I CAVALIERI DI ARIANNA

Un globo gigante di pane

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view post Posted on 5/1/2021, 10:37     Top   Dislike
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Un’antica tradizione milanese racconta che Eustorgio I, il governatore romano di origini greche diventato vescovo di Milano per acclamazione (e predecessore di Ambrogio), nel IV secolo d.C. riuscì a portare a Milano le spoglie dei tre Re Magi. Gli erano state donate, a Costantinopoli, dall’imperatore Costante e, dopo un avventuroso viaggio, erano giunte in città racchiuse in un pesante sarcofago, trasportate da un carro trainato da buoi. Questi, stremati per la stanchezza, alle porte di Milano erano crollati e, proprio in quel punto, secondo la tradizione, oggi sorge la basilica di Sant’Eustorgio.

Da allora l’essenziale sarcofago in pietra che conterrebbe i loro resti (e che riporta la scritta «Sepulcrum trium magorum») è collocato nel transetto di sinistra della basilica dedicata a Sant’Eustorgio (unica chiesa milanese a non avere sul campanile un crocefisso bensì una stella, simbolo di quella dei Magi). E, soprattutto è oggetto di devozione. Dal 1336, ogni 6 gennaio, a Sant’Eustorgio giunge un corteo storico che parte dal Duomo e accompagna i Magi e i loro doni. Una delle tradizioni milanesi più amate, a metà tra fede, storia e leggenda e che, nel corso dei secoli, è stata sospesa solo due volte: durante la peste del 1576, all’epoca di san Carlo Borromeo, e quest’anno, a causa del Covid.

Quest’anno la processione dell’Epifania purtroppo dovrà essere limitata ai soli tre re Magi, che entreranno a Sant’Eustorgio subito dopo la messa delle 11 celebrata dal vescovo ausiliare, padre Martinelli. In Chiesa, ad accoglierli, ci saranno pochi fedeli ma non mancherà il presepe vivente che, come da tradizione, ai piedi dell’altare, riceve i doni dei Magi».


Accanto ai doni tradizionali, quest’anno sull’altare troverà posto anche il grande globo di pane, una sfera di farina grande quasi 2 metri di diametro, composta dai pani tradizionali di tutte le regioni italiane e realizzata dai panificatori di «Pane in piazza». Pane in piazza è un’iniziativa creata per sensibilizzare i fedeli sul valore di un alimento semplice ma prezioso e che costa tanta fatica, tanto lavoro, per raccogliere fondi necessari a sostenere varie iniziative benefiche.

Quest’anno “pane in piazza” si è tramutata in un grande globo di farina e lievito con i pani simbolo del nostro Paese che ha anche un titolo: “Il pane sfama il mondo”, legato a un progetto benefico dei Missionari Cappuccini che stanno completando la costruzione di un panificio industriale in Etiopia. Un progetto iniziato due anni fa per il sostentamento degli abitanti del luogo e per creare formazione professionale possibilità di lavoro per i giovani e che, a Milano, ha potuto contare sull’appoggio del sindaco e delle istituzioni: il pane è l’alimento simbolo di fraternità, viene prodotto con tanto sacrificio. Ecco perché, più di ogni altro alimento, rappresenta i valori dell’amore e del dono, importanti per tutta l’umanità».

 
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