Apnea nel sonno

Le apnee sono episodi di arresto del transito d’aria a livello delle prime vie aeree, che si manifesta quando la parete posteriore della lingua e la gola si uniscono per brevi periodi di tempo, interrompendo il passaggio dell’aria. Talvolta, anche un'anomala struttura della mandibola o delle vie aeree può essere causa di questa sindrome.
Negli uomini, il disturbo compare dopo anni di continuo russare, mentre nelle donne il passaggio dal russamento alle apnee ostruttive può essere più rapido.



In generale, ogni apnea dura alcuni secondi, ma a volte può anche protrarsi per più di mezzo minuto. Segue un breve risveglio o un alleggerimento del sonno, che consente la ripresa della normale respirazione. In ogni caso, il risultato è una vera frammentazione del sonno, con conseguenti rischi per la salute del cuore.




I rischi delle apnee ostruttive

Con il tempo, il problema delle apnee ostruttive può far aumentare il rischio di ipertensione arteriosa e provocare danni all’apparato cardiovascolare e cerebrovascolare (ictus e infarto). La difficoltà a respirare, infatti, causa una ridotta ossigenazione del sangue. In più, mentre normalmente durante il sonno si ha il calo del cortisolo - un ormone che causa una riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa – in chi soffre di apnea, il cortisolo rimane elevato e quindi il cuore e le arterie non riposano.




Misure comportamentali

Il primo gradino è il dimagrimento: stando agli ultimi studi scientifici, basterebbe anche una semplice riduzione del 10% del peso corporeo per migliorare in maniera clinicamente significativa l'indice di apnea-ipopnea.
Anche la posizione del corpo durante il sonno influenza l'insorgere del problema: alcuni soggetti trovano beneficio addormentandosi in posizione laterale e non supina.
Tra le misure atte a migliorare la sindrome respiratoria riveste importanza anche l'igiene del sonno, intendendo con questo la messa in atto di determinati comportamenti in grado di favorire un sano riposo.



Cercare dunque di evitare l'assunzione di alcool e sedativi, limitare il consumo di sigarette e l’assunzione di cibi troppo pensanti (prima di andare a coricarsi) sono tutti accorgimenti preziosi.

Polisonnografia

Per scoprire se si è affetti dall’OSAS è necessario ricorrere alla polisonnografia. La polisonnografia è un test che, attraverso un dispositivo ad hoc, permette di acquisire in una sola notte tutti i dati necessari per una diagnosi sui disturbi del sonno, in maniera indolore. Normalmente, nel corso del test, vengono registrati il flusso d’aria del naso e della bocca, l’intensità sonora del russamento, i movimenti del torace e dell’addome, la posizione del paziente nel letto e, infine, la saturazione di ossigeno nel sangue. Le apnee ostruttive, come abbiamo visto, non devono essere sottovalutate. Accertarsi di essere affetti da questa patologia e curarla proteggendola potrebbe salvare il nostro cuore

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