L’allergia al nichel è un vero problema per tutti coloro che soffrono di questa delicata patologia: il nichel è infatti un metallo particolarmente diffuso e presente non solo in gioielli, piercing, detersivi, cosmetici e monete, ma anche in alcuni alimenti.
Al di là dell’allergia da contatto, che è la situazione più nota, sono infatti sempre di più quei cibi, scientificamente sperimentati, in grado di influenzare l’insorgere di questo problema: il nichel, come solfato, si trova in moltissimi alimenti come, ad esempio, le lenticchie, i fagioli, il cacao, le nocciole e la liquirizia.
Tra le verdure, gli asparagi, gli spinaci, le cipolle, i funghi e il pomodoro risultano gli ortaggi che ne contengono la quantità più significativa.
Tra i frutti, infine, vanno segnalati i kiwi, le pere, le prugne e l’uva passa. Presente anche nell’acqua del rubinetto e negli alimenti industriali, come le merendine, il nichel trova ‘domicilio’ pure nelle pentole in alluminio: ecco perché tutte le vivande, per chi soffre di allergia al nichel, andrebbero cucinate in pentole in acciaio inox e in vetro pyrex.
Ma quali sono i sintomi dell’allergia al nichel?
I sintomi variano da persona a persona, in base al grado di intolleranza al nichel e possono essere molto diversi.
I sintomi dell’allergia al nichel, inoltre, si accentuano soprattutto durante l’estate e nelle zone in cui il clima è caldo-umido (ricordiamo che la sudorazione favorisce il rilascio del nichel nella pelle).
Stando agli ultimi studi, si segnala che le donne sviluppano più facilmente quest’allergia rispetto agli uomini (la percentuale è del 25% contro il 7,4% dei maschi).
I sintomi più comuni e più diffusi dell’allergia al nichel sono principalmente quelli della dermatite da contatto (prurito diffuso, piccole vescicole, orticaria e desquamazione). Si tratta di sintomi che tendono a manifestarsi già all'età di 10-20 anni e che colpiscono principalmente certe zone del corpo: in particolare mani, viso, braccia e gambe.
La dermatite da contatto, però, non è l’unico sintomo dell’allergia al nichel; in alcuni casi l’allergia al nichel può infatti provocare, oltre a infiammazioni gengivali, emicrania e senso di spossatezza, anche sintomi respiratori come asma e disturbi a carico dell’apparato gastroenterico (gastrite e colite cronica).
Per la diagnosi dell’allergia al nichel si utilizza uno specifico test cutaneo: il patch test.
Come funziona? Un cerotto che contiene nichel a rilascio lento viene adagiato sulla pelle (di solito sulla parte superiore del dorso o sulla parte superiore esterna del braccio). Se, quando viene rimosso il cerotto, compare un’ area arrossata con piccole vescicole pruriginose la risposta del patch test è positiva: il soggetto è allergico al nichel
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