Conte Stoker |
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| Seconda operazione di "respingimento" di clandestini nel canale di Sicilia: un barcone con 80 immigrati a bordo è stato riportato questa mattina nel porto di Tripoli. L’imbarcazione, riferisce il Viminale, si trovava in difficoltà non lontano dalle coste libiche ed è stata rimorchiata in nottata da un rimorchiatore in servizio presso una piattaforma dell’Eni. Gli immigrati sono sbarcati al porto di Tripoli intorno alle 11 di questa mattina: ad attenderli c’erano delle ambulanze, che si sono occupate di portare immediato soccorso ai passeggeri più provati dalla traversata. Tutti gli altri, come di prassi in Libia, sono stati consegnati ai funzionari del ministero dell’Interno.
Volevo fare una riflessione riguardo al Vaticano che attacca il governo per non avere prestato soccorso invece, non solo li hanno socccorsi, li hanno rimorchiati e portati in un porto, al sicuro sulla terra ferma. E' bene ricordare che le imbarcazioni erano in acque maltesi ed era Malta a dover intervenire in quanto prende denaro per dare ospitalità a possibili rifugiati ed invece ha fatto finta di non vedere e sono dovute partire le nostre imbarcazioni per il soccorso. Sarebbe utile che certi interventi siano puntati verso alcuni altri paesi, tipo Spagna o Grecia dove è risaputo che quando si presentano imbarcazioni di questo tipo si arriva addirittura a sparare per intimidirli e farli tornare indietro.
Probabilmente non ci si rende conto che ormai da noi gli spazi non bastano, che rischiamo di tenerli in condizioni inumane e che non siamo più in grado di controllare e reggere a questi afflussi continui.
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