Si arriva la tristezza, perché viviamo in un paese che si divide in due,c è chi apre le frontiere, c è chi le chiude, ma chi le apre a sua volta è insofferente, noi che siamo nati nella nostra terra che la amiamo, siamo costretti ad immigrare, mi capita di camminare tra i vicoli popolari di Napoli area mercato, e trovarci di tutto,mi colpisce il profumo di cibi nuovi, per non parlare dei negozi, verdure mai viste prima, Napoli è piena di etnie diverse, eppure tanti Napoletani lavorano fuori,appena 20 anni fa non era così, si sentiva per le strade il profumo del ragù, della pasta e patate,della pizza fritta, allora ti gira la testa, non ti ritrovi, ma la stessa cosa l ho trovata a Torino, siamo disorientati, sempre più soli sotto questo punto di vista, e per quanto possiamo essere aperti, la nostra identità si perde e forse con essa anche le nostre radici Grazie Lia per leggermi.
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