PENOMBRA DEL NATALE, dedicata ad un Dio che....

...dovremmo deciderci una buona volta a cacciare i mercanti dal tempio...soprattutto da quello della nostra anima....

Questa poesia la sento verissima e spesso penso anche io a un Dio disilluso dall'uomo che l'ha dimenticato e che soffre per la nostra sofferenza, per la nostra indifferenza. E' bellissima questa poesia che hai scritto, perchè dimostra la nostra incapacità ad amare e a credere. Crediamo e pretendiamo, io penso che noi dovremmo essere i primi a darci da fare. Dio solo ci guarda e prega che capiamo qualcosa della vita, siamo smarriti e impauriti. Bisogna anche dare nella vita e non solo chiedere, e non bisogna pregare Dio solo per chiedere, ma anche per ringraziare. Ci sono tante cose belle nella nostra vita ed è giusto ogni tanto ricordarsi di ringraziare il Signore, perchè nulla deve essere scontato. E' come in un amore, vogliamo ricevere, ma è bello anche dare, forse più bello.
Complimenti per la tua bellissima poesia.

Grazie Pat...un abbraccio

...mai detto questo, caro Nilo....
Egli voleva ben altro dall'uomo che non questo buonismo ipocrita e sfavillante che si ripete ogni anno....
voleva ben altro...perciò questo Natale non gli appartiene più....non lo riconosce come suo proprio perchè l'uomo non ha capito niente del Suo amore....

...deluso dalle sue creature Nilo....
vorrebbe ritrovare quel Suo Natale nei nostri cuori....ma non riusciamo....chi più chi meno...abbiamo tutti i nostri aridi deserti....