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| La leggenda del “panettone” ( “ Pan de Toni “)
Ad ogni festa di Natale per dolce si serve il panettone che è il dolce tradizionale e si gusta in un boccone. Si narra che per natale alla corte milanese di Ludovico Sforza tutti in cucina era sotto forza per servire nel tempo puntuale il sontuoso banchetto di natale per onorare i magnifici ospiti vestiti di sontuosi abiti. In cucina il cuoco si dava da fare perché tutto andasse nel modo giusto dando di persona il benestare dopo l’assaggio di portata dicendo “giusto”. Tutti si complimentavan per il pranzo anche se qualcuno lasciava qualche avanzo nel piatto dicendo che era già sazio e se continuava per altro non aveva poi spazio e tutti di gusto bevevan e poi parlavan e ridevan. Il tramestio e le urla che giravan in cucina dove in servizio eran circa una decina alla fine fece scordare a qualcuno di toglier dal forno il dolce preparato per quel grande giorno. Quando alla fine quel qualcuno si ricordò del forno già capeggiava odor di bruciato tutt’intorno il dolce s’era annerito e tutto bruciacchiato ed il cuoco, il sol responsabile, da Ludovico, condannato. Con la testa tra le mani, il cuoco desolato su una sedia si accasciò e in un disperato pianto si abbandonò. Toni, uno sguattero, visto quella triste scena guardandosi intorno si avvicinò poi lentamente al cuoco e lo informò che lui aveva preso come sua cena un po’ di quell’impasto prima che andasse sul fuoco aggiungendo però uvetta, frutta candita che aveva trafugato dai barattoli con le sue dita insieme a delle uova e dello zucchero per mangiarselo poi in cortile sotto l’albero.
Il cuoco guardò Toni e poi quell’impasto anche se l’aspetto non era poi speciale lo mise in forno curando di persona quel pasto seguendo la cottura per far si che nulla andasse a male. Non avendo ormai altro dolce per il banchetto a cottura ultimata con un po’ di tremore portò in tavola con un sorriso un po’ stretto quel dolce facendo finta di averlo cotto con amore. Alla fine della favola quell’impasto fu un successo inaspettato e quel “pan de Ton” fu servito in tavola come dolce di natale ed il cuoco di persona curava della cottura il suo stato e ben presto per tutti divenne un’usanza più che puntuale. A tutti “*BUON NATALE*” Nilo G.Paolo 25/12/2008
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