe essere incappati in un "Cyber Buco Nero".

view post Posted: 8/12/2023, 17:40     Migliaia di sardine e sgombri morti in Giappone - LE CRONACHE REALI


Migliaia di pesci morti sono stati trovati lungo un tratto di spiaggia in Giappone. Tonnellate di sardine e qualche sgombro, scoperte sulla costa di Hakodate, nella prefettura giapponese di Hokkaido. Le cause sono ancora ignote: il pesce ricopre oltre un chilometro di spiaggia situata vicino al porto dei pescherecci.

I funzionari della città hanno ispezionato il sito, cercando di raccogliere il pesce. Hanno inoltre raccomandato di non cibarsene. I ricercatori locali hanno spiegato che l’incidente coincide con la stagione della migrazione delle sardine.




view post Posted: 8/12/2023, 17:35     Panificio-prigione scoperto a Pompei - SALONE DELLA CONOSCENZA



E' stata annunciata la scoperta nell’area archeologica di Pompei di quello che è stato definito un “panificio-prigione”, ovvero un ambiente in cui le persone in schiavitù vivevano e macinavano il grano necessario per la produzione del pane assieme agli animali da soma. Il forno e le macine si trovavano nella parte meridionale di una casa in ristrutturazione, che era composta da «un settore residenziale decorato con raffinati affreschi» e da uno destinato appunto alla panificazione, accanto a una stalla.

L’ambiente destinato alla panificazione è stato scoperto nella Regio IX, insula 10, una zona del parco archeologico in cui erano in corso lavori per mettere in sicurezza un’area ancora inesplorata dell’antica città. Era un locale angusto, senza affacci esterni, con una sola uscita che dava sull’atrio della casa e piccole finestre dotate di grate in ferro per far passare la luce.

Le testimonianze scritte dell’epoca indicano che gli animali si spostavano attorno alle macine bendati mentre gli schiavi spingevano la mola e li incitavano ad andare avanti. In effetti sulle lastre di basalto che componevano la pavimentazione dell’ambiente, attorno alle macine, è stata notata una serie di intagli che servivano a evitare che gli asini scivolassero ma anche a sincronizzare il loro movimento ed evitare che si scontrassero gli uni con gli altri, visto che lo spazio era piuttosto esiguo.

Il direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha osservato che «si tratta di uno spazio in cui dobbiamo immaginare la presenza di persone di status servile, di cui il proprietario sentiva il bisogno di limitare la libertà di movimento». Nei mesi scorsi all’interno dell’ambiente erano stati scoperti i resti di tre cadaveri: un segnale che nonostante la casa fosse in ristrutturazione c’erano persone che probabilmente continuavano a viverci e a lavorarci.



view post Posted: 8/12/2023, 17:27     Piattaforma anti-pezzotto della Seria A - LA GIOSTRA SPORTIVA





La partita Juventus-Napoli dell'8 dicembre doveva essere il banco di prova per la piattaforma anti-pezzotto della Serie A. L'attivazione è però slittata a fine gennaio, terminata la fase di test.

L'obiettivo del sistema è bloccare gli indirizzi IP illegali entro 30 minuti dalla segnalazione. Non solo, permetterà anche alle autorità di risalire agli utenti che usano il servizio, ma la novità più importante è la possibilità di bloccare un indirizzo IP senza necessità di contraddittorio con il titolare.

La piattaforma, fornita dalla Lega Serie A, era già stata annunciata dall'amministratore delegato Luigi De Siervo: "L'infinita battaglia tra guardie e ladri è arrivata a uno snodo cruciale, perché finalmente si riuscirà a interrompere concretamente il flusso di segnali". Ha poi aggiunto: "È importante evidenziare che il blocco, da eseguirsi entro 30 minuti dalla segnalazione, sarà applicato a tutti i soggetti che forniscono accesso alla rete, dunque non solo a tutti gli Isp tradizionali." La piattaforma sarà gestita dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom).

Secondo un’indagine di Ipsos per conto di Fapav (Federazione per la tutela delle industrie dei contenuti audiovisivi e multimediali), nel 2022 sono stati individuati circa 345 milioni di illeciti, in aumento rispetto all'anno precedente, i settori più colpiti sono stati gli eventi sportivi che hanno registrato un +26%, i programmi televisivi +21%, e fiction e serie tv +15%. Rimangono in testa i film che toccano un +35%.


Come funziona il pezzotto

Il pezzotto è un Box Android in grado di connettersi alle Iptv, i canali illegali che trasmettono contenuti per gli abbonati offerti da diversi provider. Visto che si tratta di una modalità non legale non c’è un tariffario pubblico. Il prezzo di un decoder si aggira attorno ai 60 euro, l’abbonamento può arrivare a 12 euro al mese. È un costo irrisorio se paragonato alla somma di tutte le offerte per i canali a pagamento.

La legge contro la pirateria

Il nuovo regolamento vuole bloccare le piattaforme che illegalmente trasmettono eventi in diretta, partite, film o programmi. Per farlo darà ulteriori poteri all'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, che infatti potrà chiedere alle società di telecomunicazioni di oscurare in massimo 30 minuti i siti pirata che sono stati segnalati.

Chi trasmette illegalmente partite di calcio, incontri sportivi, film e serie TV dovrà pagare una multa, può arrivare fino a 15.000 euro, e rischia anche una condanna penale, da 6 mesi a 3 anni di carcere. Le sanzioni per i consumatori possono arrivare fino a 5.000 euro se l’utente guarda “quantità notevoli di opere o materiali protetti".

"La legge va a colpire le nuove forme di illecito, come le Iptv pirata ma anche attività illegali e dannose per il cinema italiano come il camcording (la registrazione di un film dall’interno di una sala cinematografica con uno smartphone e una telecamera ai fini della distribuzione illecita, ndr)", aveva commentato il presidente Fapav, Federico Bagnoli Rossi.



view post Posted: 22/11/2023, 20:45     Saluti anno 2023 - OSSEQUI E GALANTERIE


E sul far della notte compaio
lascio qualche impronta del mio passeggio
odo ciò che le stanze vogliono comunicare
e mi accingo cappa in spalla
ad uscire dal maniero.

Saluto voi, miei splendidi umani


view post Posted: 22/11/2023, 20:34     Qualificazioni agli Europei - LA GIOSTRA SPORTIVA





Il primo obiettivo per l'Italia è stato raggiunto. Ora gli Azzurri aspetteranno il prossimo 2 dicembre per capire in quale girone e con chi finiranno. Il sorteggio, però, sarà da brividi.
C’era una possibilità di entrare nella terza fascia ma la vittoria della Croazia con l’Armenia ha vanificato ogni speranza. L’Italia verrà inserita nell'ultima fascia, la quarta.

La prima fascia sarà composta dalla Germania (Paese organizzatore) e dalle cinque nazionali con il miglior punteggio nei gironi: Portogallo, Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra.

Nella seconda ci saranno Danimarca, Turchia, Ungheria, Romania, Albania, Austria.

Nella terza fascia ecco Slovacchia, Olanda, Scozia, Slovenia, Rep.Ceca, Croazia.

Infine nella quarta fascia saranno inserite Italia, Serbia, Svizzera e le tre vincitrici degli spareggi che si terranno a marzo.

Un girone di "ferro" potrebbe essere: Germania, Danimarca, Olanda e Italia.
Un girone migliore, ma solo sulla carta, potrebbe essere uno formato da Belgio, Albania, Slovenia e Italia.

Una curiosità: il prossimo sarà anche l'Europeo degli allenatori italiani. Saranno ben 4 quelli che siedono su panchine di altre nazionali: Vincenzo Montella (Turchia), Marco Rossi (Ungheria), Domenico Tedesco (Belgio) e Francesco Calzona (Slovacchia).


view post Posted: 22/11/2023, 20:23     Signal for help - SALONE DELLA CONOSCENZA



Il segnale antiviolenza consiste nell'eseguire un gesto specifico: sollevare la mano con il pollice piegato nel palmo, successivamente piegare le altre dita verso il basso, simbolicamente intrappolando il pollice tra di esse. Questo segnale di allarme è stato concepito come strumento per contrastare l'aumento dei casi di violenza domestica che si è verificato in tutto il mondo a causa delle misure di isolamento legate alla pandemia da Covid-19.

L'origine di questo gesto risale al 14 aprile 2020, quando la Canadian Women's Foundation lo introdusse per la prima volta in Canada, seguita il 28 aprile 2020 dalla Women's Funding Network negli Stati Uniti. In diverse occasioni, il segnale ha dimostrato di essere un efficace strumento nel fronteggiare il problema dell'aumento della violenza domestica. Attualmente, il segnale antiviolenza è stato riconosciuto da oltre 40 organizzazioni in Canada e negli Stati Uniti come uno strumento utile nel combattere la violenza domestica.

In Italia per contrastare la violenza di genere è sempre attivo il numero antiviolenza e stalking, gratuito e anonimo. Si può chiamare il 1522 quando si è vittime o testimoni di episodi di violenza domestica, sessuale, psicologica, economica o fisica, perpetrati da parte di un partner, un familiare, un conoscente o uno sconosciuto. Il 1522 offre ascolto, informazione, consulenza e orientamento ai servizi territoriali di supporto alle vittime.

view post Posted: 22/11/2023, 20:16     Quishing: la truffa del QR Code - OSSERVATORIO SCIENZA E TECNOLOGIA





La novità da cui mette in guardia, adesso, anche la Polizia Postale è il fenomeno del quishing, ossia delle truffe perpetrate tramite l'utilizzo del QR Code.

Da anni, ormai, è entrato nell'uso quotidiano anche per leggere i menu al ristorante: si tratta di un codice a barre bidimensionale di forma quadrata composto da quadratini neri su uno sfondo bianco. Per leggere il suo contenuto è necessario un semplice smartphone e si potranno vedere migliaia di informazioni diverse. Adesso, però, una nuova truffa rischia di mettere a repentaglio milioni di utenti come spiega la Polizia Postale in un comunicato. "Inquadrare il QR Code con la fotocamera del proprio smartphone, per accedere all’audioguida di un museo, per visualizzare il menu di un ristorante, per pagare un parcheggio, può condurre l’utente su un falso sito, creato ad hoc dai cybercriminali per carpire i suoi dati personali e bancari".

Insomma, i criminali informatici si stanno adoperando anche per il furto di dati tramite uno degli strumenti più usati quotidianamente e per le più disparate attività. Pochi sanno che chiunque è in grado di creare un QR Code con i numerosi portali web disponibili online, da qui i rischi nascosti dietro quei puntini perché "il formato immagine utilizzato dal codice impedisce agli antivirus di rilevare le potenziali minacce contenute al suo interno", spiegano gli esperti. Ecco che, quindi, inquadrando con i nostri dispositivi quel codice per leggere un menu, cercare parcheggio o altro "può condurci su un sito 'civetta', creato ad hoc dai cybercriminali per carpire le nostre informazioni personali e bancarie".

Il fenomeno non è limitato alle ultime ore o giorni ma già da mesi sono stati numerosi questi attacchi denunciati da migliaia di utenti: ecco perché bisogna essere al corrente di quanto accade per poter adottare le giuste contromisure ed essere consapevoli dei rischi che si corrono per evitare brutte sorprese. Secondo una ricerca dell’azienda di sicurezza Check Point Software, nell'ultimo periodo le truffe con QR Code sono aumentate del 587%. Il quishing è difficile da scovare perché, inizialmente, la minaccia non viene rilevata dagli antivirus e all'interno, come detto, possono invece nascondersi link fraudolenti che ci collegano a malware in grado di infettare i nostri dispositivi e rubarne i dati.

I consigli per difendersi

La Polizia Postale fa sapere che per evitare di rimanere vittime di queste truffe "è importante utilizzare le stesse buone prassi di cybersicurezza che adottiamo per il phishing e lo smishing: verificare l'indirizzo del sito che si apre dopo aver scansionato il codice, diffidando di Url abbreviati o differenti dal dominio ufficiale". Questo codice è stato inventato dai giapponesi nel 1994 per verificare il tracciamento dei pezzi delle automobili di un'importante casa automobilista nipponica. Questa tecnologia fu poi sviluppata per venire incontro a numerose altre esigenze nella seconda metà degli anni Duemila sfruttando la tecnologia dei nuovi smartphone fino a diventare uno strumento di uso comune e quotidiano.

view post Posted: 4/11/2023, 19:27     +1La vera storia di Vlad l'Impalatore - SALONE DELLA CONOSCENZA





Il legame tra il voivoda Vlad III Țepeș (ovvero “l’Impalatore”, 1431-1477) e il personaggio letterario Dracula è ormai inscindibile grazie allo scrittore irlandese Bram Stoker (1847-1912). L’autore è riuscito a dare forma concreta a una antica superstizione del centro Europa, rinnovando la figura del vampiro e superando i lavori precedenti sull’argomento, ovvero “Il Vampiro” (1819) di John William Polidori e Carmilla di LeFanu (1872). Tuttavia la vera storia dell’uomo che Stoker nascose tra le pagine del suo libro non è meno sinistra e cruda di quella narrata nel romanzo. In fondo Vlad III e Dracula si somigliano molto, perché sono due riflessi di puro male.

Vlad III nacque, forse, a Sighișoara. Non vi è alcuna certezza in merito, così come nulla sappiamo su sua madre. Fu voivoda (principe) di Valacchia per tre volte, nel 1448, dal 1456 al 1462 e nel 1476, ovvero circa otto anni in tutto. Durante questo breve periodo di tempo, però, il principe sarebbe riuscito, secondo gli storici, a uccidere circa 100mila persone, molte delle quali tramite impalamento (da qui il triste soprannome di “Impalatore”). Il voivoda visse in un’epoca tormentata: l’impero ottomano, che si stava espandendo nella parte meridionale dell’Europa, trovava dei fieri oppositori nell’Ungheria e nei principati di Moldavia, Valacchia e Transilvania (quest’ultima all’epoca faceva parte del Regno d’Ungheria).

La situazione politica era di guerra e di violenza quasi costanti. In un ambiente simile i primi pensieri, per nobili e governanti, erano la sopravvivenza e la conservazione del potere a qualunque costo. Vlad III si ritrovò, suo malgrado, al centro di queste vicende complesse fin da bambino: nel 1444 suo padre, Vlad II stipulò un accordo con l’impero ottomano e, in garanzia, gli consegnò due dei suoi figli, ovvero Vlad, di 13 anni e il fratello Radu. Immaginiamo la condizione di paura e di incertezza in cui dovevano sopravvivere questi ragazzini, veri e propri ostaggi dei turchi.



Con questa alleanza, inevitabilmente, il padre del futuro “Impalatore” si inimicò il reggente d’Ungheria, Jànos Hunyadi. Nel 1447 questi pianificò una rappresaglia durante la quale uccise Vlad II e l’altro figlio, Mircea II. Il sultano Murad II sconfisse Hunyadi in Kosovo e ciò consentì a Vlad III, legittimo erede al trono secondo gli ottomani, di prendersi la Valacchia. Durò poco. Nel 1448 Hunyadi lo spodestò. Il voivoda cercò per anni di stringere accordi che gli consentissero di riprendere il potere. L’occasione arrivò nel 1453, quando Maometto II conquistò Costantinopoli.

Janos Hunyadi aveva bisogno di alleanze forti, anche perché la Valacchia si stava avvicinando troppo all’orbita ottomana. Così il reggente d’Ungheria chiese a Vlad III di combattere al suo fianco, offrendogli di riprendersi il potere che gli spettava di diritto. Il principe accettò (dimenticando l’odio e il rancore nei confronti dell’uomo che aveva ucciso suo padre e suo fratello) e nel 1456 tornò sul trono di Valacchia. Da quel momento iniziò la fase più lunga del regno del voivoda, ma anche la più sanguinosa, che lo consegnò alla Storia con il soprannome di “Impalatore”.

Nel 1460 Vlad III smise di pagare il tributo ai turchi, rendendo la guerra inevitabile e brutale. Durante la campagna del 1462 arrivò in Bulgaria, allora parte dell’Impero Ottomano e lo saccheggiò. Poi inviò al re d’Ungheria, Mattia Corvino, un sacco piano di orecchie, nasi e teste tagliate, accompagnato da un biglietto, citato da Storica National Geographic, che diceva: “Ho ucciso contadini, donne, vecchi e giovani…abbiamo ucciso 23.884 turchi e bulgari, senza contare quelli che sono stati bruciati vivi nelle loro case…se Dio onnipotente ascolta le preghiere…dei suoi pii servitori, ci concederà la vittoria sugli infedeli, nemici della Croce”.

Per quel che concerne la politica interna, Vlad III adottava gli stessi metodi per ripristinare ciò che secondo lui era l’ordine. Nella mente del voivoda, forse anche traumatizzata dagli anni trascorsi come ostaggio alla corte ottomana, la paura serviva a ottenere rispetto, obbedienza e sottomissione. Di aneddoti sulla sua furia ce ne sono tanti (non è escluso che alcuni siano stati inventati dai suoi nemici, in particolare ci sono molti dubbi sull’attendibilità delle antiche fonti tedesche). Per esempio pare che Vlad III avesse deciso di lasciare fuori dal suo castello di Tirgoviste una coppa d’oro piena d’acqua, affinché i viaggiatori potessero dissetarsi. Ebbene nessuno avrebbe mai osato neanche pensare di rubarla.



Secondo un’altra storia agghiacciante il voivoda avrebbe fatto radere al suolo un intero bosco per impalare più di 20mila prigionieri. Perfino Maometto II, dopo la sua visita al principe nel 1461, sarebbe tornato al suo Palazzo terrorizzato da tutte queste atrocità. Un altro aneddoto narra che alcuni ambasciatori stranieri (forse turchi, ci sono varie versioni della storia) si sarebbero rifiutati di togliere il copricapo al cospetto di Vlad. Quest’ultimo, per punizione, avrebbe fatto inchiodare i cappelli sulla testa dei malcapitati. Tale brutalità fa inorridire ma purtroppo, all’epoca, era la regola e non certo l’eccezione. Nel 1462 Vlad III venne sconfitto dagli Ottomani. Cercò l’aiuto di Mattia Corvino, invano. Il Re, anzi, lo fece imprigionare per 13 anni con l’accusa di tradimento, sostenendo di non aver mai voluto un conflitto su larga scala con i turchi.

Il principe di Valacchia tornò libero e al suo trono nel 1476. L’ultima fase di potere durò pochissimo: l’anno successivo cadde in un’imboscata turca e morì. La sua testa fu inviata a Costantinopoli, il suo corpo sepolto, sembra, nel monastero del lago Snagov. L’incertezza sul luogo di nascita appare speculare, quasi per uno scherzo del destino, a quella relativa al luogo di sepoltura. Nel 2014 il quotidiano “Il Mattino” raccontò che la presunta tomba di Vlad III sarebbe, in realtà, a Napoli, nel chiostro di Santa Maria La Nova e sarebbe identificabile con il luogo di sepoltura del nobile Mattia Ferillo.

Questa teoria nacque dalla presenza, nell’attigua Cappella Turbolo, di un’iscrizione non decifrata, forse risalente al XV° secolo. Gli studiosi sarebbero riusciti a isolare solo la parola “Vlad”. Purtroppo, per il momento, è impossibile saperne di più. Non ci sono prove che possano aiutare gli storici a ricostruire l’ipotetico viaggio delle spoglie del principe. Tuttavia lo scorso 27 ottobre è accaduto un fatto singolare: di fronte alla presunta tomba di Vlad III è stato posizionato un suo busto alto un metro e dieci e posto su un basamento rivestito di pietra, come riporta Fanpage. L’installazione dell’opera, realizzata dallo scultore George Dumitru, ha fatto tornare alla ribalta la teoria della sepoltura “napoletana” del voivoda, attirando l’attenzione mediatica e dei turisti.

Per scrivere la sua opera più celebre, ovvero “Dracula” (1897), Bram Stoker sovrappose il mito oscuro del vampiro alla vita di Vlad III. Fece ricerche sul folklore e la storia, creando un personaggio immortale. Il Dracula letterario e, in generale, il non morto, figlio di leggende e superstizioni, deve nutrirsi del sangue dei vivi per continuare la sua parvenza di vita. Il principe di Valacchia fece scorrere fiumi di sangue. Ciò che garantisce la vita terrena, il sangue appunto, diviene strumento di terrore, morte e di male.


view post Posted: 6/10/2023, 20:05     Saluti anno 2023 - OSSEQUI E GALANTERIE

Miei cari umani ed umane
ossequi a voi tutti e tutte
mi accingo ad uscire dalla dimora castellana
per quattro passi o poco più.

Buon crepuscolo


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