I CAVALIERI DI ARIANNA

LA CULTURA., Bel dilemma.

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view post Posted on 30/12/2007, 17:27 by: external     Top   Dislike
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"

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LA CULTURA



E' storia di qualche settimana fa.
Un mio amico mi ha confidato che ha partecipato ad un concorso pubblico per tentare di elevarsi nel proprio impiego, ovvero di riuscire a ricoprire un incarico superiore. Il questionario che aveva affrontato prevedeva la risposta alle famose domande di cultura generale. Incuriosito, gli ho chiesto a quali domande avesse dovuto rispondere ed egli mi ha riferito che le domande erano più o meno queste: “ Quanti km quadrati è grande l' Oceano Indiano?”;
“ Quali sono gli affluenti di destra del Po?”; “ Come si dividono le Alpi?”.
Il tutto era facilitato dalla risposta multipla.
Sono rimasto sconcertato, non tanto per la puerilità delle domande e per la conseguenza di ritenere culturale il sapere quanto fosse grande questo o quell'oceano, piuttosto che dividere le Alpi o conoscere a menadito quali fossero gli affluenti di destra del Po, ma perchè, ancora oggi, per accedere ad un posto pubblico, venissero richieste conoscenze elementari e senza dubbio non più rispondenti a quelle che sono le reali esigenze della vita quotidiana.
Possibile che se io non ricordi le esatte grandezze di questi fiumi, laghi, oceani, montagne ecc., sia ritenuto un ignorante?
E' possibile che per ricoprire un incarico importante io debba attingere alla conoscenza nel senso su indicato?
Sono veramente avvilito e sconcertato!
Ma più che altro, non mi meraviglia affatto il constatare che, da una recente indagine, risulta che il 60% degli studenti italiani delle superiori, non conosca la motivazione dell'alternanza del giorno e della notte; non mi sconvolgo che nelle nostre scuole alberghi la perfetta non conoscenza di materie scientifiche, anche da parte dei professori!
Ma non è tutto, non mi è mai capitato di sentire che in questi concorsi chiedessero qualcosa sulla grammatica italiana, qualche verso della Divina Commedia, qualche parola di inglese o, fantascienza della fantascienza, qualcosa di informatica.
Sarebbe poi un miracolo domandare a qualcuno di che cosa sia composta la materia? Non dico di spiegare l'atomo e le sue particelle subatomiche, ma almeno sapere che la vita, in fondo, è così che si è aggregata.
Ecco, è questo che mi annichilisce, quasta tremenda ignoranza non solo scientifica, ma in senso lato. Ecco, quindi, che non possiamo aspettarci che chi dovrebbe aiutare tutti nel difficile compito della vita emanando leggi e regole valide per tutti, debba farlo con la consapevolezza di conoscere l'esatta sequenza della distesa delle Alpi a partire da quelle marittime.


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