Nevermind_II |
|
| Fine di un sentimento, sublime paranoia. Non offri paralume per un fievole cerino offeso dal vento
Non piango, a stento trattengo urla e sgomento di arginati fiumi e cascate che mi solcano il mento
Venefiche lucenti stelle mi guidano la mano attraverso il lurido momento mai compreso e mai lontano ora, che mi sono arreso
L'ho sulle spalle il peso della pace. Di un telefono che tace... ma ho mantenuto la promessa di non ripetere invano quella frase, che sà di strano e che tanto cantavo, audace e convinto... come un grande soprano
Alla tua gioia ho rinunciato, la tristezza mi ha sospinto mentre soffrivo, sconsolato... la causa: te, che non capivi...
Per me azzardavi minacce e spavaldi affondi di fioretto in un cuore malato. Terminale, nel suo letto
La moneta fu la vita ardua lotta, ora finita di un giullare che fugge e galoppa allo sbando sgozzandosi, prima del canto del suo fatale e dolce ti amo
Nevermind II
Edited by Nevermind_II - 17/2/2006, 16:17
|
| |