I CAVALIERI DI ARIANNA

PREMIO MASANIELLO 09, QUALCUNO SI RICORDA DEI MIEI 50 ANNI DI ATTIVITA'

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view post Posted on 28/9/2009, 22:04     Top   Dislike
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ADMIN-BRIGANTE DEL SUD-O'PITTORE

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CITAZIONE (Zorend @ 28/9/2009, 00:46)



per cio' che accenni alla secessione, allora Bossi e compagni ?
LA DIFFERENZA E' CHE LORO Bossi e compagni RAPPRESENTANO I CROMOSONI INVISIBILI DI PERSONAGGI COME GARIBALDI .
SONO LA DISCENDENZA ESATTA DI UN GRUPPO DI POLITICI CHE ANNI PRIMA ..... NON MOSSERO UN DITO NEL CASO MORO.
DA QUELLE CENERI....NAQUERO LORO.
IL DELITTO E' UGUALE:CERTE COSE NON SI CHIEDONO SENZA PAGARNE LO SCOTTO.
UN TRIBUNALE MILITARE .....UNA CORTE MILITARE E' IL MINIMO IN UN CASO SIMILE.
VEDRO' CON CALMA TUTTO QUELLO CHE MI DICI DI CONSULTARE....

"GRAZIE....

La caduta del Regno delle Due Sicilie, era ormai nell'agenda delle principali nazioni europee(Francia ed Inghilterra) che si servirono del Piemonte e delle sue mire espansionistiche (ma soprattutto del suo debito pubblico mostruoso).

Tra le cause maggiori del crollo della nazione duosiciliana, vi è sicuramente l'infiltrazione degli ideali massonici e (pseudo)liberali all'interno della classe dirigente politica (ma soprattutto militare) dello Stato; ben nascosti dietro l'apparentemente positivo valore dell'unificazione nazionale(1).

I soldati e gli ufficiali borbonici, nella loro stragrande maggioranza, rimasero fedeli al loro giuramento, non si può dire lo stesso dei generalissimi come il nostro Lanza, che in più di un occasione tolsero letteralmente la testa di Garibaldi dalla lama della baionetta.

Questi soldati ed ufficiali a causa della loro lealtà, crearono non pochi problemi ai piani dei generali traditori: nemmeno gli errori tattici potevano giustificare la vittoria di Garibaldi perchè la differenza numerica e militare tra l'esercito borbonico e quello garibaldino era tale che un esito diverso dalla disfatta del Dittatore era impossibile.
Ecco cosa accadde infatti quando Von Meckel si ravvide dell'errore commesso:

"Il 30, nel mattino, Lanza manda a chiedere a Garibaldi una sospensione d'armi, da trattarsi, ov'egli acconsenta e ne fissi l'ora, a bordo della nave ammiraglia britannica. Fu risposto, che l'armistizio comincerebbe a mezzodì; a un'ora avrebbe luogo il convegno. Intorno alle 10, una colonna di truppe borboniche, sopraggiunta d'improvviso dalla strada di Misilmeri, attacca vigorosamente la Porta di Termini, quella stessa pur cui era entrato Garibaldi, sbaraglia gli appostamenti degl'insorti, rincaccia gli accorsi garibaldiani, prende d'assalto con impeto irresistibile otto barricate e s'impossessa della Fiera Vecchia. Era De Mechel, che, tardi riavutosi dall'errore, avea battute le orme dell'avversario, ed ora, privo d'istruzioni, agiva di suo capo. Invano Lanza manda ufficiali sopra ufficiali ad arrestarne i progressi, invano l'inglese ufficiale Wilmot, che, recando il consenso dell'ammiraglio, erasi trovato in mezzo alle schiere vincitrici, affermava la tregua. De Mechel avanzava sempre, e, già a pochi passi da Via Toledo, un movimento contemporaneo da Palazzo Reale avrebbe bastato per ripigliare con sicuro successo il resto della perduta città. Divenuto universale fra gl' insorti lo scoramento, i garibaldini gridano: siamo perduti, i Siciliani gettano le armi ed i nastri tricolori, chiedendo mercé. A quella vista desolante, Garibaldi, accorso ove più ferveva la mischia, si precipita innanzi alla barricata, cui accorrevano i regii. In quel mentre una bomba lanciata dal castello cade a un passo da lui, i Napoletani spianano i fucili pigliandolo a mira; nello stesso istante una voce possente ordina risolutamente di non far fuoco. De Mechel, maledicendo a Lanza, obbediva"(2).

In passato, ma ancora oggi il Regno delle Due Sicilie viene identificato come uno stato povero, ma non è così: esistono diversi documenti che dicono il contrario, tabelle che ci indicano chiaramente lo stato economico delle ex Due Sicilie, ma vale più di ogni altra prova l'assenza dell'emigrazione dal Sud Italia.

Anzi, incredibile a dirsi, il Regno delle Due Sicilie era un paese di immigrazione.
Qualche anno fa, è uscito un articolo su una nota rivista telematica svizzera, che raccontava dei flussi migratori esistenti tra la Confederazione ed il Regno di Napoli.
La pasta Voiello, nota in tutto il mondo come simbolo della gastronomia italiana, ha in realtà un'origine svizzera come ci racconta SwissInfo, infatti il suo fondatore non faceva Voiello di cognome, ma Von Wittel, e proveniva dal cantone tedesco. L' italianizzazione del suo cognome fece si che la sua ditta divenisse famosa per la più napoletana delle paste.
Di tracce svizzere nel regno borbonico se ne trovano parecchie, vedi i reggimenti svizzeri dell'esercito, quindi lo stesso Von Meckel.
E che dire della Pasticceria Svizzera di Catania, di proprietà dei Caveziel. Ma anche a Palermo sono segnalate famiglie di orgine elvetica.

Nei libri di storia c'è scritto che nelle Due Sicilie si pativa la fame, che la miseria era dilagante, ma non si è mai fatto il raffronto tra il contadino siciliano e quello lombardo o piemontese(o quelli francesi ed inglesi).
Si parla di povertà come se la povertà oggi non fosse esistente, dando ad essa un significato assoluto, quando la povertà ne ha uno relativo.Esistono studi e leggi che identificano la soglia di povertà: dunque un povero contemporaneo non è certamente paragonabile ad un povero dell'800.
Sono convinto che agli occhi di un contemporaneo, la povertà di un uomo del'800, sarebbe certamente insopportabile.
Quello che sappiamo di sicuro è che il contadino brianzolo dopo l'Unità si fa la fabbricheta, quello siciliano la fa pure, ma a New York.....

Però le statistiche dell'epoca ci dicono che la Sicilia era la terza regione per occupati nel settore industriale, e la prima in percentuale alla popolazione.

Nel corso dell'ultimo pezzo del Di Bella, si è parlato dei tradimenti dei comandanti siciliani come Landi e Lanza, soprattutto su quest'ultimo si ha la prova certa del suo tradimento, infatti la famosa fede di credito di 14 ducati che Garibaldi staccò a Lanza, è ancora oggi conservata e disponibile alla pubblica visione, presso l'archivio storico del Banco di Napoli, nel capoluogo partenopeo.
E' noto inoltre che a Palermo, durante l'imbarco "forzato" del numeroso esercito borbonico per ordine del Lanza, un soldato napoletano gli chiese: "Eccellé, o’ vvi quante simme. E ce n’aimma’í accussí ?". Ed il Lanza gli rispose : "Va via, ubriaco"

A causa di queste ed altre situazioni, ricordate anche dagli articoli di Di Bella, passa oggi l'idea sbagliata che a tradire furono soprattutto i comandanti siciliani.
Ciò avviene perchè i libri dell'epopea risorgimentale hanno sempre nascosto le gesta eroiche che accaddero dall'altra parte della barricata.
Come non ricordare ad esempio le imprese del colonnello palermitano Ferdinando Beneventano del Bosco, il quale aveva ben capito la mossa di Garibaldi, che sarebbe piombato dritto su Palermo:

"L' astuta tattica di Garibaldi è bene intesa dal generale Colonna e dal Maggiore Del Bosco, che invano insistono presso De Mechel onde ritorni senza indugio in Palermo, dove sicuramente, diceano, poteva l'avventuriere, abile partigiano qual é, ripiegare, sapendola sfornita delle più elette soldatesche dilungate ad inseguirlo sopra falsa via. De Mechel tien fermo, continua la marcia per Corleone, a piccolissime tappe, ostinandosi a dire a Del Bosco, che, presago della sventura, gli proponeva di prendere almeno la via di Marineo: «Marciate per Corleone con l'avanguardia ; prenderò tutto sopra di me.» E Del Bosco fremente arriva a Corleone, attacca i garibaldini guidati dall' Orsini, lor toglie due cannoni, e per lungo tratto li insegue senza poterli raggiungere"(3).

O altri purtroppo meno noti come il tenente Benedetto Pavone, il brigadiere Cesare Anguissola, il colonnello Francesco Cobianchi e tanti altri che attendono ancora l'onore del riconoscimento storico.

Concludo con questa massima che secondo me rappresenta in poche righe il nostro passato e, spero, il nostro futuro:

"La società ha bisogno di grandi scosse, o di tristi prove, per ricondurla agli eterni principi d'ordine e di governo" - Capefigue

Davide Cristaldi
 
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Zorend
view post Posted on 29/9/2009, 00:39     Top   Dislike






"La società ha bisogno di grandi scosse, o di tristi prove, per ricondurla agli eterni principi d'ordine e di governo"
PERSONALMENTE CONOSCO UN ALTRA FRASE ATTRIBUITA A FELIX RIBAS ...EROE DELLA INDIPENDENZA CONTRO GLI SPAGNOLI...DISSE:.NON POSSIAMO SCEGLIERE TRA VINCERE O MORIRE:E' NECESSARIO VINCERE..
NON IN POCHI ...LASCIANO IL FUTURO X DOPO.....X ALTRI...
LASCIANO DECISIONI IMPORTANTISSIME "A TERZI"....
LASCIANO CHE IL FUTURO GLI PASSI AD UN LATO E RITORNANO ETERNAMENTE A COMMETERE GLI STESSI ERRORI IN FORMA CONTINUA...SCEGLIENDO GLI STESSI DITTATORI CHE SOTTO UN MANTO DEMOCRATICO....ROVINERANNO LA LORO ESISTENZA.
IO CREDO CHE .....E' LA ORA DI RIPRENDERE CERTI IDEALI E IMPARARE DALLA STORIA.
E' VERO....LA STORIA VA' RISCRITTA O SAREMO CONDANNATI A RIPETERLA ETERNAMENTE.
"GRAZIE....

i Napoletani spianano i fucili pigliandolo a mira; nello stesso istante una voce possente ordina risolutamente di non far fuoco. De Mechel, maledicendo a Lanza, obbediva
"NON POCHE VOLTE LA FORTUNA SEMBRA ARRIDERE...CERTE PERSONE.
X CERTO...HO LETTO TUTTO L ARTICOLO...."INTERESSANTISSIMO.
DOVRESTI PASSARLO ALLA SEZIONE DI "STORIA.
audiovisivi da vedere "LI CHIAMARONO BRIGANTI" film sparito dopo solo 2 giorni dalla prima proiezione
INDUBBIAMENTE....I CIRCUITI DEL CINEMA...BOICOTTANO APERTAMENTE CERTI TEMI.
LI CONSIDERANO INUTILI E SOPRATUTTO SOVVERSIVI.
SE IN DUE GIORNI E' STATO TOLTO DAL MEZZO...E' PERCHE' ESISTE UN CIRCUITO CHE NON E' STATO MAI MESSO DINANZI A CERTE REGOLE.
LO STATO DEVE DIFENDERE IL CINEMA NAZIONALE E SOPRATUTTO I DOCUMENTALI.....CERCANDO ANCHE SALE CULTURALI...CHE SIANO DISPOSTE A QUESTO TIPO DI FILMS.
UNO SI DOMANDA:QUANDO LO STATO SI DECIDERA' A RIFORMARE LA TELEVISIONE....CON UNA NUOVA LEGGE DI RESPONSABILITA' TELEVISIVA....CHE INCLUDA IL CINEMA ED ALTRI ARTI.?


Edited by Zorend - 29/9/2009, 19:47
 
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view post Posted on 30/9/2009, 15:34     Top   Dislike
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MASSONERIA: NASCEVA NEL 1859 AUSONIA, 1* LOGGIA ITALIANA

Nasceva 150 anni fa, a Torino, "Ausonia" loggia madre della Massoneria italiana. A due anni dall'Unita' nazionale e dopo le persecuzioni degli anni della Restaurazione, l'8 ottobre 1859 "sette fratelli dispersi" costituirono l'officina nella capitale subalpina, vero nucleo storico della Massoneria italiana postnapoleonica e embrione del Grande Oriente d'Italia (GOI), che nascera' di li' a poco, sempre a Torino, il 20 dicembre 1859. Nel panorama delle logge sorte nei diversi Stati italiani nel crogiolo del Risorgimento, Ausonia, dall'antico nome poetico della Penisola molto utilizzato nei documenti della Carboneria, fu la prima a perseguire il proposito di costituire al piu' presto un organismo massonico nazionale nell'Italia unita sotto i Savoia, cosi' come le vicende belliche della seconda guerra di Indipendenza avevano chiaramente indicato. Preciso l'appoggio fornito all'iniziativa torinese da Camillo Benso conte di Cavour, che consenti' ai suoi collaboratori, a partire da Costantino Nigra, di "aderire alla nuova loggia e di fare della capitale sabauda - scrive lo storico Marco Novarino - il centro di aggregazione della futura Massoneria nazionale italiana", i cui uomini da Garibaldi a Crispi, da Bertani a Cairoli, da Rattazzi a Fabrizi furono protagonisti dell'epopea risorgimentale. Per ricordare l'avvenimento il GOI ha promosso per il 23 e 24 ottobre a Torino un convegno storico internazionale dal titolo: "Massoneria e Unita' d'Italia. La rinascita della libera muratoria nella Torino del 1859", presente il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi.
 
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Zorend
view post Posted on 1/10/2009, 00:55     Top   Dislike




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SE I BRIGANTI....ERANO QUELLI CHE HO VISTO NEL VIDEO MESSO DA TE....ALLORA ANCH IO SONO UN BRIGANTE ... E CON ONORE LO DICO...PERCHE' NON CI AVREI PENSATO DUE VOLTE IN UNIRMI A LORO.
TI CONFESSO....CHE IL VEDERLO....DA' UNA SENSAZIONE STRANA....
TANTISSIMI SENTIMENTI SI ACCUMULANO NEL CUORE...
RABBIA...
TRISTEZZA....
DOLORE....IMPOTENZA....
DAVANTI A TANTA CATTIVERIA E' IMPOSSIBILE NON SENTIRSI....CON UN MAGONE IMMENSO..
RIGUARDO IL COMPITO PORTATO AVANTI DA GARIBALDI...TI CONSIGLIO...DI INSERIRE IN WIKIPEDIA DELLE INDICAZIONI....CREDO CHE SIA PERMESSO....PERCHE' RIGUARDO IL COMPITO SVOLTO NELLE REGNO DELLE DUE SICILIE DA LUI....NON VIENE RISALTATO ESATTAMENTE COME SI OSSERVA NEI DIALOGHI DEL FILM.
"QUALCUNO MENTISCE...

NOTO CHE PERSINO....FU' CHIAMATA ALL APPELLO LA MAFIA...
PENSANDO CHE QUEL MALE ....SAREBBE STATO IL PIU' PICCOLO E CHE UNA VOLTA VINTA LA RIBELLIONE...SAREBBE STATO SPAZZATO FACILMENTE DAL GIOCO POLITICO....."CHE ILLUSIONE....
IN REALTA'....SIA I PORTI CHE GLI AEROPORTI....DEVONO ASSOLUTAMENTE PASSARE IN MANO DELLO STATO.
NON DEVONO STARE IN MANI DI COMPAGNIE PRIVATE O DI TERZI.....SPECIALMENTE LA PARTE ADDETTA ALLO SCARICO DEI CONTAINERS....CHE NON HO DUBBI CHE STIA IN MANO DI COMPAGNIE PRIVATE AMERICANE.
OVUNQUE SIA....
DEVONO PASSARE IN MANO ALLA FINANZA....

LA POESIA...E' PREZIOSA.
BELLO LO SFONDO...IL LUOGO.....
BELLISSIMA LEI...CON QUELLA FORZA IMMENSA E QUELLA INDIGNAZIONE CHE LA RENDE MARAVIGLIOSA.....
"DIO MIO....ESISTONO ANCORA PATRIOTI CHE AMANO LA PATRIA.....
LI FACEVO SGOMINATI....MA VEDO CHE ESISTONO....
GRAZIE....X AVERMELO DETTO...

RIGUARDO LA MASSONERIA...O SOCIETA' SEGRETE.....
O I MIEI DUBBI AL RISPETTO....DA QUANDO HO NOTATO CHE SIA IL PRIMO MINISTRO CHE L EX PRESIDENTE AMERICANO ERANO MENBRI DI SOCIETA' SIMILI....
GLI ANTECEDENTI....IN ENTRAMBI I CASI....SONO ORRIBILI E VERGOGNOSI.
VORREI CHE TU CHIARISSI QUESTA IGNORANZA MIA..SPIEGANDOMI...SE L ARGOMENTO DELLA MASSONERIA VIENE RIALZATO DA TE...COME UN QUALCOSA DI GLORIOSO...O SOLAMENTE COME UN ARGOMENTO DEGNO DI DISCUSSIONE.....
MILLE GRAZIE...

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view post Posted on 1/10/2009, 05:07     Top   Dislike
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CITAZIONE (Zorend @ 1/10/2009, 01:55)
(IMG:http://www.lastampa.it/redazione/cmssezion...brigante01g.jpg)
SE I BRIGANTI....ERANO QUELLI CHE HO VISTO NEL VIDEO MESSO DA TE....ALLORA ANCH IO SONO UN BRIGANTE ... E CON ONORE LO DICO...PERCHE' NON CI AVREI PENSATO DUE VOLTE IN UNIRMI A LORO.
TI CONFESSO....CHE IL VEDERLO....DA' UNA SENSAZIONE STRANA....
TANTISSIMI SENTIMENTI SI ACCUMULANO NEL CUORE...
RABBIA...
TRISTEZZA....
DOLORE....IMPOTENZA....
DAVANTI A TANTA CATTIVERIA E' IMPOSSIBILE NON SENTIRSI....CON UN MAGONE IMMENSO..
RIGUARDO IL COMPITO PORTATO AVANTI DA GARIBALDI...TI CONSIGLIO...DI INSERIRE IN WIKIPEDIA DELLE INDICAZIONI....CREDO CHE SIA PERMESSO....PERCHE' RIGUARDO IL COMPITO SVOLTO NELLE REGNO DELLE DUE SICILIE DA LUI....NON VIENE RISALTATO ESATTAMENTE COME SI OSSERVA NEI DIALOGHI DEL FILM.
"QUALCUNO MENTISCE...

NOTO CHE PERSINO....FU' CHIAMATA ALL APPELLO LA MAFIA...
PENSANDO CHE QUEL MALE ....SAREBBE STATO IL PIU' PICCOLO E CHE UNA VOLTA VINTA LA RIBELLIONE...SAREBBE STATO SPAZZATO FACILMENTE DAL GIOCO POLITICO....."CHE ILLUSIONE....
IN REALTA'....SIA I PORTI CHE GLI AEROPORTI....DEVONO ASSOLUTAMENTE PASSARE IN MANO DELLO STATO.
NON DEVONO STARE IN MANI DI COMPAGNIE PRIVATE O DI TERZI.....SPECIALMENTE LA PARTE ADDETTA ALLO SCARICO DEI CONTAINERS....CHE NON HO DUBBI CHE STIA IN MANO DI COMPAGNIE PRIVATE AMERICANE.
OVUNQUE SIA....
DEVONO PASSARE IN MANO ALLA FINANZA....

LA POESIA...E' PREZIOSA.
BELLO LO SFONDO...IL LUOGO.....
BELLISSIMA LEI...CON QUELLA FORZA IMMENSA E QUELLA INDIGNAZIONE CHE LA RENDE MARAVIGLIOSA.....
"DIO MIO....ESISTONO ANCORA PATRIOTI CHE AMANO LA PATRIA.....
LI FACEVO SGOMINATI....MA VEDO CHE ESISTONO....
GRAZIE....X AVERMELO DETTO...

RIGUARDO LA MASSONERIA...O SOCIETA' SEGRETE.....
O I MIEI DUBBI AL RISPETTO....DA QUANDO HO NOTATO CHE SIA IL PRIMO MINISTRO CHE L EX PRESIDENTE AMERICANO ERANO MENBRI DI SOCIETA' SIMILI....
GLI ANTECEDENTI....IN ENTRAMBI I CASI....SONO ORRIBILI E VERGOGNOSI.
VORREI CHE TU CHIARISSI QUESTA IGNORANZA MIA..SPIEGANDOMI...SE L ARGOMENTO DELLA MASSONERIA VIENE RIALZATO DA TE...COME UN QUALCOSA DI GLORIOSO...O SOLAMENTE COME UN ARGOMENTO DEGNO DI DISCUSSIONE.....
MILLE GRAZIE...

(IMG:http://userserve-ak.last.fm/serve/252/12536179.jpg)

INDEGNO , SEGUIRANNO INFORMAZIONI SU COME LE MASSONERIE ASSOLDARONO 22000 " PICCIOTTI " PAGANDOLI CON LE PIASTRE TURCHE ...LE MASSONERIE TUTT'ORA ASSOLDANO MAFIE E CAMORRE...
GRAZIE PER I TUOI GRANDI COMMENTI
 
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Zorend
view post Posted on 1/10/2009, 18:46     Top   Dislike




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MA NON SIAMO SOLI....ABBIAMO LA CHIESA DALLA NOSTRA PARTE"
(DIALOGO DI DANIELE CROCCO NEL FILM "LI CHIAMAVANO BRIGANTI")

QUESTO DIALOGO....ANCORA NON LO DIGERISCO.
CAPISCO CHE DANIELE AVEVA UNA SENSIBILITA' TALE CHE GLI PERMETTEVA DI AVERE UNA VISIONE DI 360 GRADI....SULLA SITUAZIONE MERIDIONALE....MA LA CHIESA....SEMPRE EBBE UNA ATTUAZZIONE AMBIGUA NELLA STORIA.
X ME NON ESISTONO DUBBI...CHE SEMPRE PRESA LA POSIZIONE DEL POTERE E SEMPRE L APPOGGIO ....DINANZI AI SOPRUSI PIU' PERVERSI....E QUANDO PARLO DI CHIESA...PARLO DELLA STESSA CHIESA CHE ACCENNA L ATTORE PRINCIPALE:LA CATTOLICA.
CHI SI PRENDE LA BRIGA DI OSSERVARE LE DICHIARAZIONI DI OGNI CUPULA DELLA CHIESA CATTOLICA NEL MONDO...SCOPRE CHE SIA IL PAPA CHE OBAMA....SOFFRONO DI UNA CHIARA DICOTOMIA CON IL POTERE CHE DICONO "RAPPRESENTARE":LORO PARLANO DI GIUSTIZIA...QUANDO GLI ALTRI....SEMBRANO FARE TUTTO IL CONTRARIO.
"INSOMMA...IN QUESTI POTERI:CHI COMANDA?

RIGUARDO LA MASSONERIA....HO TIRATO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO....SCOPRENDO CHE LA PRESENTAVI COME LA COLPEVOLE DI TANTISSIMI MALI...INCLUSO ATTUALI.
ESISTONO TRE POTERI...CHE PENSANO IMPOSSESARSI DEL MONDO...UNO E' LA MASSONERIA.
LI' SONO ISCRITTI....TUTTI I POTENTI.
OGNI FILO DEL POTERE....STA' LI'.
DA QUEL PUNTO....PIANIFICANO IN FORMA INTELLIGENTE....OGNI PIANO POLITICO ....DI FORMA CHE SIA UNIFORME ED UGUALE OVUNQUE.
NON IMPORTA DA CHE LATO DEL EMISFERIO VIVA....IL MASSONE....STIA DOVE STIA....SARA' UN SOLO E UNICO POTERE.
SAI UNA COSA STRANA?
TEMPO FA' SCRISSI UNA LETTERA AL DIPUTATO MARCO PANNELLA....(X IL QUALE SEMPRE SENTII UN PROFONDO RISPETTO)....E QUANDO GLI ACCENNAI I CASI DI GARIBALDI MAZZINI E CAVOUR...MAI FECE QUELLO CHE HAI FATTO TU....MOSTRANDOMI L ERRORE STORICO.
CIO' E' STRANISSIMO...PERCHE' LUI CONOSCE BENE LA STORIA AVREBBE DOVUTO DIRMELO...O ALMENO ACCENNARLO...
SI LIMITO' A UNA RISPOSTA....PULITA....GENTILE....AFFETTUOSA....E NULL ALTRO.

"VEDI DOVE SONO ANDARE A FINIRE...TUTTE LE SPERANZE?
"ASPETTO LA SECONDA PARTE....LA LEGGERO' CON INTERESSE....


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view post Posted on 1/10/2009, 20:46     Top   Dislike
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“Il Risorgimento? È zoppo, ora gli storici lo riscrivano”

Il Comitato per la Verita’ Storica sui 150 anni dell’Italia Unita raccoglie l’invito di Giordano Bruno Guerri e organizzerà una giornata di studi con la partecipazione di studiosi e storici disposti a contribuire alla necessaria ricostruzione di una storia raccontata troppo spesso in maniera parziale o superficiale ma ancora importante per la nostra identità nazionale.


Si fa un gran dibattere sulle celebrazioni dei 150 anni dell´Unità d´Italia, su cosa sia giusto fare e cosa no. Sia i numerosi intellettuali che fanno parte del Comitato, sia quelli ancora più numerosi che ne sono esclusi manifestano scontentezza: opere pubbliche sì, opere pubbliche no? E, se sì, quali? Mi sembra che sarebbe il caso di cominciare dal principio, tanto noto quanto poco adottato «non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, ma cosa puoi fare per il tuo Paese».
Per esempio, il modo migliore (più economico e più utile) per celebrare l´Unità è che i suddetti intellettuali pubblichino un volume collettivo - basta organizzare un convengo entro l´estate del 2010 - per mettere nella giusta luce storiografica il nostro Risorgimento. Il quale viene tuttora trattato in modo retorico, enfatico e antistorico nei libri di testo delle scuole. Non sarebbe poi difficile semplificare gli atti di un simile convegno per farne un testo scolastico finalmente libero da patriottismi d´occasione. Un simile testo farebbe giustizia di molti luoghi comuni che ci hanno trasmesso tanto nelle medie inferiori e superiori quanto nelle università. Non è edulcorando la propria storia che la si onora e la si fa amare, né tantomeno conoscere. Bisognerà, per esempio, dimostrare in modo esplicito che il Risorgimento non fu un movimento di massa voluto dal popolo, bensì l´attività intellettuale e politica di una minoranza, oltre che una campagna di conquista del Regno del Piemonte; che Cavour non andò mai a Roma in vita sua e che avrebbe preferito uno Stato federale composto da Nord, Centro e Sud; che ai cosiddetti plebisciti di annessione poté votare, per censo, meno del 2 per cento della popolazione; che Massimo d´Azeglio, dopo aver detto pubblicamente «fatta l´Italia bisogna fare gli italiani», in privato scriveva: «Unirsi con i napoletani è come giacere con un lebbroso»; che non erano molti - al Nord, al Sud, al Centro - gli italiani che davvero si entusiasmavano all´idea dell´Unità. C´è anche da affrontare, fra i molti nodi, quale fosse il reale stato dell´economia del Regno delle Due Sicilie: se è vero - come sempre più spesso si sostiene - che fosse molto migliore di quanto comunemente si creda. E quanto è vero che le banche meridionali vennero saccheggiate in favore del nuovo Stato unitario, che il latifondo baronale sia stato smantellato - con requisizioni - a favore di nuovi latifondisti, i quali poterono comprare vasti appezzamenti di terra a costo inferiore al valore effettivo. C´è da considerare se l´improvvisa e radicale uniformazione di sistemi contabili, unità di misura, programmi scolastici ecc. non avrebbe potuto venire realizzata, più ragionevolmente, in tempi più lunghi. Il corpo centrale del volume, invece, affonderà il più gigantesco e intangibile tabù della storia d´Italia, cui nei manuali scolastici vengono dedicate poche righe, ovvero la «lotta al brigantaggio». Per combattere la ribellione delle popolazioni meridionali contro l´annessione forzata, il neo Regno d´Italia applicò una vera dittatura militare, impiegando l´esercito come contro un nemico esterno. Intere popolazioni meridionali vennero sottoposte a una spietata repressione militare, di cui si è persa traccia perché la documentazione relativa è stata scientemente distrutta, ma che provocò - secondo calcoli attendibili - almeno 100mila morti, con crudeltà feroci da entrambe le parti: soldati crocefissi alle porte delle chiese, popolane incinte stuprate e squartate…
Sono straordinarie le storie di singoli briganti e brigantesse, di battaglie e agguati, astuzie e vita quotidiana di un mondo che sembra antico e siamo invece noi, appena un secolo e mezzo fa.
Il «brigantaggio» - sostenuto dai Borboni in esilio, dal clero, da veri briganti e dalla popolazione civile - fu una rivolta di massa, sociale e politica. Era la prima, dura prova dello Stato unitario, sulla quale si giocava la sua credibilità internazionale; e lo Stato, nel periodo 1861-1864, impiegò quasi metà dell´esercito per vincere la ribellione. Il 15 agosto 1863 fu approvata la legge Pica, che estendeva la repressione alla popolazione civile, ovvero a chiunque fornisse ai «briganti» viveri, informazioni «ed aiuti in ogni maniera». Con questo strumento operarono i nomi più illustri dell´esercito, Alfonso La Marmora, Enrico Cialdini, Enrico Morozzo della Rocca, Giacomo Medici, Raffaele Cadorna.
Intere regioni furono sottoposte a un regime di occupazione, ebbero villaggi incendiati, coltivazioni distrutte e lutti - decine di migliaia, non si sa quanti - dovuti ai «piemontesi». La popolazione considerava i briganti eroi coraggiosi contro un invasore. Ancora ottanta anni dopo Carlo Levi, in Cristo si è fermato a Eboli, scrisse: «Non c´è famiglia che non abbia parteggiato, allora, per i briganti o contro i briganti; che non abbia avuto qualcuno, con loro, alla macchia, che non ne abbia ospitato o nascosto, o che non abbia avuto qualche parente massacrato o qualche raccolto incendiato da loro. A quel tempo risalgono gli odi che dividono il paese tramandati per le generazioni, e sempre attuali». Non è possibile capire il successivo rapporto Nord-Sud, fino ai nostri giorni, se non si tiene conto di quegli eventi. L´Italia settentrionale assistette inorridita alla guerra, per quanto si cercasse di nasconderne la gravità, e cominciò a chiedersi se annettere «quei selvaggi» era stato un bene. Il banditismo venne stroncato senza che peraltro venisse risolto il problema della criminalità, né tanto meno quello della sopravvivenza quotidiana dei più poveri. Alla fine del 1865, la lotta al «brigantaggio» era ormai vinta, anche se durerà almeno fino all´annessione dello Stato della Chiesa, che appoggiava in ogni modo i «briganti». Il governo centrale si era imposto, l´Unità era salva grazie all´esercito, ma a caro prezzo. È una vicenda che né al liberalismo e né al fascismo conveniva illuminare, e una sorta di autocensura patriottica ha impedito di farlo negli ultimi sessant´anni, continuando a perpetuare l´enfasi da Cuore sulla quale sono cresciuti decine di milioni di italiani. La «lotta al brigantaggio» non fu lo scontro di pochi criminali, o ribelli: erano italiani che non avevano avuto diritto di voto nei plebisciti per l´annessione al Regno del Piemonte, ma avevano il diritto, umanamente se non legalmente, di rifiutarla. Ancora più drammatici furono i riflessi sulla popolazione meridionale: «Mi avete voluto a tutti i costi? Bene, adesso mantenetemi». Anche l´attuale reazione leghista, in fondo, senza rendersene conto, deriva da quell´antico episodio della nostra storia.
Sul mercato non esiste, e non è mai esistita, una storia del brigantaggio fatta da uno storico autorevole e pubblicata da una grande casa editrice. Esistono soltanto centinaia di - preziose - storie locali pubblicate da piccoli editori. Beninteso, un simile volume non dovrà essere aprioristicamente denigratorio. Arriverà, inevitabilmente, alla conclusione che l´Unità è stata indispensabile, quindi preziosa, per il formarsi di un popolo italiano, e anche per lo sviluppo e l´economia dell´intero Paese. Ma nessun popolo - come nessun individuo - può davvero prendersi in giro, fingendo di avere avuto una storia diversa da quella che ha avuto.

di Giordano Bruno Guerri, Il Giornale, 5/9/09
 
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view post Posted on 3/10/2009, 11:31     Top   Dislike
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QUESTIONE MERIDIONALE:
BISOGNA RISCRIVERE LA STORIA DELL’ITALIA

giovedì, ottobre 1, 2009



150 anni dall’Unità d’Italia, e il Paese non è mai stato diviso come ora. Il nord vuole l’indipendenza, il sud, la reclama, ormai decine e decine si storici hanno riscritto la storia d’Italia che non è andata come ce ’hanno insegnata a scuola. Le mafie, insieme all’emigrazione è una delle “figlie” dell’invasione del Meridione da parte dell’esercito piemontese. La situazione sociale e politica è talmente sfilacciata che anche le gerarchie della Chiesa Cattolica, evocano l’Unità d’Italia. E fu proprio La Chiesa a pagare il prezzo più alto: la legge speciale mancini, infatti, decretò la soppressione di tutti gli ordini religiosi. Ne seguirono persecuzioni, devastazioni, incendi, fucilazioni. Chi scrive vorrebbe offrire elementi di riflessione e dibattito, sotto altri punti di vista. 685.000 persone uccise nel Meridione, 500.000 arrestate, molti delle quali deportate nei lager sabaudi a Finestrelle, località a 2000 metri in Piemonte, dove i prigionieri venivano sciolti nella calce viva; 62 paesi distrutti e dati alle fiamme. Processi sommari, impiccagioni, il fenomeno dell’Insorgenza Popolare definito brigantaggio con bandi simili a quelli dei nazifascismi durante la seconda guerra mondiale. C’è un’ampia revisione storica da parte di moltissimi studiosi e una vasta letteratura nel merito. Lo stesso Gramsci scrisse che il popolo del meridione fu ”crocifisso” dal nuovo Stato italiano. Di fatto l’Unità d’Italia non fu altro che l’annessione al Piemonte delle regioni italiane, e cioè al Regno dei Savoia che invase il Sud d’Italia senza neanche una dichiarazione di guerra e con l’ausilio di un Garibaldi che se andiamo a leggere le tante “controbiografie” fu tutt’altro che l’eroe dei due mondi. Un’invasione che è stata una vera e propria rapina del ricco e colto, all’epoca, Meridione. Le banche letteralmente svaligiate, terre confiscate, tesori preziosi confiscati. Questo è stato il Risorgimento italiano. E’ bene finalmente sapere che il Risorgimento è stata un’invenzione a tavolino della massoneria internazionale e che i veri eroi dell’Italia non sono stati i vari Garibaldi, Vittorio Emanuele II e Cavour, ma, se di eroi si deve parlare, questi furono gli insorgenti del Sud, invaso dalle soldataglie dello stato sabaudo. Una vicenda taciuta, offuscata e manipolata, di cui ancora l’Italia paga durissime conseguenze. Fu la cosiddetta Unità d’Italia a causare l’emigrazione. E chi scrive non è certo un leghista, ma uno che dal 1968 al 1983 ha militato nel Pci, mentre dal 1992 ad oggi aderisce semplicemente alla religione cristiana senza essere schierato politicamente, ma al solo servizio dell’informazione, la più obiettiva possibile. Lo sapevate che Garibaldi si lasciò crescere i capelli perché in Sud America violentò una ragazza che gli mozzò un orecchio con un morso? Il tricolore era il simbolo della massoneria emiliana? Il trombettiere del generale Custer nella sconfitta di Little Big Horn era un emigrato di Salerno. Una storia nascosta, insabbiata e alterata sui libri di storia. Basta vedere oggi: l’Italia è unità? C’è un amore patrio? Il Nord contro il Sud, L’Est, contro l’Ovest, ognuno porta acqua al suo mulino. Dunque tra le manifestazioni culturali che si terranno in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, sarebbe utile inserire anche gli argomenti di riflessione citati. Intanto sia il Comune di Napoli che quello di Gaeta (Roccaforte della resistenza antisabauda), hanno chiesto ai Savoia ingenti risarcimenti danni. Ma Vittorio Emanuele è troppo inguaiato con la giustizia, con la pesante accusa di associazione a delinquere: flussi e riflussi della storia.

Giancarlo Padula
 
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Zorend
view post Posted on 3/10/2009, 20:58     Top   Dislike




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Per esempio, il modo migliore (più economico e più utile) per celebrare l´Unità è che i suddetti intellettuali pubblichino un volume collettivo
IN REALTA' SE UNO SFORZO SIMILE NON PROVIENE DALLO STATO....TUTTO SARA' INUTILE.
CI VUOLE UNA VOLONTA' POLITICA...
PERCHE' NEL FONDO QUEI LIBRI SONO DESTINATI AI RAGAZZI...
CHE CONOSCENDO LA VERA STORIA NON SARANNO CONDANNATI A RIPETERLA.
LA IDEA....DI RISCRIVERLA E' OTTIMA MA DEVE ANDARE ACCOMPAGNATA DA UNA VOLONTA' POLITICA CHE PARTA DALLO STATO:DAL PRIMO MINISTRO.
IN QUESTO ISTANTE INVECE....TUTTO DIMOSTRA CHE LO STATO SI SENTE SODDISFATTO CON LA STORIA...COSI' COME VIENE MOSTRATA E RACCONTATA FINORA.
LA IDEA QUINDI....SAREBBE DI RIPRENDERE GLI STESSI LIBRI DI STORIA CHE GIA' ESISTONO ED INSERIRE NEI TESTI....LE DOVUTE CORREZZIONI AL MARGINE....ASPETTANDO IL MOMENTO OPPORTUNO X PRESENTARLI (CON LE DOVUTE CORREZZIONI) COME LIBRI DI TESTO X LA SCUOLA.
Intere regioni furono sottoposte a un regime di occupazione, ebbero villaggi incendiati, coltivazioni distrutte e lutti - decine di migliaia, non si sa quanti - dovuti ai «piemontesi».
E' STRANO CHE OGGI GIORNO....I DISCENDENTI....LAVORINO IN QUEI LUOGHI SOTTO IL NOME DI TERRONI.
LAVORANO FIANCO A FIANCO....CON I DISCENDENTI...DI CHI LI RIDUSSE A NULLA....
Alla fine del 1865, la lotta al «brigantaggio» era ormai vinta, anche se durerà almeno fino all´annessione dello Stato della Chiesa, che appoggiava in ogni modo i «briganti».
NOTO UN CERTO SILENZIO A FAVORE DELLA CHIESA....
IO NON LO FAREI....
LA CHIESA SEMPLICEMENTE SI UNI' ALL ALLEATO DI TURNO (CHE IN QUEL MOMENTO ERANO I PIU' POVERI):LA UNITA' ITALIANA INFATTI AVREBBE RICHIESTO COME PREZZO LA ANNESSIONE DELLE TERRE DEL PAPA.
CONOSCENDO IL DISPREZZO CHE GARIBALDI AVEVA DI LORO...ALLEARSI CON I BRIGANTI.FU' LA COSA PIU' NATURALE DEL MOMENTO.
Lo sapevate che Garibaldi si lasciò crescere i capelli perché in Sud America violentò una ragazza che gli mozzò un orecchio con un morso?
ALTROVE LESSI CHE NON FU' UN MORSO....MA CHE LETTERALMENTE GLIELO TAGLIARONO....AVENDO COMESSO IL DELITTO DI ABIGEATO.
RUBAVA BESTIE DI ALLEVAMENTO.
VIVENDO COME LO FACEVA LUI....CHI NON L AVREBE FATTO?
SPERO CHE AL MOMENTO DI RI-SCRIVERE LA STORIA...QUESTI DETTAGLI SI CHIARISCANO DEFINITIVAMENTE....X NON CADERE NELLA RETORICA DI SEMPRE.
GRAZIE X GLI SPUNTI....

HAI LETTERALMENTE APERTO UN TUNNEL...ATTRAVERSO L' OSCURITA' DEL TEMPO....

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Edited by Zorend - 4/10/2009, 00:03
 
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view post Posted on 5/10/2009, 16:01     Top   Dislike
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Zorend
view post Posted on 7/10/2009, 00:48     Top   Dislike




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HO VISTO I VIDEI MESSI DA TE E DEVO DIRE CHE ANCORA NON MI RIPRENDO DALLA SORPRESA.
LA SORPRESA...LA MIA SORPRESA E' UN CHIARO INDICE DI IGNORANZA....

TI CONFESSO CHE ANNI FA' EBBI TRA LE MANI UN POCKET DI TRE LIBRI....DI FORMATO PICCOLO ....INTITOLATO "STORIA D' ITALIA".
LO SCRITTORE ERA INGLESE...DI QUELLI CHE AMANDO LA STORIA SI INTERESSANO IN SCRIVERLA SENZA IMPORTARGLI CHE NON SIA QUELLA DEL SUO PAESE ORIGINALE.
"IO....NON AVEVO LA SUFFICIENTE MALIZIA X CAPIRLO:LA VERITA' E' SEMPRE RIVOLUZIONARIA.
"DIETRO UN TESTO SEMPRE ESISTE UN CONTESTO:IN QUESTO CASO STORICO.
LA PARTE FINALE ERA UN TRATTATO DI "STORIA MODERNA ED IL LIBRO PARTIVA DA UN MOMENTO STORICO CHE LO SCRITTORE CONSIDERO' COME CRUCIALE X IL MONDO INTERO: IL FEUDALISMO.
UNA FORMA DI SOCIETA' TOTALMENTE DISTINTA DA COME ERA STATA PERCEPITA FINO A QUEL MOMENTO.
NAQUE IN ITALIA.
DA LI'...AL RISORGIMENTO FU' UN PASSO.
QUELLO CHE LUI DEFINIVA COME "STORIA MODERNA....PASSAVA DALLE GUERRE....A MUSSOLINI E DA LI'...AI VARI GOVERNI FINO AD ARRIVARE AD ANDREOTTI.

DEFINTIVAMENTE.....I BORBONI...FURONO I PROTAGONISTI DI UNA STORIA PROGRESSISTA....
DEDICATA ALLA SCIENZA...
ALL ARTE.....SENZA MAI AVERE PAURA IN AIUTARE IL PROSSIMO .
FECERO INTERESSANTI INVESTIMENTI IN OGNI AREA....
INCLUDENDO QUELLO DELLA SOLIDARIETA':QUANDO UNO STATO RISCATTA AD UN PERSONA DALLA STRADA E GLI INSEGNA IN UN ARTE...QUELLA PERSONA SARA' UN DISOCUPPATO MENO ED UN INGRESSO IN PIU'.
NESSUNO DISPREZZA UNA SECONDA OPPORTUNITA' DI VITA.
DEFINITIVAMENTE...ERA UNO STATO PROSPERO...
RICCO...E SOPRATUTTO DISTINTO DA COME FU' MOSTRATO STORICAMENTE FINORA.

DA QUELLO CHE AFFERMAVA LO SCRITTORE INGLESE....
LA MANCANZA DI STRADE CHE COLLEGASSERO UNA REGIONE DA UN ALTRA ...(PERVERSA IDEA) PERMISE CHE SI FORMASSERO I DIALETTI....
OGNUNO SI ESPRESSAVA IN FORMA DISTINTA DALL ALTRO.
NESSUNO SI CAPIVA.
NON SOLO QUELLO.....MA CIO' RIDUSSE A ZERO L AMORE PATRIO.
CHISSA' IL METTERNICK RIUSCI' AD ESPRESSARE ...NELLA SUA FAMOSA FRASE...LA ESSENZA ITALIANA:E' SOLAMENTE UN ESPRESSIONE GEOGRAFICA.
FU' UN LAVORO SIBILLINO.....PERVERSO...
MA CHE DIEDE FRUTTI.
ANCORA OGGI....NULLA SEMBRA AVER CAMBIATO.
L UNICA COSA CHE RIMANE CERTA..E' CHE ESISTEVA NEL SUD....
UN PROGRESSO SENZA ANTECEDENTI CHE DOVEVA ESSERE A TUTTI COSTI FERMATO.
INDUBBIAMENTE I MOTI....SIMILI A QUELLI DEI CARBONARI E POI....SETTE SIMILI A QUELLE DELLE P2 FECERO IL RESTO.

TANTO SFORZO...DIEDE I SUOI FRUTTI:OGGI COME OGGI ...IL POTERE E' NELLE MANI DI UN PRIMO MINISTRO...CHE PRESENTA ANTECEDENTI.
http://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi
A CHI POSSA INTERESSARE ,VEDERE LA VOCE: Procedimenti giudiziari E LA VOCE: Appartenenza alla loggia massonica P2
CON UNA SITUAZIONE POLITICA SIMILE ....CREDO CHE SIA LA ORA DI AUTOMATIZZARE LE ELEZIONI CHIEDENDO COME REQUISITO LA IMPRONTA DIGITALE DI OGNI ELETTORE.
INDUBBIAMENTE E' ORA DI CHIEDERE UN GIOCO DISTINTO A CHI ORGANIZZA LE ELEZZIONI.


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Edited by Zorend - 8/10/2009, 01:20
 
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view post Posted on 12/10/2009, 20:23     Top   Dislike
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CITAZIONE (Zorend @ 7/10/2009, 01:48)
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HO VISTO I VIDEI MESSI DA TE E DEVO DIRE CHE ANCORA NON MI RIPRENDO DALLA SORPRESA.
LA SORPRESA...LA MIA SORPRESA E' UN CHIARO INDICE DI IGNORANZA....

TI CONFESSO CHE ANNI FA' EBBI TRA LE MANI UN POCKET DI TRE LIBRI....DI FORMATO PICCOLO ....INTITOLATO "STORIA D' ITALIA".
LO SCRITTORE ERA INGLESE...DI QUELLI CHE AMANDO LA STORIA SI INTERESSANO IN SCRIVERLA SENZA IMPORTARGLI CHE NON SIA QUELLA DEL SUO PAESE ORIGINALE.
"IO....NON AVEVO LA SUFFICIENTE MALIZIA X CAPIRLO:LA VERITA' E' SEMPRE RIVOLUZIONARIA.
"DIETRO UN TESTO SEMPRE ESISTE UN CONTESTO:IN QUESTO CASO STORICO.
LA PARTE FINALE ERA UN TRATTATO DI "STORIA MODERNA ED IL LIBRO PARTIVA DA UN MOMENTO STORICO CHE LO SCRITTORE CONSIDERO' COME CRUCIALE X IL MONDO INTERO: IL FEUDALISMO.
UNA FORMA DI SOCIETA' TOTALMENTE DISTINTA DA COME ERA STATA PERCEPITA FINO A QUEL MOMENTO.
NAQUE IN ITALIA.
DA LI'...AL RISORGIMENTO FU' UN PASSO.
QUELLO CHE LUI DEFINIVA COME "STORIA MODERNA....PASSAVA DALLE GUERRE....A MUSSOLINI E DA LI'...AI VARI GOVERNI FINO AD ARRIVARE AD ANDREOTTI.

DEFINTIVAMENTE.....I BORBONI...FURONO I PROTAGONISTI DI UNA STORIA PROGRESSISTA....
DEDICATA ALLA SCIENZA...
ALL ARTE.....SENZA MAI AVERE PAURA IN AIUTARE IL PROSSIMO .
FECERO INTERESSANTI INVESTIMENTI IN OGNI AREA....
INCLUDENDO QUELLO DELLA SOLIDARIETA':QUANDO UNO STATO RISCATTA AD UN PERSONA DALLA STRADA E GLI INSEGNA IN UN ARTE...QUELLA PERSONA SARA' UN DISOCUPPATO MENO ED UN INGRESSO IN PIU'.
NESSUNO DISPREZZA UNA SECONDA OPPORTUNITA' DI VITA.
DEFINITIVAMENTE...ERA UNO STATO PROSPERO...
RICCO...E SOPRATUTTO DISTINTO DA COME FU' MOSTRATO STORICAMENTE FINORA.

DA QUELLO CHE AFFERMAVA LO SCRITTORE INGLESE....
LA MANCANZA DI STRADE CHE COLLEGASSERO UNA REGIONE DA UN ALTRA ...(PERVERSA IDEA) PERMISE CHE SI FORMASSERO I DIALETTI....
OGNUNO SI ESPRESSAVA IN FORMA DISTINTA DALL ALTRO.
NESSUNO SI CAPIVA.
NON SOLO QUELLO.....MA CIO' RIDUSSE A ZERO L AMORE PATRIO.
CHISSA' IL METTERNICK RIUSCI' AD ESPRESSARE ...NELLA SUA FAMOSA FRASE...LA ESSENZA ITALIANA:E' SOLAMENTE UN ESPRESSIONE GEOGRAFICA.
FU' UN LAVORO SIBILLINO.....PERVERSO...
MA CHE DIEDE FRUTTI.
ANCORA OGGI....NULLA SEMBRA AVER CAMBIATO.
L UNICA COSA CHE RIMANE CERTA..E' CHE ESISTEVA NEL SUD....
UN PROGRESSO SENZA ANTECEDENTI CHE DOVEVA ESSERE A TUTTI COSTI FERMATO.
INDUBBIAMENTE I MOTI....SIMILI A QUELLI DEI CARBONARI E POI....SETTE SIMILI A QUELLE DELLE P2 FECERO IL RESTO.

TANTO SFORZO...DIEDE I SUOI FRUTTI:OGGI COME OGGI ...IL POTERE E' NELLE MANI DI UN PRIMO MINISTRO...CHE PRESENTA ANTECEDENTI.
http://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi
A CHI POSSA INTERESSARE ,VEDERE LA VOCE: Procedimenti giudiziari E LA VOCE: Appartenenza alla loggia massonica P2
CON UNA SITUAZIONE POLITICA SIMILE ....CREDO CHE SIA LA ORA DI AUTOMATIZZARE LE ELEZIONI CHIEDENDO COME REQUISITO LA IMPRONTA DIGITALE DI OGNI ELETTORE.
INDUBBIAMENTE E' ORA DI CHIEDERE UN GIOCO DISTINTO A CHI ORGANIZZA LE ELEZZIONI.


(IMG:http://www.pacilioart.it/artisti%20ospiti/Cuono03.jpg)

Attached Image: 7425_1213756951182_1446548918_604996_7425531_n.jpg

7425_1213756951182_1446548918_604996_7425531_n.jpg

 
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