| DEPRECANDO GLI ATTI VANDALICI DI QUESTI "SIGNORI" SPERO CHE DA TIFOSO DEL NAPOLI NON LI FACCIANO MAI PIU' ENTRARE IN UNO STADIO, NON CREDO CHE POI TUTTI I TIFOSI DEL NAPOLI SIANO SULLA STESSA ONDA DI QUESTI IMBECILLI, COME DA PIU' PARTI LEGGO IN QUESTO FORUM- NON SI DEVE FARE TUTT'UN'ERBA UN FASCIO E NON SI PUO' COLPIRE NEL MUCCHIO-
La ricostruzione dei tifosi ''Abbiamo fatto di tutto per scongiurare incidenti e lo abbiamo dimostrato con il volantinaggio dei giorni scorsi. Lo confermano gli incontri e le mediazioni avute con i dirigenti della Questura di Napoli. Le immagini di noi alla stazione Termini non sono altro che il nostro arrivo e la corsa per salire sui pullman che ci avrebbero portato allo stadio Olimpico. Nessuna guerriglia''. Cosi' gli 'Ultras' del Napoli, a poco piu' di 24 ore dalla gara contro i giallorossi, spiegano cosa, secondo loro, sarebbe accaduto ieri. La settimana dei supporter azzurri in vista della trasferta contro i romani, ricordano, era cominciata presto e con i migliori propositi. ''A Roma andavamo non per guerreggiare - dicono alcuni Ultras - ma per seguire il nostro Napoli, come Ultras 'in marcia per una fede'. Ci e' stata data un'occasione troppo importante e non volevamo sprecarla, anzi volevamo dimostrare che possiamo seguire la squadra ovunque, senza limitazioni''. Per evitare che accadessero incidenti, la sera di Napoli-Vllaznia, preliminare di Coppa Uefa, dentro e fuori la curva A, erano stati distribuiti volantini nei quali si invitava quanti volessero recarsi a Roma a farlo in treno e non con mezzi propri ''per evitare qualsiasi contatto con le altre tifoserie''. ''Venerdi' - spiegano alcuni portavoce degli Ultras - in virtu' dei buoni dati della prevendita dei tagliandi per il settore ospiti dell'Olimpico quattro leader di alcuni gruppi organizzati si recarono alla stazione ferroviaria per chiedere un incontro con Trenitalia ma non c'e' stato niente da fare. A quel punto abbiamo comprato 400 biglietti per i convogli delle 8,28, 9,28 e 10,28''. ''Il passaggio successivo - continua cosi' la loro ricostruzione - ha portato i rappresentanti della tifoseria organizzata in Questura dove e' stata esposta l'esigenza di volersi recare tutti insieme nella capitale in maniera pacifica''. Negli uffici di via Medina, stando alla ricostruzione, ''i quattro - sostengono gli Ultras - hanno ricevuto i complimenti per il positivo lavoro che stavano svolgendo e la promessa di massima collaborazione affinche' non si verificassero incidenti. Sabato pomeriggio - riprendono i rappresentanti dei tifosi - dalle 13 alle 17, Trenitalia ci ha concesso la possibilita' di acquistare biglietti intercity con orario libero. Successivamente ci e' stato detto poi che era arrivata una circolare che bloccava questi i tagliandi''. ''Ieri di buon'ora - continuano - alcuni dirigenti della Polizia, mentre noi collaboravamo per l'ordine pubblico, ci hanno consigliato di usufruire del convoglio delle 8.28 in quanto c'erano circa 400 posti liberi''. Invito non accolto perche' il gruppo di 1.500 tifosi intendeva viaggiare tutto insieme. Nel frattempo dalle macchinette della Stazione uscivano tagliandi per l'intercity delle 9.28, ancora fermo in stazione. Verso le 10.30, vista la situazione di caos che si era creata, gli Ultras sostengono di ''essersi detti disponibili ad accettare un'altra soluzione, con circa 300 persone che sarebbero partite successivamente. La confusione e' nata quando Trenitalia ha iniziato il controllo preventivo dei biglietti sul treno. Non saremmo mai partiti e quindi mai arrivati in tempo per la partita. C'e' stato un colloquio con il questore Puglisi che, sentite le nostre ragioni, ci ha dato l'ok. A Roma avevamo fretta di entrare allo stadio ma ad alcuni di noi non sono stati neanche controllati i biglietti. Da qui - concludono - le immagini di noi che correvamo. Gli Ultras non volevano la guerra''. Fonte: ANSA.
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