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Il pan dei morti è un dolce tradizionale lombardo, della zona di Milano e della Brianza, che si prepara in occasione della Festa dei morti, quando si ritiene che le anime dei defunti si ripresentino nelle proprie case; per dare loro il benvenuto è tradizione preparare questi dolci da portare in tavola o da regalare ai bambini.
La ricetta di base prevede albumi, biscotti sbriciolati, cacao, frutta secca e/o frutta candita e spezie. Negli ingredienti presenta analogie con altre ricette, sia locali (come la torta paesana brianzola) sia legate alla ricorrenza come i vari dolci dei morti diffusi in tutta Italia, e anche con il pepparkakor nordico.
Ricetta
Preparazione: 10 Minuti Cottura: 20 Minuti Difficoltà: Bassa Porzioni: 4/6 persone
Ingredienti
- 125 g Farina - 125 g Amaretti - 125 g Savoiardi - 125 g Zucchero - 25 g cacao in polvere - 50 ml Vin santo - 2 Albumi - 50 g Fichi secchi - 0 g Uvetta - 65 g Mandorle - 25 g Arancia e cedro canditi - la punta di un cucchiaino di Cannella - 1 pizzico Noce moscata - la punta di un cucchiaino di Lievito per dolci - q.b. Zucchero a velo
Preparazione
Tritate finemente le mandorle, i savoiardi e gli amaretti poi unite i fichi secchi, lo zucchero, il cacao, la noce moscata, la cannella e la farina e continuate a frullare.
Unite al resto degli ingredienti anche l’uvetta, i canditi se li volete, il vin santo e gli albumi e impastate fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo.
Unite per ultimo anche il lievito per dolci e amalgamatelo al resto degli ingredienti.
Formate delle piccole polpette, schiacciatele con le mani e appiattitele in modo da creare una forma ovale.
Disponete i biscotti pan dei morti su un foglio di carta da forno e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Lasciate raffreddare totalmente il pan dei morti e spolverizzate di zucchero a velo.
VARIANTI
Potete mettere o non mettere il vin santo, non è indispensabile.
Potete sostituire il lievito per dolci con la punta di un cucchiaino di bicarbonato
Note
I pan dei morti si conservano bene anche una settimana e anzi, mangiati dopo un paio di giorni, saranno ancora più buoni.
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