| CRISTIPIA |
| | La felicità
[color=purple]Premessa: inseguire la felicità o rinunciarvi, per non nuocere a chi ci vuol bene: è questa una scelta veramente difficile. Una vita di rimpianti è stata quella che mi ha sempre logorato, ponendomi a elle scelte che lasciavano l’amaro in bocca. Fin da bambina il mio sogno era quello di diventare un’attrice. Avrei fatto non so cosa pur di vedere realizzato il mio desiderio. Ci fu un momento nella mia vita che lo sfiorai appena. La dea bendata stava bussando alla mia porta: ]Una sera di marzo del 1963 qualcuno stava bussando alla porta di casa. Era molto tardi Quindi sobbalzai al trillo del campanello. Andò ad aprire mio padre ed io gli stavo dietro curiosa. Aperta la porta gettai un urlo di gioia, era lo zio Pippo,( attore a tempo perso) Che si era precipitato da noi, prendendo un taxi solo per dirmi: “solo per una volta. Domani mattina fatti trovare pronta; un pulman ci aspetta davanti all’Hotel Excelsior devi girare un film di Blasetti.”Liolà”” Penso che in quel momento il mio cervello volò lontano: io la protagonista del film “liolà? Santi numi ma come era stato possibile ? Lo zio Pippo incalzò:”<< una sola volta Piuzza. Quello non è ambiente per una ragazzina. Giusto perché ci sono io . Altrimenti non accettavo la proposta di Blasetti. Lo abbracciai e lo baciai saltandogli addosso peggio d’un gatto. “Grazie zietto, grazie, mi hai reso felice.”>> Il mio sogno stava per realizzarsi. A nulla valsero tutte le ammonizioni dello zio. Mamma e papà mi guardavano già come se fossi una star. Mia sorella Rita iniziò a fare i capricci,dicendo Che voleva esserci anche lei nel cast cinematografico. Ma l’ingaggio era per me: per Cristina Pia , in arte Azzurrina. Iniziò così la mia favola. Il mondo dello spettacolo lo avevo immaginato molto diverso. Era tutto un casino di gente che correva da una parte all’altra, chi urlava a destra e chi a sinistra. Il regista che mi strillava di non ridere:<<azzurrina non ridere ,altrimenti lo dico al nipotone(lo zio)>> E io che ricomponendomi continuavo a incartare le arance di Lentini(erano più quelle che mangiavo, che quelle che incartavo quando non passava il “ciak si gira”.) Imparavo tanti nuovi vocaboli che non avevo mai sentito, in fondo avevo solo 12 anni e facevo solo la prima media. Quando non capivo qualcosa guardavo quello che facevano gli altri e poi li seguivo. Mi ricordo che dovevo dire la frase” si sinnivà Giusuzza ci ‘nniemu tutti pari”( se va via Giusy ce ne andiamo tutti quanti) e tutti in coro rispondevano<<jamuninni…jamuninni…>> (andiamocene…andiamocene) Il bel sogno durò una settimana, durante la quale tra ciack, pause e riflettori,potevo parlare E scherzare con attori veri…famosi… davo del tu a Giovanna Ralli..ad Ugo Tognazzi…e tutti mi volevano bene, mi facevano sentire una i loro. Quello era il mio mondo…si… ero nata per essere una stella. Ma le riprese terminarono ed io tornai a essere Piuzza la ragazzina sognatrice. E adesso cosa mi restava? Solo il ricordo Di una settimana da diva. A idre il vero il regista aveva proposto allo zio di portare un mio book fotografico perché il mio era un volto interessante. I miei occhi verdi lo avevano incantato, e c’era la possibilita di un’altra particina nel suo prossimo film”IO ..io e gli altri” Ma lo zio decise per me con un secco no!aveva voluto regalarmi un sogno d’una settimana E io conservai gelosamente nel cassettino dei ricordi quell’esperienza d’attrice. Pensai dopo il primo momento di rammarico che forse il mio padrino avesse le sue buone ragioni, a non farmi intraprendere la via del successo cinematografico. Ed io lo amavo troppo per dargli un dolore così grande. Il mio attimo fuggente l’avevo colto. Ora c’era solo la realtà: fatta di diritti e doveri da portare avanti come un comune essere vivente a cui ogni tanto è concesso di sognare. La via del successo poteva aspettare! Forse un giorno chissà se la dea bendata sarebbe tornata a bussare una sera di primavera alla porta della mia casa[/size]?!
CHI E' ALESSANDRO BLASETTI? IL REGISTA DI
Liolà Un film di Alessandro Blasetti. Con Ugo Tognazzi, Elisa Cegani, Anouk Aimée, Pierre Brasseur, Giovanna Ralli, Dolores Palumbo, Rocco D'Assunta, Umberto Spadaro, Carlo Pisacane, Nino Musco, Graziella Granata, Milena Vukotic, Erina Torelli, Antonio Piretti, Renato Malavasi, Giulio Tomasini. Genere Commedia, b/n 102 minuti. - Produzione Italia 1963.
Recensione Cast Trailer Critica Pubblico Forum Chat Frasi celebri Media Asta il Morandini 2008 Dinamico venditore di elettrodomestici seduce in Sicilia ragazze a destra e manca e si porta a casa, dalla mamma sua, i figli frutti dei suoi amori. La più solare commedia (1916) di Pirandello tradita e deformata in un film che manca di forza, sincerità, convinzione. Il cremonese U. Tognazzi ha, come siciliano, la pressione bassa. Una Sicilia costernante per banalità folcloristica. A teatro il 1° interprete fu nel 1916 il siculo Angelo Musco. In una successiva versione napoletana del 1935 toccò a Peppino De Filippo, affiancato dai fratelli Eduardo e Titina. Ne furono interpreti poi M. Abruzzo (1937), V. De Sica (1942), G. De Lullo (1951), E.M. Salerno (1956), L. Cortese (1956), T. Ferro (1959), A. Millo (1961), D. Modugno (1968), B. Cirino (1983), G. Proietti (1988), M. Raineri (1991).[/color]Edited by CRISTIPIA - 23/6/2008, 22:17
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