I CAVALIERI DI ARIANNA

La bellezza di nefertiti

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Arianna
view post Posted on 6/5/2009, 21:19 by: Arianna     Top   Dislike
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È polemica sulla Monna Lisa egiziana. Due studiosi, uno svizzero, Henri Stierlin, e uno francese, Jean-Jacques Fietcher, contestano l’autenticità del busto della regina Nefertiti conservato all’Altes Museum di Berlino. Il capolavoro dell’arte egizio più celebre del museo della capitale tedesca non è che una volgare impostura Art Deco? Se lo chiede il quotidiano francese «Le Figaro», ricordando che supposizioni e voci stanno prendendo fiato dopo la pubblicazione da parte dello storico ginevrino Stierlin del libro «Le buste de Nefertiti, une imposture dell’egyptologie?», pubblicato dalla casa editrice francese Infolio (pagine 135, euro 18).

Un saggio «francamente provocatorio», sottolinea «Le Figaro», che intravede i colori di un vero e proprio giallo nella vicenda. D’altronde, che le cose non siano chiare, lo ammettono tutti i libri relativi a questo busto, che non tacciono il fatto che le circostanze della scoperta sono poco chiare, osserva Stierlin. Dubbi e perplessità sull’autenticità del busto di Nefertiti sono stati sollevati anche dallo storico Fietcher nel suo libro inchiesta sui falsari in archeologia, intitolato «Faussaires d’Egypte», pubblicato dalla casa editrice francese Flammarion (pagine 252, euro 25).

Nel 1911, a Amarna, la capitale del faraone «eretico» Akhenaton (1390-1352 a.C.), il marito di Nefertiti, l’archeologo tedesco Ludwig Borchardt entrò in quello che si sarebbe rivelato l’atelier del celebre scultore Thoutmes. Vi troverà utensili vari, arnesi da lavoro, colori e poi racconterà la sua grande meraviglia per le straordinarie scoperte. «Ma i suoi resoconti sono troppo imprecisi, troppo vaghi per essere onesti», afferma senza mezzi termini Henri Stierlin. La descrizione dei reperti rinvenuti è giudicata «laconica», sbrigativamente stringata, osserva Stierlin; in particolare quella del busto è definita semplicemente «in uno stato di conservazione miracoloso».

Borchardt si è sempre rifiutato di mostrare il suo diario delle scoperte, osserva con malizia Stierlin. E l’Altes Museum che custodisce questo documento non ha concesso allo studioso ginevrino l’autorizzazione a consultarlo. Quello che è certo è che bisognò aspettare ben dodici anni, il 1923, perchè Borchardt accettasse di redigere un rapporto dettagliato sul ritrovamento della statua di Nefertiti, conclude ancora una volta malizioso Henri Stierlin.

Fietcher ha espresso dubbi sull’autenticità egiziana del busto anche per le fattezze del volto raffigurato: «il suo viso è troppo fine per essere vero». Per risolvere il giallo occorrerebbero esami scientifici rigorosi, scrive «Le Figaro», ma, ad esempio la datazione con il carbonio 14 non darebbe risultati certi, dal momento che la scultura è in calcare e pietra con dei pigmenti minerali, mentre sarebbero necessari degli elementi organici.

Al Louvre, Guillemette Andreu-Lanoe, direttrice del dipartimento delle antichità egiziane, non crede alla tesi della falsa Nefertari: «Conosco bene il direttore del Museo di Berlino e non avrebbe esitazione a identificare un falso reperto, come del resto ha già fatto tante volte».

 
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5 replies since 31/3/2009, 20:04   1210 views
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