Gigggi |
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Era una vita che l'amava, con l'invasione nascosta del desiderio. Lei lo considerava il suo maestro, il suo amico. Si preparava accuratamente alla sua nuova notte d'amore. "Come sto" gli chiese specchiandosi con cura ed accarezzandosi con naturalezza. Lui guardando le sue gambe bellissime e le calze nere "stupendamente" disse, ed aggiunse: "Ascolta... fuori piove..."
E non fissato dalle sua distrazione pensò: "Un giorno aprirai uno scrigno, vi troverai ogni mio sorriso perso, ogni mia parola dolce negata dalla timidezza, avrai un attimo di sensibilità infinita tale da scoprire l'angoscia di quest'amicizia obbligata, che ti permetterà di ascoltare fino in fondo il soffio del vento e la pioggia che cade... Ed il mio amore che da sempre volava intorno a te"
Aprì gli occhi.. Lei era sulla soglia "Ciao tesoro. domattina ti racconterò, come sempre," Ed usci ancheggiando..
Fuggendo dal suo respiro...
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