Non so se è la sezione giusta per inserire un post del grande Eduardo De Filippo, ma leggendo
"Bottega degli artisti", chi, se non lui, è più degno di esservi collocato? Anzi, definirlo solo artista, mi pare veramente riduttivo; tanto è vero, che il sinonimo del suo nome è appunto quello che recita il titolo:
"Eduardo" ovvero,
il "Teatro"!
Certo le mie origini campane non mi mettono al riparo da una sorta di posizione di parte, se non altro, non ho bisogno delle traduzioni dei dialoghi che ascolto, mentre mi gusto letteralmente le sue commedie. E comunque, questa mia predilezione per Eduardo è sempre stata latente fin da bambino ma, mai avevo potuto documentarmene dettagliatamente, così come sto facendo in questo periodo, poichè mi trovo a casa forzatamente per riprendermi da un interventino chirurgico. In realtà sto interessandomi non solo dei contenuti delle sue rappresentazioni teatrali, ma anche e soprattutto del significato profondo psicologico, sociale e filosofico della vita che viene rappresentata sul palcoscenico.
Per quel che mi riguarda, riesco a cogliere quelle sfumature, che in sostanza ho vissuto durante la mia fanciullezza, l'adolescenza poi, e dal breve periodo di gioventù-adulta, prima di lasciare la mia terra natia per sempre.
E' come trovare un nastro in soffitta, inserirlo nel lettore e rivedersi indietro nel tempo, ritrovando tutte le caratteristiche dell'epoca, gli usi, i costumi, la cultura, oramai svanita a causa del tempo stesso che l'ha piano piano sostituita con nuove usanze e quindi con una cultura che spesso non ha più nulla di attinente con quella trapassata.
Rivedo estasiato le interpretazioni popolane, così fedeli nella sostanza, così perfette, che mi pare di vedere spostato il ruolo delle donne e degli uomini, che per una serata, siano stati presi di peso e collocati sul palcoscenico a vivere la vita quotidiana; a non fare altro che quello che fanno ogni giorno, in ogni momento della giornata, senza smettere, ignorando se il luogo delle proprie azioni di vita sia il vicoletto, la strada, la propria casa o il palcoscenico.
Ecco, questo è l'emozione che provo ogni volta che rivedo una commedia di Eduardo! E la seguo con attenzione come fosse per la prima volta!
Non sto a riportare notizie che sul web si trovano a tutto andare, ma affermare quale sia stato il segreto del successo di questo strabiliante artista, posso farlo: la sua tenacia, la sua assoluta forma di pretesa e ricerca della perfezione a trecentosassanta gradi.
Per non parlare della scelta dei componenti della sua compagnia... come non citare l'immensa e inarrivabile Pupella Maggio, il figlio da poco scomparso Luca, Gino Maringola, Marzio Honorato, Lina Sastri. Cito questi perchè ne conosco i nomi e me li ricordo, ma ce ne sono stati altri di levatura analoga.
Ecco perchè, in fatto di arte, storco visibilmente la bocca ed arriccio il naso quando vedo sciaquette con fisico mozzafiato, senza alcun talento aggiunto e bellocci altrettanto e solo fisicamente attraenti elevati al rango di attori, solo perchè la massa guarda serie televisive solo per appagamento visivo.
Perdonate la mia franchezza, non pretendo che chiunque sia d'accordo con il mio pensiero, ma io certe cose devo assolutamente dirle.
Edited by external - 18/1/2019, 20:44