I CAVALIERI DI ARIANNA

Cani Pericolosi...e Padroni...

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Filosofo
view post Posted on 23/4/2007, 19:41     Top   Dislike




Avete sentito le notizie di questi giorni...
A me piacciono molto gli animali, e queste notizie son davvero scioccanti...non ho parole...
E solo ora, coi morti, forse, e ribadisco il forse, si farà qlks in merito...

Cmq i cani non sono malvagi, son i padroni che o non curanti, o non sanno gestire razze più propense all'agressività, o li allevano apposta così...insomma la colpa è sempre e comunque dei padroni...

CITAZIONE
Ulteriore e grave errore nell'umanizzare Fido è quello di valutare la "bontà d'animo" o la "cattiveria" del soggetto, o a volte di una intera razza.
Tutto ciò porta al facile mito del cane cattivo e quindi alle proposte di eliminare definitivamente alcune razze considerate non degne di stare vicino all'uomo (ma che spesso proprio da esso sono state volute così).
Sempre più frequentemente leggiamo di cani "malvagi" che hanno aggredito o morso adulti e bambini; io contesto l'uso delle parole "malvagio" e " cattivo" in quanto un cane non è in grado di discernere tra bene e male (solo l'uomo ha questa capacità e quindi può essere volutamente e razionalmente malvagio).
Probabilmente l'attacco è stata conseguenza di un comportamento errato della vittima che il cane può aver interpretato come aggressione, invasione del proprio territorio o sfida per dominanza.
A tutto ciò il cane reagisce nell'unico modo che conosce: morde.
link

CITAZIONE
"I cani dovevano essere legati"

Parla la nonna della bimba uccisa a Rivara dai due rottweiler di famiglia
TORINO
«Quando uscivamo con le bimbe era usuale che i cani fossero legati». Caterina Bertino, 68 anni, la nonna di Alessia, la bimba di 9 mesi uccisa mercoledì dai morsi di due rottweiler nella villa dei genitori a Rivara (Torino), conferma la circostanza già appurata dai carabinieri. Ed è proprio sulla base delle testimonianze raccolte su questo particolare che ieri è stato iscritto nel registro degli indagati il giardiniere, Salvatore Darone, per i reati di omicidio colposo e lesioni.

Caterina Bertino è ricoverata all’ ospedale Cto di Torino per le ferite riportate nel tentativo di difendere la nipotina dall’ aggressione di Iagor e Diablo. Non è grave (la prognosi è di 60 giorni), ma era in stato di choc e solo stamani i carabinieri l’ hanno ascoltata alla presenza delle due figlie, Elena, la mamma di Alessia, e Federica, la madre di Sara, l’ altra nipotina di 8 mesi che si è salvata perchè la colf filippina che l’ aveva in braccio è riuscita a rifugiarsi in casa. C’ era anche uno psicologo, perchè oggi è stato detto alla donna che Alessia è morta: «L’ avevo capito...», ha mormorato fra le lacrime Caterina Bertino. Poi ha cercato di giustificare il giardiniere per quella sua imprudenza: «Anche mercoledì mattina, quando siamo usciti per fare una passeggiata, i cani (oltre ai due rottweiler nella villa bifamigliare viene tenuto un pastore tedesco, ndr) erano legati, ma è probabile che il giardiniere non si sia accorto che con noi c’ erano le bimbe».

Le tappe dell’ inchiesta avviata dalla magistratura di Ivrea (Torino) prevedono per lunedì l’ autopsia sul corpicino di Alessia e poi il nulla osta per i funerali che dovrebbero essere celebrati martedì.link

Intanto in Svizzera...

CITAZIONE
Una serie di misure concrete contro i cani pericolosiAggiungere l'articolo al mio swissinfo
I cani pericolosi, come i pitbull, potrebbero un giorno essere proibiti


Una commissione della Camera bassa del Parlamento vuole impedire il ripetersi di incidenti gravi causati dai cani modificando la Costituzione e proibendo le razze pericolose.

Lo scopo è di colmare l'assenza di regolamentazione a livello nazionale e di scaricare i cantoni dalle loro competenze in materia. Gli oppositori hanno già mostrato i denti.



Divieto dei cani più aggressivi, autorizzazione necessaria per alcuni di loro e guinzaglio obbligatorio nei luoghi molto frequentati.

È la lista di provvedimenti contro i cani pericolosi presentata venerdì dalla commissione della scienza del Consiglio nazionale (Camera bassa). A larga maggioranza (16 voti contro 3), ha adottato un progetto di articolo costituzionale e un testo legislativo che, in linea di principio, dovrebbero essere posti in consultazione fino alla fine di luglio.

«Il testo è stato approvato da rappresentanti di ogni partito», ha indicato venerdì la presidente della commissione, la deputata popolare democratica Kathy Riklin.



Accordare la competenza alla Confederazione



Un anno e mezzo dopo la morte di un bambino a Oberglatt (Zurigo), azzannato da tre pitbull, la commissione ha presentato le sue proposte con l'obiettivo di proteggere, in tutto il paese, i cittadini dai cani pericolosi.

Per accordare la competenza di legiferare sulla questione alla Confederazione, ha sottolineato il parlamentare Heiner Studer, «bisognerà modificare la Costituzione federale». I dettagli saranno discussi nell'ambito della revisione della legge sulla protezione degli animali.

«Attualmente, la protezione delle persone è di competenza dei cantoni», ha rammentato Studer.

Dal 1. gennaio 2006, in Vallese sono ad esempio vietate 12 razze di cani pericolosi. Nel mese di agosto dello scorso anno il canton Ginevra ha invece deciso di imporre a titolo transitorio una museruola per tutti i cani nei parchi pubblici. Misure analoghe sono allo studio anche nei cantoni Friburgo, Vaud, Giura, Berna, Zurigo e Basilea-città.


Vietati i cani pericolosi



I 500mila cani presenti in Svizzera dovrebbero essere ripartiti in tre categorie: pericolosi, potenzialmente pericolosi e poco pericolosi.

Nessuna lista nera delle razze quindi, ma una classificazione che dovrebbe essere stabilita da un veterinario sulla base di regole definite dal Consiglio federale. I criteri che entrerebbero in linea di conto sarebbero il peso e le dimensioni dell'animale in età adulta, oltre che alla razza.

Per la commissione, i cani giudicati pericolosi dovrebbero essere vietati. Secondo Studer, le diverse varietà di pitbull dovrebbero rientrare in questa categoria. Lo stesso potrebbe essere il caso per alcuni cani da combattimento o rottweiler.

Il possesso di un cane potenzialmente pericoloso sarebbe invece sottomesso ad autorizzazione. Il proprietario dovrà provare che possiede le conoscenze necessarie e che è in grado di controllare il proprio cane e di custodirlo in maniera sicura.

Tutti i cani potenzialmente pericolosi o poco pericolosi dovrebbero inoltre essere tenuti al guinzaglio nei luoghi molto frequentati (scuole, luoghi di sport o svago, piscine, parchi e zone densamente abitate). I cantoni potranno poi estendere l'obbligo ad altri luoghi pubblici o prevedere degli spazi liberi per i cani.


Cani privati della libertà



«Sono deluso», ha dichiarato Peter Rub, presidente della Società cinofila svizzera. La sua associazione approva la messa in atto di una soluzione a livello nazionale, ma si oppone alla classificazione di alcune razze.

Rub si dice inoltre contrario all'obbligo del guinzaglio: «Un cane ha bisogno di libertà».

Dal canto suo, la Protezione svizzera degli animali teme che una tale legge conduca molti proprietari a sbarazzarsi dei loro animali, portandoli nei rifugi.

swissinfo e agenzie

 
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view post Posted on 23/4/2007, 21:25     Top   Dislike
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"In base alla genetica non esistono cani pericolosi, tutto dipende dai loro padroni". Lo afferma con sicurezza Maurizio Pasinato, medico veterinario, direttore della Sisca, Società italiana di scienze comportamentali che studia appunto gli atteggiamenti dei quattrozampe. "Ci sono cani stressati, ansiosi, frustati, obesi, aggressivi: i loro comportamenti derivano dall'educazione impartita dai loro proprietari e dall'ambiente in cui vivono".

“I proprietari di animali credono di avere a che fare con un oggetto e non con un essere vivente. Così comprano i cani in base alle mode del momento senza preoccuparsi delle caratteristiche fisiche e psichiche correlate all'etogramma della bestiola prescelta, ossia al suo programma biologico-comportamentale in relazione all'ambiente” spiega al Tgcom Pasinato.

Dal suo ambulatorio transitano ogni anno centinaia di cani e gatti. “Alcuni cani hanno una reattività più spinta e tendono a reagire agli stimoli esterni in modo non appropriato. Se finiscono in mano a questi pseudo-addestratori, che definisco cagnari, il loro comportamento può essere spinto all’aggressività – dice il veterinario - Ma la cosa più assurda è stilare una lista nera con le razze pericolose: chi l’ha fatta non ha interpellato persone competenti che conoscono bene la materia”.

Possono allora gli stimoli esterni, ad esempio il traffico da città i rumori, il caos, a stressare il cane fino a renderlo aggressivo? “Un cane stressato, in genere, è apatico, non partecipa al contesto sociale, ha dei comportamenti aberranti (come quello di leccarsi una zampa fino a procurarsi delle piaghe) – aggiunge l’esperto di disturbi comportamentali – Ma l’ambiente circostante è molto importante per il benessere di un animale. Lo spazio deve essere adeguato alla taglia. Ed è altrettanto assurdo affidare un agile levriero a un nonnetto di 80 anni piuttosto che un pigro bassetthound a uno sportivo”.

“Noi italiani non siamo un popolo di animalisti: acquistiamo i cani senza preparazione e in base alle mode. Poi tendiamo a bombardare gli animali domestici con messaggi incoerenti rispetto a quelli del loro mondo: avete mai visto in giro cani con il cappottino di lana o con il collare luccicante? – dice Pasinato – Molte persone attribuiscono agli animali desideri che non sono propri dei cani, li vogliono personalizzare. Trattano il quattrozampe come un nostro simile e accettano che, ad esempio, dorma sul letto o mangi solo bocconcini succulenti. Tutto questo significa assegnargli il controllo delle iniziative e quindi il ruolo di capobranco, che invece deve essere proprio del padrone”.

Ma vediamo quali sono gli atteggiamenti che il cane può tradurre in aggressività. “Fondamentale è l’educazione nei primi mesi di vita dell’animale. Giocare con il cane a tiramolla con una corda è sbagliato perché stimola la sua competitività e aggressività. Così pure è sbagliato sgridare il cane in un momento successivo all’atto che si vuol punire: se sgrido il cane per aver fatto i bisogni in un posto in cui non doveva ore e ore dopo il gesto, l’animale non capirà il senso della punizione. Se si vuole educarlo, bisogna sgridarlo nel momento in cui compie l’azione – spiega il veterinario – E ancora, supponiamo che il nostro cucciolo stia mordendo un osso e quando noi ci avviciniamo ringhi. Se noi ci allontaniamo sbagliamo ad educarlo: noi ci dobbiamo avvicinare e fargli capire che siamo il capobranco. Se si instaura un rapporto corretto con l’animale, il nostro quattrozampe ci darà solo soddisfazioni”.

 
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