I CAVALIERI DI ARIANNA

Posts written by Lady Violetta

view post Posted: 25/2/2024, 19:47     Latte Art: Il cappuccino diventa arte - LA BOTTEGA DEGLI ARTISTI


Da qualche anno si è diffusa una tecnica decorativa chiamata Latte Art, che consente di creare piccole opere d’arte sulla superficie del caffè e del cappuccino. Modellando il latte montato vengono create delle “sculture” di schiuma in 3D davvero sorprendenti.




















view post Posted: 25/2/2024, 19:38     Lactalis stangata per il prezzo del latte - LE CRONACHE REALI




Il ministero dell'Agricoltura ha comminato alla multinazionale francese Lactalis (che in Italia controlla, tra gli altri, i marchi Parmalat, Galbani, Cademartori e Centrale del Latte di Roma) cento sanzioni amministrative per le pratiche sleali sui prezzi del latte a danno degli allevatori. Il gruppo transalpino ha annunciato ricorso, sostenendo che le modifiche contrattuali hanno già aumentato i compensi degli agricoltori. Soddisfatta la Coldiretti che ha sottolineato come si tratti di «una storica prima vittoria di una battaglia sui prezzi del latte che sarà lunga e difficile».

Lactalis, ha spiegato il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, «si è approfittata della sua posizione dominante per rivedere i contratti con i nostri produttori del latte, abbassando il loro reddito» e questo «è vietato». Il ministero ha così voluto lanciare «un segnale positivo che fa sì che Lactalis rispetti i nostri produttori e i nostri costi di produzione, come la legge prevede», ha aggiunto.



Secondo la multinazionale francese, invece, «nel 2023 le modifiche contrattuali proposte hanno consentito agli allevatori di ricavare 40 milioni di euro, oltre il 10% in più rispetto a quanto stipulato inizialmente con un prezzo in linea con il mercato».

Italatte, controllata italiana di Lactalis, proporrà pertanto ricorso contro tutte le eventuali sanzioni auspicando comunque «di proseguire nella linea del dialogo corretto e collaborativo con tutti gli attori del settore aprendo un tavolo di confronto per una campagna salva-latte che permetta di tutelare l'intera filiera». L'ad di Lactalis in Italia, Giovanni Pomella, intende chiedere un incontro a Lollobrigida. «Dietro ad un litro di latte commercializzato ed ogni porzione di formaggio - ha spiegato Lactalis in una nota - c'è un'intera comunità di operatori della trasformazione lattiero-casearia che ogni giorno lavora per portare sulle tavole di milioni di famiglie in Italia e all'estero prodotti che fanno da volano per l'economia. Oltre il 40% delle produzioni di formaggi dop e non dop sono esportati». Lactalis è il primo acquirente della filiera del latte italiana, con una raccolta annua di circa 1,3 miliardi di litri, pari a circa l'11% del valore complessivo della produzione nazionale.



Entusiasta Coldiretti. Il presidente Ettore Prandini ha parlato di «prima storica vittoria di una battaglia sui prezzi del latte che sarà lunga e difficile; siamo stati l'unica organizzazione a denunciare Lactalis perché non ha rispettato i contratti con gli allevatori, modificandoli unilateralmente». L'organizzazione chiede che sia risarcita «la differenza agli allevatori danneggiati», dichiarandosi comunque pronta «a riprendere qualsiasi forma di trattativa, anche con la stessa Lactalis, che porti a una giusta valorizzazione del lavoro».

Per l'ad di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, «la vera e sana competitività tra le aziende di trasformazione e di distribuzione si gioca sulla capacità di valorizzare al massimo il prodotto agricolo, senza giocare al ribasso sul prezzo o violando le regole; abbiamo sempre creduto negli accordi di filiera a lungo termine e le più grandi imprese italiane ci hanno seguito». Giusto, quindi, «prevedere per chi pensa di ricorrere a pratiche commerciali oggi vietate in Italia».

view post Posted: 25/2/2024, 19:26     Falangio o pianta ragno - ANGOLO NATURA, SALUTE E BENESSERE




Il falangio, noto anche come “pianta ragno“, è una pianta popolare apprezzata non solo per la sua bellezza ornamentale, ma anche per i suoi numerosi benefici per la salute e per l’ambiente domestico.

Originaria delle foreste pluviali del Brasile, questa pianta tropicale è diventata un elemento comune nelle case di tutto il mondo grazie alla sua resistenza e alla facilità di cura.

Come curare il falangio

Luce e posizione

Il falangio prospera in luoghi luminosi, ma evita l’esposizione diretta ai raggi solari intensi. Posizionalo in un luogo dove riceva luce indiretta o in una zona semi-ombreggiata della tua casa.

Temperatura e umidità

Questa pianta preferisce temperature moderate e non sopporta il freddo eccessivo. Assicurati di mantenerla lontana da correnti d’aria fredde e di mantenere una temperatura costante intorno ai 18-24°C. Una buona umidità è essenziale per il falangio, quindi spruzzare regolarmente le foglie con acqua o posizionare la pianta su un vassoio riempito d’acqua e ghiaia per aumentare l’umidità ambientale.



Annaffiatura

Il falangio ama il terreno umido ma non troppo bagnato. Annaffialo regolarmente durante i mesi più caldi, assicurandoti che il terreno si asciughi leggermente tra un’annaffiatura e l’altra. Durante l’inverno, riduci la frequenza delle annaffiature, ma assicurati comunque che il terreno non si secchi completamente.

Concimazione

Concima il falangio ogni 2-4 settimane durante la stagione di crescita primaverile ed estiva con un concime liquido bilanciato. Riduci la concimazione durante l’autunno e l’inverno quando la pianta è inattiva.

Rinvaso

Rinvasa il falangio ogni 1-2 anni in primavera, utilizzando un terriccio leggero e ben drenato. Se la pianta diventa troppo grande per il suo vaso, puoi dividere e trapiantare i suoi rizomi per ottenere nuove piante.



Benefici del falangio

Purificazione dell’aria

Uno dei benefici più noti del falangio è la sua capacità di purificare l’aria domestica. Le sue foglie assorbono sostanze nocive come formaldeide, benzene e xilene, comuni in molti prodotti per la casa, migliorando così la qualità dell’aria che respiriamo.

Riduzione dello stress

Studi hanno dimostrato che la presenza di piante in casa, tra cui il falangio, può ridurre lo stress e migliorare il benessere psicologico. La vista delle piante e la cura di esse possono avere un effetto calmante e rilassante sull’umore.



Miglioramento della concentrazione e della produttività

Oltre a ridurre lo stress, le piante d’appartamento come il falangio possono anche migliorare la concentrazione e la produttività. La presenza di piante verdi nelle aree di lavoro o studio è associata a una maggiore attenzione e a prestazioni cognitive migliori.

Decorativo

Infine, il falangio aggiunge un tocco di verde e freschezza all’ambiente domestico. Le sue foglie lucenti e colorate creano un’atmosfera accogliente e decorativa, contribuendo a rendere la tua casa un luogo più piacevole e confortevole.



In conclusione, il falangio non è solo una bella pianta d’appartamento, ma offre anche una serie di benefici per la salute e per l’ambiente domestico. Con cure adeguate e un ambiente adatto, questa pianta può arricchire la tua vita quotidiana e migliorare la qualità dell’aria che respiri.


view post Posted: 25/2/2024, 19:14     Pigne dolci al cioccolato - LE CUCINE REALI


163007320-07d5e82e-dea2-4d42-a8a5-f8ecd044b724


Le pigne al cioccolato sono dei dolcetti senza cottura buoni e belli che piacciono a tutti e sono semplicissime da fare. Si preparano in poco tempo: ci vuole solo un po’ di pazienza per ottenere le pigne al cioccolato mettendo i cereali al cacao a forma di petalo. Un dolcetto perfetto da fare con i bambini realizzato con quattro ingredienti che tutti abbiamo in casa.

INGREDIENTI

biscotti farciti 200 g
fiocchi di cereali al cioccolato 150 g
crema spalmabile al cacao 2/3 cucchiai
zucchero a velo

Fare le pigne è facilissimo. Si può iniziare dai biscotti: radunarli in un mixer e tritare finemente. Unire poi la crema spalmabile al cacao e, sempre con l’aiuto del mixer, amalgamare il tutto.

Con le mani appena umide, dividere l’impasto in 8/10 parti e sagomare ogni pezzo per formare la base della pigna, deve avere la forma di una sorta di cono.

A questo punto partendo dal basso inserire in obliquo i fiocchi di cereali al cioccolato per ricreare l’effetto petalo tipico della pigna. Posizionare in modo da avvolgere tutto il composto sottostante.

Disporre le pigne su un piatto o un vassoio e riporre in frigorifero fino al momento di consumarle. Prima di servire spolverare con poco zucchero al velo.




view post Posted: 27/1/2024, 17:21     Saluti anno 2024 - OSSEQUI E GALANTERIE

Esistono strade piccole, strette, riservate, nascoste. Quelle che notano in pochi. Quelle che non urlano per rendersi visibili. Sono fatte di passi semplici, muri scrostati, colori segreti e luminosi. E da qualche parte c’è sempre un’emozione che aspetta di essere raccontata.
(Fabrizio Caramagna)

Baci magici

view post Posted: 27/1/2024, 17:19     Parasonnie - ANGOLO NATURA, SALUTE E BENESSERE




Generalità

Le parasonnie sono disturbi del sonno episodici caratterizzati da comportamenti anomali o eventi fisiologici indesiderati che avvengono durante specifici stadi del riposo o nei passaggi sonno-veglia.

Le manifestazioni tipiche possono includere movimenti, sogni, emozioni o percezioni correlate al sonno. I movimenti delle parasonnie possono apparire complessi e propositivi per gli altri, cioè sembrano finalizzati al raggiungimento di un obiettivo; in realtà, chi ne soffre rimane addormentato e, spesso, non ricorda che l'episodio si sia verificato.

In alcuni casi, le parasonnie possono causare traumi e disturbare il sonno del paziente o di chi gli sta vicino.

Cosa s'intende per Parasonnie?

Le parasonnie rappresentano un gruppo eterogeneo di disturbi del sonno. Questi sono caratterizzati da comportamenti anomali o eventi fisiologici inusuali che si verificano mentre si dorme.

In particolare, le parasonnie possono verificarsi:

Durante l'addormentamento;
Mentre si dorme;

oppure

In prossimità del risveglio.
Le parasonnie avvengono senza particolari alterazioni dei meccanismi o dei cicli temporali quotidiani del sonno stesso.

Parasonnie: quali sono?

Le parasonnie comprendono un'ampia varietà di condizioni, completamente differenti tra loro, che possono essere distinte in:

Parasonnie primarie: disordini del sonno a sé stanti;
Parasonnie secondarie: fenomeni indicativi della presenza di disturbi a carico di altri sistemi dell'organismo che si manifestano durante il sonno.
Le parasonnie possono essere classificate anche a seconda degli specifici stadi del sonno in cui si verificano (fase del sonno REM, Rapid-Eye-Movement; sonno non-REM o NREM, Non-Rapid-Eye-Movement).

Tra le parasonnie più comuni rientrano:

Sonnambulismo;
Pavor nocturnus (episodi di paura, di urla notturne);
Incubi (sogni paurosi);
Sindrome delle gambe senza riposo;
Allucinazioni ipnagogiche;
Crampi alle gambe notturni.
Classificazione Internazionale delle Parasonnie
Disturbi del sonno NREM (disordini dell'arousal)

Risvegli confusionali
Sonnambulismo
Pavor nocturnus (terrori notturni)
Disturbi associati alla transizione sonno-veglia

Movimenti ritmici del sonno
Mioclonie ipniche
Sonniloquio
Crampi notturni
Parassonnie associate alla fase REM

Incubi
Paralisi del sonno
Disordini comportamentali in REM
Altre parasonnie

Bruxismo
Enuresi notturna
Distonia parossistica notturna (epilessia notturna del lobo frontale)
Sindrome della morte improvvisa nel lattante
Russamento idiopatico
Apnea del sonno infantile
Sindrome da ipoventilazione centrale congenita
Mioclono neonatale benigno


Parasonnie: cosa le provoca?

In generale, le parasonnie risultano da un'attivazione del sistema nervoso centrale, con coinvolgimento, ad ore e in momenti inappropriati (cioè durante il sonno), di uno o più dei seguenti sistemi:

Sistema motorio;
Sistema nervoso autonomo;
Sistema cognitivo.

Le manifestazioni correlate alle parasonnie si verificano più frequentemente entro 1-2 ore dall'addormentamento. Un episodio mediamente dura qualche minuto, ma la sua durata può essere molto variabile (da qualche secondo fino a mezz'ora). Spesso, le persone che soffrono di parasonnie non conservano alcun ricordo degli episodi.

Le cause che possono esacerbare il fenomeno non sono ancora del tutto note, ma pare siano coinvolti lo stress e le condizioni che disturbano il sonno.

I fattori che possono innescare le parasonnie o peggiorarle comprendono:

Stimolazioni sonore o luminose durante il riposo;
Distensione vescicale (vescica piena);
Disturbi respiratori nel sonno (es. apnee notturne ostruttive, asma ecc.);
Abitudine del riposo diurno;
Alterazioni dell'equilibrio idro-salino;
Consumo eccessivo di alcol;
Assunzione di alcuni farmaci, come i sedativi e gli antidepressivi;
Febbre (soprattutto nei bambini);
Ipertrofia adenoidea;
Otiti medie;
Reflusso gastroesofageo;
Deprivazione di sonno;
Pasto serale troppo pesante.

Un ruolo chiave è svolto anche dai fattori genetici: il rischio di sperimentare le parasonnie è più alto per le persone che presentano almeno un familiare di primo grado con la stessa problematica.

Parasonnie: esiste un significato patologico?

Nella maggior parte dei casi, le parasonnie sono fenomeni parafisiologici ad evoluzione benigna, cioè non correlano ad un significato patologico (non sono associate ad alcun tipo di malattia fisica, né psichica) e tendono alla risoluzione spontanea. Alcune di queste manifestazioni sono piuttosto comuni, infatti, nel corso dell'infanzia e tendono a ridursi o scomparire con l'età adulta; ne sono un esempio l'enuresi notturna o il pavor nocturnus. Queste perturbazioni non patologiche del sonno non sono associate a traumi, esperienze del vissuto o problemi emotivi.

Tuttavia, se assumono particolari caratteristiche per frequenza o intensità, le parasonnie possono essere interpretate come sintomo spia di alcune condizioni patologiche, quali ansia, depressione, disturbo post-traumatico da stress e malattie neurologiche. Il fenomeno è presente anche in soggetti con disturbo borderline e schizofrenia.

Quali sono i Sintomi delle Parasonnie?

Le parasonnie comportano manifestazioni molto eterogenee, che compaiono durante il sonno o sono esacerbati da questo. A differenza delle dissonnie, questi disturbi non comportano insonnia o eccessiva sonnolenza diurna.

Cosa s'intende per Dissonnie?

Allo stesso modo delle parasonnie, le dissonnie appartengono al gruppo primario dei disturbi del sonno e sono caratterizzati da un riposo disfunzionale per qualità, quantità o ritmo. Ciò si traduce in difficoltà ad addormentarsi, veglia notturna e/o risveglio precoce.

Le possibili manifestazioni associate alle parasonnie comprendono:

Risveglio parziale con stato alterato di coscienza;
Mancata responsività ambientale;
Confusione;
Disorientamento;
Amnesia retrograda.

Le parasonnie sono spesso associate ad un'attivazione del sistema nervoso vegetativo, con sintomi come tachicardia, pallore, sudorazione eccessiva, rigidità muscolare e respiro accelerato.

Sonnambulismo

Il sonnambulismo è una parasonnia di natura benigna, a risoluzione generalmente spontanea. Sedersi, camminare per la casa o realizzare altri movimenti, a volte anche complessi, possono verificarsi dopo e durante il risveglio dal sonno non REM (fase NREM).

Nel corso degli episodi di sonnambulismo, il paziente non è cosciente dell'ambiente circostante e non reagisce agli stimoli: in realtà, il sonnambulo sta continuando a dormire, nonostante l'attività motoria apparentemente finalizzata ad un obiettivo. Chi sperimenta tale parasonnia può anche parlare o emettere suoni incomprensibili.

Incubi notturni

Gli incubi sono sogni terrificanti che si verificano durante il sonno REM ed arrivano a svegliare il soggetto in uno stato di angoscia. Queste manifestazioni causano, infatti, una forte risposta emotiva e sono accompagnate da sentimenti quali agitazione intensa, paura, rabbia, tristezza ed altre emozioni sgradevoli (definite come disforiche).

Gli incubi tendono a presentarsi nelle prime ore dell'alba e si contraddistinguono per il fatto che il soggetto può ricordare completamente e vividamente il contenuto ed i dettagli del sogno al risveglio. Di norma, la durata dell'evento è breve (circa 4-15 minuti), ma, spesso, dopo l'episodio, il soggetto potrebbe non essere in grado di riaddormentarsi.

Prima di svegliarsi, la persona emette qualche suono o può muoversi involontariamente, ma raramente si verificano manifestazioni che indicano l'attivazione del sistema nervoso autonomo, come palpitazioni, sudorazione eccessiva, rigidità muscolare e respiro accelerato (al contrario dei terrori notturni o pavor nocturnus).

Questi sogni dal contenuto terrificante si verificano soprattutto nei bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni di età; gli incubi tendono a manifestarsi in modo intermittente e per brevi periodi, quindi mostrano una graduale e spontanea remissione associata alla crescita.

Pavor nocturnus

Per pavor nocturnus (detto anche terrore notturno) s'intende un parziale risveglio dal sonno profondo, caratterizzato da uno stato di agitazione intensa. Il fenomeno si verifica durante il sonno non-REM, in genere poco dopo l'addormentamento (gli incubi, invece, si verificano nella fase REM).

Il pavor nocturnus è un disturbo frequente soprattutto nei bambini di età compresa tra i 2 e i 12 anni; si manifesta in modo intermittente e per brevi periodi, quindi mostra una graduale e spontanea remissione nel tempo. Gli episodi possono apparire drammatici: il bambino grida, piange, sembra spaventato, può dimenarsi e non risponde ai tentativi di conforto.

In questa tipologia di parasonnia, la frequenza cardiaca risulta aumentata, il respiro è corto e frequente. Il pavor nocturnus è accompagnato anche da pallore, sudorazione eccessiva e rigidità muscolare. In genere, il bambino torna a dormire dopo pochi minuti e, a differenza degli incubi, al mattino non ricorda questi episodi.

Allucinazioni nel sonno

Le allucinazioni nel sonno consistono in sensazioni o illusioni particolarmente vivide che si presentano all'inizio del sonno (ipnagogiche) o al momento del risveglio (ipnopompiche).

Questi fenomeni possono riguardare l'apparato visivo o altri organi di senso e non sono facilmente distinguibili dai normali sogni del sonno REM. Le allucinazioni, talvolta a contenuto bizzarro o terrifico, possono essere scambiate per reali, poiché si verificano in una fase di transizione fra il sonno e la veglia. Le allucinazioni possono associarsi alle paralisi del sonno.

Paralisi del sonno (o paralisi notturna)

La paralisi del sonno è un disturbo caratterizzato dalla transitoria e generalizzata incapacità di muoversi e parlare prima di addormentarsi (paralisi ipnagogica) o in fase di risveglio (paralisi ipnopompica). Il fenomeno dura da pochi secondi a diversi minuti, quindi regredisce spontaneamente. Le paralisi del sonno possono essere molto drammatiche per il soggetto, il quale è consapevole di non riuscire a muoversi, nonostante il desiderio di farlo. I muscoli volontari sono paralizzati, come se il corpo fosse già entrato o si trovasse ancora in una condizione di riposo, mentre il cervello è attivo.

Possibili conseguenze delle Parasonnie

Le conseguenze cliniche possono coinvolgere il soggetto affetto da parasonnie e/o la persona che dorme accanto a lui. In generale, un episodio non altera significativamente la struttura del sonno, ma la reiterazione nel tempo può predisporre, in qualche caso, alla frammentazione del riposo, con effetti sulla salute generale e disturbi psicosociali.

Diagnosi

Parasonnie: quando è opportuno rivolgersi al Medico?

Dal punto di vista clinico, le parasonnie sono perturbazioni del sonno non patologiche: se occasionali, gli episodi non richiedono un'attenzione particolare da parte del medico. Raramente, infatti, rappresentano segnali di qualcosa di serio e, in genere, migliorano con il tempo, particolarmente nei bambini.

Tuttavia, è consigliabile farsi visitare dal medico se:

Gli episodi di parasonnia diventano frequenti;
Si ritiene di essere a rischio d'incorrere in situazioni pericolose con possibilità di farsi del male o di procurarlo agli altri;
Le parasonnie persistono o insorgono nell'età adulta.

Come viene formulata la Diagnosi di Parasonnie?

Nella maggior parte dei casi, la diagnosi delle parasonnie è puramente clinica: riferendo i sintomi al medico di base (o al pediatra), egli individua rapidamente il disturbo e, se lo ritiene opportuno, può indicare una visita dal neurologo.

Oltre a definire le caratteristiche della parasonnia, l'accertamento permette di:

Escludere la presenza di altri disturbi concomitanti, come la apnea notturna ostruttiva e la sindrome delle gambe senza riposo;
Stabilire un trattamento adeguato (se necessario).
Anamnesi
Nella diagnosi delle parasonnie, l'anamnesi dettagliata sui sintomi, orari e periodicità degli episodi è importantissima. Durante il colloquio con il medico, la persona che soffre di tali disturbo del sonno può riferire la difficoltà che sperimenta (ad esempio, se fa più fatica ad addormentarsi o a dormire a lungo) e le manifestazioni con cui si presenta.

Sulla base delle informazioni raccolte, il medico può chiedere un accertamento o stabilire già il trattamento più adatto allo specifico caso.

Diario del sonno

Per chiarire il quadro clinico delle parasonnie, il medico può chiedere al paziente di annotare ogni giorno, per almeno due settimane, informazioni come:

Orario in cui va a dormire;
Tempo necessario per addormentarsi;
Numero di ore dormite;
Risvegli notturni o precoci;
Caratteristiche dei pasti (composizione, cibi consumati ecc.);
Attività svolte nel corso della giornata, inclusi eventi particolarmente stressanti;
Sintomi avvertiti;
Caratteristiche dell'ambiente in cui si dorme (luci, temperatura, umidità e suoni).
Polisonnografia
La polisonnografia è un esame strumentale indicato nel caso in cui si renda necessaria:

Una diagnosi differenziale con episodi di natura epilettica durante il sonno (detta anche epilessia notturna);

oppure

Quando viene sospettata la contemporanea presenza di patologie respiratorie.
La polisonnografia permette di registrare cosa avviene durante il sonno, chiarendo cosa succede al paziente quando riposa. I parametri fisiologici che vengono valutati comprendono l'attività del cervello e del cuore, i movimenti del torace e degli arti inferiori e la respirazione.

Trattamento e Rimedi

Parasonnie: quale trattamento è previsto?
Non esiste una cura specifica per le parasonnie e, di solito, non vengono prescritti medicinali.

L'approccio al disturbo prevede fondamentalmente nella correzione degli stili di vita inadeguati e nell'adozione di strategie utili per favorire il riposo.

Per riducono la frequenza degli episodi di parasonnie, è consigliabile:

Andare a dormire alla stessa ora, tutte le notti, quando possibile;
Assicurarsi che la stanza da letto sia al buio e tranquilla;
Andare al bagno (svuotare la vescica) prima di coricarsi, per evitare di doversi alzare durante la notte;
Mettere in atto strategie per trattare e ridurre lo stress: trovare modi per rilassarsi, come fare un bagno caldo, leggere o respirare profondamente.
Se le parasonnie si manifestano in un bambino e gli episodi si manifestano generalmente alla stessa ora della notte, si può cercare di tenerlo sveglio per circa 15-30 minuti prima dell'ora in cui normalmente si presenta. In tal modo, è possibile impedirne la comparsa andando ad influenzare il ciclo del sonno.

Da ricordare

Per contrastare le manifestazioni tipiche delle parasonnie agire sui fattori che ne favoriscono la comparsa. In particolare, è utile riposare per un tempo adeguato e mantenere una routine rilassante prima di andare a dormire.

Quando sono indicati i Farmaci?

In genere, le parasonnie tendono ad autolimitarsi e non rendono necessario alcun tipo di intervento medico, nonostante le manifestazioni possano persistere per diversi anni.

Se il disturbo persiste durante l'adolescenza o l'età adulta, quando strettamente necessario (es. episodi frequenti o rischio per l'incolumità del paziente o degli altri), il neurologo può prescrivere una terapia farmacologica a base di ansiolitici o antidepressivi per ridurre l'incidenza degli attacchi e stabilizzare il sonno. Nella gestione delle parasonnie, talvolta, le terapie come quella cognitivo comportamentale o l'ipnosi possono dimostrarsi utili.

Da ricordare

Per quanto istintivo, tentare di svegliare qualcuno, adulto o bambino, durante le parasonnie è molto difficile, non appropriato e, spesso, inutile. Quando un episodio è in corso, l'intervento più utile consiste nell'assicurare la sicurezza della persona e ricondurla a letto gentilmente, rassicurandola e prevenendo i gesti inconsapevoli con cui potrebbe ferirsi o farsi male.

Parasonnie: Cosa Fare
Durante un episodio di parasonnia:

Evitare movimenti bruschi per ridurre la durata dell'attacco ed evitare reazioni aggressive;
Non cercare di strattonare o svegliare forzatamente il soggetto che soffre di parasonnie: questo comportamento potrebbe aumentare l'agitazione e prolungare l'episodio; è utile, invece, cercare di parlargli con voce tranquilla e toni bassi;
Favorire il ritorno a letto è importantissimo per limitare la durata dell'episodio.

In generale, per limitare le manifestazioni e la durata delle parasonnie è possibile prendere alcune precauzioni come:

Adottare misure di sicurezza in casa:
Rimuovere oggetti che possono essere dannosi o costituire un intralcio se la persona che soffre di parasonnie si alza e cammina per le stanze;
Assicurarsi che porte e finestre siano chiuse;
Rendere inaccessibili le scale (ed esempio, con un cancelletto ben chiuso in cima);
Curare l'igiene del sonno:
Mantenere un regolare ritmo sonno-veglia;
Limitare l'assunzione di bibite alla sera, particolarmente quelle contenenti caffeina;
Evitare di riferire alla persona che soffre di parasonnie quanto avvenuto durante la notte: ciò potrebbe predisporre a disturbi d'ansia.

view post Posted: 13/1/2024, 17:12     +1Saluti anno 2024 - OSSEQUI E GALANTERIE

Camminando si apprende la vita,
camminando si conoscono le persone,
camminando si sanano le ferite del giorno prima.
Cammina, guardando una stella, ascoltando una voce,
seguendo le orme di altri passi.
(Ruben Blades)

Baci magici

view post Posted: 13/1/2024, 17:07     Cibi a calorie negative - ANGOLO NATURA, SALUTE E BENESSERE




Si sente parlare sempre più spesso di alimenti portentosi a zero calorie o addirittura a calorie negative. Se i primi si riferiscono perlopiù a bevande (senza zucchero) come te e caffè o a spezie, il nome di questi ultimi alimenti potrebbe far pensare a qualcosa di non particolarmente benefico per il nostro organismo.

In realtà, è l'esatto opposto: per calorie negative o alimenti a calorie negative si intendono alimenti con calorie inferiori al dispendio energetico necessario a metabolizzarle. In altre parole: si consumano più calorie a digerirli di quelle che forniscono mangiandoli. Un cibo viene masticato, ingerito, digerito dall'organismo. Per questo processo occorre energia, il cosiddetto carico energetico che comporta un consumo di calorie. Si tratta della termogenesi indotta dalla dieta, incide per una certa percentuale, anche abbastanza rilevante sulle calorie totali che spendiamo ogni giorno.



Quindi per alimenti a calorie negative intendiamo quei cibi che necessitano di maggiore carico energetico per essere assimilati, di quante calorie apportano consumandoli. Oltre alla termogenesi indotta dalla dieta, esistono altri fattori che incidono sul consumo energetico, quali: il sesso, l'età, le abitudini quotidiane, la massa adiposa, l'attività fisica svolta e la condizione metabolica di ogni soggetto.

Termogenesi indotta dalla dieta

Per termogenesi indotta dalla dieta si intende la quantità di energia che l'organismo spende in più ogni volta che si assume del cibo. Per questa ragione, infatti, alle persone sovrappeso viene consigliato di frazionare l'apporto calorico giornaliero in tanti piccoli pasti.

La spesa energetica legata alla termogenesi alimentare corrisponde, mediamente, al 10% del consumo calorico quotidiano. Essa è determinata da due componenti: la termogenesi obbligatoria e la termogenesi facoltativa. La prima si riferisce all'energia destinata ai processi fisiologici e metabolici legati alla digestione, all'assorbimento e all'elaborazione dei nutrienti introdotti con la dieta. La termogenesi favoltativa, invece, è quella parte di energia che viene spesa in conseguenza dell'attivazione nervosa simpatica, indotta, per esempio, da sostanze nervine.



Cibi a calorie negative: fanno dimagrire?

Gli alimenti che hanno calorie negative, in linea generale, appartengono ai vegetali, sono molto ricchi di acqua e fibre, e quindi altamente sazianti. Il senso di sazietà contribuisce anch'esso al raggiungimento dell'obiettivo della perdita di peso. Fanno parte di questa "categoria" di cibi: il sedano,il cetriolo ecc. Il fattore essenziale è che, oltre al deficit calorico, questi alimenti presentino sostanziale equilibrio in termini di nutrienti essenziali, caratteristica che, come è noto, favorisce il corretto funzionamento del sistema metabolico.

In senso opposto vanno i cibi che hanno potere termogenico basso come i glucidi, ossia gli zuccheri e quindi i carboidrati (7% dell'energia fornita) e i lipidi, quindi i grassi (3% dell'energia fornita). Le proteine, invece, hanno in assoluto il più alto valore termogenico; l'energia spesa per i vari processi sopradescritti ammonta infatti al 30% dell'apporto calorico fornito dalle proteine assunte con gli alimenti. L'effetto termogenico delle proteine è più alto di quello degli altri nutrienti, poiché la deamminazione degli amminoacidi e la successiva produzione di urea, costa molta energia all'organismo.



Quali sono i cibi a calorie negative

Ma quali sono i cosiddetti cibi a calorie negative? Tra gli alimenti considerati a calorie negative troviamo ortaggi come il sedano e il cetriolo, che hanno meno di 20 calorie per cento grammi e sono ricchissimi di acqua e fibra alimentare (ma anche il contenuto di sali minerali è rilevante in particolare potassio e magnesio). Ma anche il cavolfiore, che ha meno di 30 calorie per cento grammi, tanta fibra e un elevato contenuto di vitamina C, così come broccoli, dal potenziale antiossidante, in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi e ridurre le infiammazioni, e contribuiscono alla regolarità intestinale grazie alla presenza di fibre, utili anche per offrire un maggiore senso di sazietà. Allo stesso modo, anche alcune bevande e spezie e i funghi, alimento della stagione autunnale, ne fanno parte.



In sintesi, gli alimenti-bevande e spezie, a calorie negative sono:

acqua
the
caffè
tisane
sedano
cetrioli
cavolfiori
broccolo
cavolo cappuccio
cavolini di Bruxelles
cavolo rosso
cime di rapa
verza
ravanelli
rucola
rafano
senape
peperoncino
peperoni
cacao amaro
fave di cacao
funghi



Alimenti senza calorie per il metabolismo

Ci sono alcuni alimenti, bevande e spezie, che se consumati con regolarità contribuiscono ad accellerare il metabolismo e a tenerlo sempre attivo. Essi sono ad esempio bevande come caffè e tè e alcune spezie che possono. Caffè e tè, ma anche il cacao amaro contengono sostanze nervine come la caffeina, la teofillina e la teobromina, che possono contribuire a migliorare il metabolismo.

Allo stesso modo, alcune spezie quali pepe, curcuma e peperoncino hanno praticamente zero calorie, ma contribuiscono anch'esse al buon funzionamento del metabolismo accelerando le reazioni metaboliche.


view post Posted: 13/1/2024, 16:48     Perfezione nascosta - LA BOTTEGA DEGLI ARTISTI




La ricerca della bellezza nelle piccole cose è un viaggio che ci allontana dalla frenesia quotidiana.



A volte, ci imbattiamo in immagini semplici ma straordinarie e con un grande potere evocativo, scene e dettagli che spesso ignoriamo ma che nascondono un’incredibile capacità di suscitare emozioni e serenità.



Una galleria di foto che catturano momenti di perfezione nascosta, esplorando come l’arte del visuale possa offrire un’oasi di pace nell’incessante flusso della vita moderna














view post Posted: 13/1/2024, 16:39     I Fantastici 5 - SALETTA CINEMA, MUSICA E SERIE TV


I-Fantastici-5-2


Raoul Bova è il protagonista de "I Fantastici 5", la nuova serie tv di Canale 5 che prende il via in prima serata mercoledì 17 gennaio. Una storia ambientata nel mondo dell'atletica in cui Bova interpreta l'allenatore di un gruppo di atleti paralimpici.

Un modo diverso di guardare il mondo dello sport e osservarlo dal punto di vista di un atleta diversamente abile. Senza dimenticare mai che la cosa più importante è essere felici.

"Lo sport salva, è equo con tutti, ma può essere competitivo, diventare ossessione, farti perdere di vista, sotto il peso delle pressioni, gli altri - dice l'attore in occasione della presentazione della fiction -. Nei 'Fantastici 5' raccontiamo una storia educativa sullo sport, allontanandoci dalla retorica, dal pietismo, anzi è il contrario".

143307185-0f80042b-a2fe-4e06-a132-1394b6b04d8b


I Fantastici 5" andrà in onda per 4 prime serate. Prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rti, per la regia di Alexis Sweet e Laszlo Barbo, vedrà insieme a Raoul Bova un gruppo di giovani attori e le atlete paralimpiche Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini. Una serie tv speciale che racconta le difficoltà, la vita sociale ma soprattutto la grande passione per lo sport dei cinque atleti disabili.

"Quello che insegna il mio personaggio, Riccardo - spiega l'attore - non è a vincere, ma a essere felici, perché la vittoria è questo, gareggiare con i compagni, fare squadra, vincere insieme. Questa serie ribalta l'idea di tanti film e prodotti sportivi in cui si deve arrivare a essere campioni. Qui è il contrario, sono campioni che con l'arrivo del nuovo allenatore iniziano a peggiorare - prosegue -. Entra la comprensione di quanto sia importante la felicità nella vita dei campioni. Dovete essere felici per essere vincenti, dice il mio personaggio. Un'espressione che non comprendevo, eppure non sempre chi vince è felice, ci sono responsabilità da mantenere perché perdere vuol dire perdere affetti, sponsor. La vittoria, è il messaggio di questa serie, sta nell'essere felici non campioni".

La storia de "I Fantastici 5" Riccardo Bramanti (Raoul Bova) ha dedicato la sua vita alle sue più grandi passioni: l’atletica e l’allenamento, anche a costo di trascurare la moglie e le figlie, Anna e Giorgia, con cui Riccardo fatica a entrare in sintonia. Già, perché circa cinque anni prima il matrimonio di Riccardo non ha retto e, a seguito della separazione dei genitori, le due ragazze si sono trasferite in Germania con la madre. Dopo la morte della madre, avvenuta circa sei mesi fa, Anna e Giorgia sono tornate a vivere con Riccardo, ma per lui è stato come accogliere in casa due sconosciute: le ha lasciate che erano bambine, ora sono due adolescenti pronte a diventare donne.

I_Fantastici_5_con_Raoul_Bova


Oggi ritroviamo Riccardo intento a guidare un gruppo di giovanissimi atleti under 12 in un modesto campetto di provincia. Una semplice telefonata però, sta per cambiare tutto e Riccardo, con al seguito le riluttanti figlie, è pronto a trasferirsi al Centro Sportivo della Nova Lux di Ancona, prestigiosissima società sportiva, al vertice del panorama nazionale per quanto riguarda l’atletica paralimpica italiana.

I quattro velocisti che Riccardo dovrà allenare, continuamente sotto i riflettori di stampa sportiva e non, si devono preparare agli Europei che si svolgeranno di lì a tre mesi. Sono: Greta (22), amputata e con una protesi alla gamba sinistra; Christian (Vittorio Magazzù), in sedia a rotelle; Elia (Enea Barozzi) con difficoltà neuronali legate al movimento; Marzia (Fiorenza D'Antonio), cieca. Insieme a loro c’è anche Laura (Chiara Bordi), una ragazza con una gamba amputata appena arrivata al centro ma di cui Riccardo intuisce subito le potenzialità.

Quattro superstar e una giovane promessa: per Riccardo non è un’occasione, è la Occasione che stava aspettando per rilanciarsi ad alti livelli. Il rapporto con i ragazzi però tarda a sbocciare. Riccardo scopre di non godere della fiducia né di Sofia Calabresi (interpretata da Francesca Cavallin), presidente della società, che gli impone un ruolo più da “controllore” che da allenatore, né degli atleti, schivi e individualisti, presi da problemi personali e medici, da vicende amorose e legali, alla continua ricerca della propria identità.

Riccardo scopre presto come per quei ragazzi la parola “sport” faccia rima con “tutto”; decide quindi di allenarli prima di tutto per trasmettere la sua passione per lo sport, che non deve mai diventare ossessione. Inizia così il viaggio di Riccardo, supportato da due figure: Freddie (45), l’amico di vecchia data e attuale medico della società, uomo dal cuore buono e dai modi buffi – oggi in carrozzina – che ama il suo lavoro, stare con i ragazzi e prendersi cura di loro facendoli correre al meglio; e Alessandra (35), tutta coraggio e spavalderia, fisioterapista della NovaLux a cui è stata amputata una gamba. Non ama i freni inibitori e trascinerà con sé anche Riccardo, facendogli riscoprire la bellezza di prendere la vita con più leggerezza.

Riuscirà Riccardo a rendere questo gruppo di singoli una squadra? Potrà un allenatore “di bambini”, trascinare quattro giovani atleti professionisti sul tetto d’Europa? Riuscirà a re-instillare in loro la felicità di praticare sport? E lui? Recupererà il rapporto con le figlie, riscoprendo verità dimenticate e ritrovando la sua felicità?
view post Posted: 13/1/2024, 16:26     Cookies al burro dʼarachidi e cannella - LE CUCINE REALI


140658976-b709f610-add3-4c04-9ec4-151ad72633a2


INGREDIENTI

zucchero 100 g
zucchero di canna 100 g
burro di arachidi 128 g
burro ammorbidito 115 g
uovo 1
farina 00 156 g
lievito chimico 1 bustina
pizzico di sale
cannella

Lavorate gli zuccheri, il burro d'arachidi, il burro e l'uovo. Dopodiché aggiungete la farina, il sale e il bicarbonato. Mescolare bene.

Disponete il composto in una sac à poche, fate delle palline in teglia su carta forno e cuocete a 175 gradi per 12 minuti.

view post Posted: 30/12/2023, 17:15     Saluti anno 2023 - OSSEQUI E GALANTERIE
49187798_10212449040236292_1925874798794113024_n


Buon fine anno e buon inizio 2024

Baci magici
Viola

view post Posted: 30/12/2023, 17:06     I formati di pasta favoriti dagli italiani - LE CUCINE REALI




Passa il tempo e non smettiamo di amarli: gli spaghetti restano in testa alla classifica dei formati di pasta favoriti dagli italiani. I più versatili, i più saporiti, i più popolari, non a caso anche i più celebrati dal cinema. Indimenticabili, solo per citare le più famose, le scene di Totò che in Miseria e Nobiltà li mangia con le mani in piedi sul tavolo, e di Alberto Sordi che in Un americano a Roma si fa “provocare” dal piatto lasciato in cucina, e poi se lo gusta raccontando con la sua espressione di una passione culinaria che ci distingue nel mondo. Quella per gli spaghetti, e per la pasta in generale: ingrediente che caratterizza profondamente la Dieta Mediterranea, per il quale siamo leader mondiali di produzione, con 3,6 milioni di tonnellate che nascono dai migliori pastifici del mondo, e anche per il consumo, con ben 23 chili a testa l'anno.



La classifica dei formati di pasta favoriti dagli italiani

Lo ricorda Unione Italiana Food, che raggruppa i pastai italiani, che ha pensato bene di fare una fotografia delle nostre tavole pubblicando una nuova classifica: dopo i piatti più pasta tradizionali preferiti, ora anche i formati. Elaborando i dati Nielsen IQ, ha individuato i cinque più gettonati tra oltre 500 formati e approfondito come cambiano le preferenze nelle varie regione italiane, ciascuna con le sue ricette e ciascuna con le sue abitudini alimentari.

In particolare l’indagine ha riguardato quattro aree: Nord-ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna), Sud (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia)



La top 5 dei formati di pasta preferiti dagli italiani

Gli spaghetti al primo posto, dicevamo: sono una costante, in qualsiasi parte d’Italia. Al secondo posto ci sono invece le penne. Insieme compongono il 78% di tutta la pasta venduta in Italia, nelle loro varie declinazioni. Per intenderci, in questa percentuale rientrano anche spaghettoni e spaghettini penne rigate insieme a quelle lisce (quelle tanto vituperate durante la pandemia, eppure così amate, specie al sud). Dal terzo posto in poi l’Italia comincia a dividersi: il nord (ovest ed est) preferisce i fusilli mentre il centro le paste corte come le mezze maniche. Al sud, invece, al quarto posto c'è la pasta per brodi e minestre, con la pasta mista ad occupare la maggior parte della sezione. Al quarto posto la situazione è (quasi) opposta: al Nord (ovest ed est) e al Sud vince la pasta corta, mentre i fusilli che conquistano il Centro. Posizioni riequilibrate al quinto posto: la pasta per brodi e minestre predomina al Nord mentre al Centro e al Sud vincono i rigatoni/tortiglioni. Per rendere tutto più chiaro, abbiamo schematizzato le top 5 in questi elenchi:

I formati di pasta preferiti dagli italiani - Nord-Ovest e Nord Est

Spaghetti
Penne
Fusilli
Pasta corta
Pasta per brodi e minestre - mista


I formati di pasta preferiti dagli italiani - Centro

Spaghetti
Penne
Pasta Corta
Fusilli
Rigatoni

I formati di pasta preferiti dagli italiani - Sud

Spaghetti
Penne
Pasta per brodi e minestre - mista
Pasta corta
Tortiglioni



Le regole per abbinare ogni formato al suo sugo

Elenchi che raccontano come cambia l’Italia: ogni città, ogni borgo, la sua ricetta, con alcuni classici intramontabili che hanno fatto la storia della cucina e che tanto dicono anche sull’accoppiamento perfetto tra la pasta e il suo sugo. Perché se certi piatti di pasta sono più buoni di altri, è anche questione di fisica. Lo ricorda sempre Unione Italia Food, suggerendo delle regole per non sbagliare.

La prima? Osservare il formato. Perché ogni formato ha una diversa capacità di “intrappolare” il condimento: le righe di una penna, quelle di un rigatone, le spire di un fusillo, sono perfette per condimenti corposi come quelli di carne o verdure, mentre gli spaghetti sono perfetti con sughi leggeri perché avvolgono (il classico esempio, del resto è il sugo di pomodoro fresco).



Analogamente una tagliatella non starà mai bene con aglio e olio o un sughetto di pomodoro, e - dettaglio non da poco - non potrà che essere mangiata con una forchetta per assaporare contemporaneamente pasta e sugo.

Per lo stesso motivo con le lumachine - che stanno bene con sughi sostanziosi e liquidi, come quelli con patate o legumi perché li “accolgono” al loro interno - una forchette sarebbe sprecata: è necessario il cucchiaio per prendere tutto in una volta sola. «Un solo elemento, anche piccolo, cambia tutto», fa notare Unione Italiana Food.

Il tocco di classe? Usare trucchi che fanno la differenza: per stare sull'esempio più semplice, conservando un cucchiaio di acqua di cottura per la mantecatura finale di aglio, olio e peperoncino si crea un piatto che è un capolavoro.




Gli abbinamenti perfetti di pasta e sugo

Pasta lunga

Bucatini: amatriciana, gricia, sughi strutturati con pomodoro e formaggi
Bavette: sughi semplici di pesce, pesto alla genovese
Capellini: minestre
Fusilli: con ragù alla napoletana, sughi di carne, ricotta
Lasagne: sughi ricchi di carne, formaggi e verdure
Maccheroncini: ragù alla napoletana, sughi di carne
Rigatoni: sughi corposi, ragù di carne, verdure, salsiccia, adatti anche a timballi al forno, con sughi di carne
Spaghetti: serviti asciutti, con filetto di pomodoro, sughi all’olio, sughi di pesce, carbonara
Ziti: serviti asciutti, in timballo o spezzati con ragù alla napoletana o sughi di carne



Pasta corta:

Conchiglie: con salsa di pomodoro, sughi semplici, sughi di carne
Farfalle: sughi semplici all’olio, paste fredde estive
Mezze maniche rigate: pomodoro fresco o sughi semplici al burro, carbonara
Orecchiette: cime di rapa, sughi al pomodoro e ricotta
Pasta mista: in brodo, brodo, minestroni, zuppe, la pasta e fagioli
Penne lisce: sughi leggeri di pesce e verdure, pasta fredda
Paccheri: ragù di pesce, sughi corposi di verdure
Trofie: lessate con fagiolini e patate e poi condite con il classico pesto alla genovese

1882 replies since 3/10/2005