barche d' epoca

Rieccomi, si il Riva era un ottimo motoscafo interamente
in mogano, una favola degli anni 60, fa la sua figura anche in
modellino


Il leudo era una barca in legno molto usata qui in
Liguria per trasporto merci, neanche tanto difficile
a costruirsi


Ciao ciao

Roby

mi avete ricordato un galeone mai finito...

bravi alberto e roby...

Ne ho tante io di incompiute...

R.

grazie Julia
per i complimenti
non è Dylan Dog quello nel fumetto
accanto al galeone?
caro roby
veramente bello il leudo!
vela latina, mi piace molto.
ma sono tuoi i modellini?
ciao

ho stuzzicato la curiosita' di sam...che e' un altro modellista...lui ha modellini direttamente in scatola...

No no Alberto, non sono i miei..magari...

R.

da piccolina volevo fare la traversata della laguna proprio su un Riva, lo riconosco...uno status symbol in molti film anni sessanta...
ora mi viene il mal di mare in gondola...

Tra i tipi di caravelle, ci fu anche un modello chiamato cocca.
La cocca fu una grande nave medievale, che poteva raggiungere
una stazza di 1.000 tonnellate.
Essa poteva essere considerata la più importante delle
grandi navi a vela dell'epoca..
La cocca venne introdotta fino dai primi anni del '400.
Essa nasce nei mari del nord vista la necessità
di adeguare i commerci via mare con navi sempre più capaci
e sempre più in grado di ben veleggiare sia in condizioni
di mare calmo che di mare agitato.

Quindi deduco che la bicocca abbia detronizzato l’obsoleta cocca vantando sicuramente nuovi opzional... più moderni...

Dico ciò perché di Bicocca a Milano c’è solo la Nuova Università
e anche perché sono stufo di cercare nel web
quella stramaledetta bicocca che servirà da soprammobile.

e la cicocca dove l'avete nascosta? mamma non voleva regalarmela con i punti delle merendine

troppob
grazie di essere tornato fra noi
dalle nevi eterne.
la barca misteriosa è sì una caravella
bicocca ma è anche, e questo è il 3°
aiuto : "caraccata".
dai che ti piace cercare nel Web!
a chi la racconti!
non sei per niente incazzato, lo so.
anche se esserlo ogni tanto fa buon
sangue.
con sincero affetto
ciao

---

cara julia
sono contento che cerchi di
sdrammattizzare l' affannosa
ricerca di troppob nel web
della barca misteriosa.
chissà se in qualche altro
pianeta non esista davvero
una barca del tipo "cicocca"!
ciao

---

di nuovo ciao troppob:
se vai a leggere la storia delle altre
mie barche la "chiattona" e la
"Casta Susanna" sempre nel
reparto Artisti per caso vi
troverai sicuramente indizi
per risolvere l' enigma della
barca misteriosa
ri-ciao

Bravissimo, grande mandolinatura. Il mio fallimento si chiama Bounty, avevo preso la scatola di montaggio per inesperti imbranati della Aeropiccola. Poi nell'ordine ho montato le ordinate sulla chiglia e ho prodotto una virgola che mi ha costretto a rifare tutti i pezzi, poi ho ridotto i blocchi di balsa che andavano a prua per eseguire la mandolinatura e mi sono accorto che il fasciame era troppo corto e quindi ho soprasseduto lasciando li il tutto per la pensione... Praticamente da quando ho comperato la tabaccheria non ho più dipinto neanche un modellino ne un soldatino, e pensare che sono convinto che si lavora per vivere e non si vive per lavorare.

mozza julia a rapporto...ho portato un link...

http://www.sullacrestadellonda.it/imbarcaz...imbarcindex.htm

su google caraccata non va..nemmeno craccata come consiglia il motore di ricerca...

ma qui trovo un tipo di barca chiamato

CARACCA

Secoli XIII-XVII. Grande nave, prevalentemente genovese o portoghese, da carico e da guerra, con due o tre alberi, due castelli a prua e a poppa, e qualche cannone, per i viaggi verso le Indie e le Americhe.




caracca
sf. [dall'arabo harrāqa, brulotto, tramite lo spagnolo e il portoghese]. Nave a tre o quattro alberi con vele quadre a scafo tondo, piuttosto panciuta, con castello di prua alquanto alto e casseretto di poppa molto elevato sopra la coperta. Apparsa nella seconda metà del Quattrocento nei Paesi dell'Europa meridionale, la caracca, provvista nelle fiancate di aperture per i cannoni, nel Cinquecento divenne il prototipo sia della nave da guerra, sia di quella mercantile fino all'apparire dei galeoni. La Santa Maria di Colombo era assai più probabilmente una caracca (in spagnolo nao) che non una caravella.

Io ho trovato 'a caccavella o putipù

ciao Sam.
(posso chiamarti familiarmente
Sam? Mi viene più facile da
battere sulla tastiera!)
Non farmi complimenti per i miei
modellini, perchè so di essere un
volgare dilettante. Vedendo certe
mostre di costruttori coi controc.
ho scoperto i miei limiti, ma sono
contento lo stesso. In fondo a me
piace la barca in sè, basta che la
sua fattura sia discreta.
Mi dispiace il tuo fallimento come modellista
ma tieni presente che quando andrai in
pensione potrai sempre passare il tempo
facendo crociere nei Caraibi.
Morte al fascismo! Libertà ai popoli! Sursum corda!

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Cara Julia
per il tuo interessamento nel
cercare di dare un' identità alla
barca misteriosa ti promuovo
sul campo da mozzo a Marinaia
Scelta di 1a Classe col
privilegio di portare sul berretto
l' Aquila Bicipite dell' Impero
Austro-Ungarico e con la facoltà
di dare del tu al comandante.
(permesso concesso nella storia della
marineria solo una volta, al silurista
che affondò la Bismark e sterminò
i suoi superstiti).
Ci sentiamo

Perchè quella struttura tra i due castelli? Cocca, Caracca, caravella, perchè una nave ibrida? Mah...