I CAVALIERI DI ARIANNA

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view post Posted: 13/1/2024, 17:12     +1Saluti anno 2024 - OSSEQUI E GALANTERIE

Camminando si apprende la vita,
camminando si conoscono le persone,
camminando si sanano le ferite del giorno prima.
Cammina, guardando una stella, ascoltando una voce,
seguendo le orme di altri passi.
(Ruben Blades)

Baci magici

view post Posted: 28/10/2023, 16:29     +1Ora solare: cos'è la regola del "3-2-1" - ANGOLO NATURA, SALUTE E BENESSERE



Questa notte avverrà il consueto passaggio dall'ora legale a quella solare: anche se recupereremo un'ora di sonno (le lancette si spostano indietro di un'ora), sono milioni gli italiani che non riusciranno ad adattarsi immediatamente al cambiamento di orario che, seppur minimo, provoca certamente alcuni effetti collaterali.

Le statistiche ci dicono che ben una persona su tre soffre del cambio d'ora e riguarda soprattutto due categorie: chi va a letto tardi, i cosiddetti "nottambuli" e i loro opposti, ossia coloro che vanno a dormire presto ma si alzano all'alba. Del primo caso fanno parte circa il 20% delle persone, nell'altro siamo nell'ordine del 10%.



Cos'è la regola del "3-2-1"

C'è un metodo, però, che consente di attenuare in maniera anche importante gli effetti del cambio d'ora: la regola del "3-2-1" è stata inventata dal professor M. Safwan Badr, direttore del dipartimento di Medicina interna della Wayne State University School of Medicin, a Detroit. In pratica bisognerebbe smettere di mangiare tre ore prima di quando si va a dormire così da evitare che la digestione possa interferire con il sonno; finire l'attività lavorativa due ore prima di andare a dormire e smettere con l'utilizzo di pc, smartphone e tablet un'ora prima di mettersi a letto in maniera tale che si possa favorire la produzione dell'ormone che aiuta a conciliare il sonno, la melatonina.



"In vista del cambio dell’ora, ma non solo, questa formula va bene perché aiuta a stabilire che entro una certa ora finisce la giornata e comincia la preparazione per andare a dormire", ha dichiarato al Corriere il professor Liborio Parrino, docente Neurologia all’Università di Parma e responsabile del Centro del sonno dell’ospedale di Parma. "In generale, alle 21 inizia il 'coprifuoco', significa 'rallentare i giri del motore' eliminando l’uso dei dispositivi elettronici, guardando poca tv, parlando sottovoce, non arrabbiandosi, svuotando la testa da impegni e da idee scrivendoli su un foglio".



Chi soffre di insonnia dovrebbe anche indossare "occhiali da sole per evitare che ci sia un’interferenza tra la luce naturale o artificiale e la produzione di melatonina". Questo metodo può aiutare la produzione della melatonia perché la luce "può interferire non solo con quella endogena, prodotta quindi dall’organismo, ma anche con la quella esogena. In realtà, l’ideale sarebbe smettere di cambiare l’ora ogni sei mesi", ha aggiunto Parrino. A prescindere dai consigli, tutti gli esperti sono concordi nel dire che per stare bene le ore di sonno consigliate sono almeno sette. Chi dorme di meno, nel tempo, può andare incontro a problematiche di vario tipo che spaziano dall'ipertensione alle difficoltà cognitive. "Si è visto che se si dormono sette ore si ha poco rischio di soffrire di ipertensione, di problemi cardiovascolari, di ipercolesterolemia o di diabete; se si dorme meno di cinque ore o più di dieci si corre un pericolo più alto".

view post Posted: 9/8/2023, 16:50     +1Pennoni rigati con salsa al "granchio blu" - LE CUCINE REALI




Ingredienti per 4 porzioni

Per la salsa:

5 pomodorini rossi
2 spicchi aglio
qualche cucchiaio olio d'oliva
basilico fresco
sale poco (assaggiare perche'i granchi sono gia'sapidi)

Per il fumetto:

1 carota
1 cipolla piccola
1 costa sedano
4 granchi blu di media grandezza


Passaggio 1

In un tegame mettere l'olio con gli spicchi di aglio farlo insaporire per due minuti a fiamma bassa e toglierli, unire I pomodorini che avrete pelato e affettato, far appassire qualche minuto salando e aggiungendo il basilico. Tenere da parte.

Passaggio 2

Preparate un brodetto (fumetto) con i 4 granchi, la carota, il sedano e la cipolla, acqua abbondante (ci servira' in seguito per cuocerci i pennoni).

Passaggio 3

Quando dopo circa venti minuti il brodetto sara' pronto, prelevarne i granchi e armandovi di pazienza svuotateli aiutandovi con un cucchiaino e con uno schiaccianoci che vi sara'utile per aprire le chele. Dopo aver svuotato le teste sciacquate bene il carapace che vi servira'in seguito per decorare il piatto

Passaggio 4

A questo punto unire la polpa di granchio al sughetto di pomodorini senza cuocere (la polpa e'gia'cotta non servira' ricuocerla perche'si sfalderebbe e il risultato sarebbe una poltiglia).

Passaggio 5

Filtrate il brodetto (fumetto) e portarlo ad ebollizione, quindi cuocervi la pasta, il brodetto trasferira' il gusto del granchio alla pasta, (assaggiare per controllare la sapidita') a cottura ultimata mantecare nella salsa la polpa di granchio,(volendo a piacere una spolverata di prezzemolo fresco non guasta), decorare il piatto con I carapaci e il basilico ed ecco un piatto estivo dal sapore di mare, delicato ma gustoso.



view post Posted: 22/7/2023, 15:44     +1Le vespe di terra - ANGOLO NATURA, SALUTE E BENESSERE




Anche se solitamente le vespe costruiscono i loro nidi a ridosso delle finestre, nei cassoni delle tapparelle o sugli alberi, esistono dei nidi meno riconoscibili, ma non per questo meno pericolosi: è il caso delle vespe di terra, una specie che, come suggerisce il nome, costruisce i suoi nidi sottoterra.

Ogni vespa infatti ha le sue caratteristiche e le sue particolarità, ma tutte possono pungere. Una puntura può causare in alcuni individui anche uno shock anafilattico o comunque un intorpidimento con dolore agli arti o alle parti punte. Se dunque avete visto delle vespe intorno al vostro giardino fate attenzione a non disturbarle e cercate di capire se il nido si trova a terra o appeso da qualche parte.



Come riconoscere un nido di vespe di terra?

I nidi di vespe di terra si differenziano sia per localizzazione che per forma. Infatti si presentano come dei rigonfiamenti del terreno che culminano con un buco, l’unico passaggio che permette agli insetti di entrare e uscire.

Se non si presta attenzione, questi nidi, che potrebbero passare inosservati, possono essere un vero e proprio pericolo: calpestandoli o passandoci sopra con degli attrezzi da giardino, le vespe potrebbero sentirsi attaccate e attaccare a loro volta. In quel caso il rischio è che possano uscire in massa dal nido e si difenderebbero con i loro pungiglioni.



3 consigli per evitare il pericolo delle vespe di terra

Proprio perché le vespe di terra possono essere pericolose per l’uomo, prima di rimuovere il nido è importante prendere delle precauzioni. Ecco 3 consigli:

- Senza avvicinarvi troppo, osservate gli insetti e cercate di capire dove si trova il nido in modo da non dar fastidio alle vespe, nemmeno involontariamente.

- Le vespe di terra sono pericolose anche per gli animali domestici, quindi tenete lontani dal nido anche cani e gatti.

- Evitate il fai da te! Le vespe sono insetti che diventano molto aggressivi se si sentono minacciati e in caso di attacco potreste ricevere anche più di una puntura.



Come eliminare i nidi di vespe da terra

Fumo, aceto e menta piperita sono i più diffusi metodi naturali per stordire le vespe e per eliminare un vespaio. Meglio agire di notte quando questi insetti sono meno attivi, indossare sempre un paio di guanti ed eliminare ogni traccia del nido per far sì che le vespe non ritornino.

view post Posted: 15/7/2023, 16:02     +1Cicatrici: Anne Mette Hancock - SALETTA CINEMA, MUSICA E SERIE TV
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Dopo il successo di “Fiore di cadavere”, Anne Mette Hancock torna in libreria con un’altra indagine di Kaldan e Schäfer. Un bambino è scomparso, senza nessuna traccia e nessun testimone. L’unico indizio è la sua particolare ossessione per la pareidolia, un fenomeno in cui le persone sono portate a vedere volti in oggetti inanimati.
view post Posted: 15/7/2023, 15:56     +1L'odore dell'erba tagliata - ANGOLO NATURA, SALUTE E BENESSERE




Molte persone adorano l’odore dell'erba appena tagliata. Ma, quello che sentiamo è un segnale di allarme lanciato dalle piante sotto attacco.
I composti organici volatili emessi dall'erba appena falciata, comuni in tutti gli organismi vegetali, sono noti come GLV (Green Leaf Volatiles) e sono basati su sei atomi di carbonio.



Uno studio sul mais ha dimostrato che le piante rilasciano GLV quando i predatori le masticano. La percezione da parte di altre piante di queste sostanze avviavano la produzione di agenti che le rendono meno saporite, in preparazione a un futuro attacco.



Un altro studio ha dimostrato che uno specifico coleottero predatore, la coccinella a sette punti, ha reagito ai GLV della soia quando questa era attaccata dagli afidi. L'odore ha richiamato i coleotteri che hanno eliminato gli afidi.

Inoltre i GLV proteggono le piante dai funghi e dai danni causati dal gelo.

view post Posted: 24/6/2023, 19:02     +1Eczema e orticaria: di cosa si tratta e come distinguerli - ANGOLO NATURA, SALUTE E BENESSERE




L'orticaria è una dermatosi generalmente manifestata da eruzioni cutanee sotto forma di chiazze rosse (o papule), localizzate sullo strato superficiale dell'epidermide, di forma arrotondata, in rilievo e accompagnate da forte prurito. Le placche di orticaria a volte possono sembrare punture di ortica e da qui l'origine del suo nome (l'ortica è un genere della famiglia delle urticaceae).



Si tratta di una malattia della pelle che si esprime con crisi infiammatorie, così come per le persone colpite da focolai di eczema. Può essere localizzata o, al contrario, diffusa su tutto il corpo. La causa sembra essere la reazione infiammatoria che è dovuta all'attivazione di una cellula immunitaria: il mastocita. I mastociti fanno parte della famiglia dei globuli bianchi che contengono e rilasciano diverse sostanze chimiche, tra cui l'istamina. Le crisi sono dovute a diversi fattori: stress, attrito, eritema (orticaria solare), temperatura o sudorazione (orticaria colinergica), allergia alimentare. Le cause sono varie e molto simili a quella dell'eczema.




Le diverse forme di orticaria

Forma di orticaria prevalenti: orticaria allergica e origine non allergica.

L'orticaria allergica è una forma rara di orticaria: la reazione cutanea è associata al contatto con un allergene. Richiede un accesso al pronto soccorso nelle forme più gravi perchè può portare allo shock anafilattico, o addirittura all'edema di Quincke detto anche angioedema. Il sistema immunitario è responsabile e provoca reazioni cutanee rapide e potenzialmente pericolose.

L'orticaria non allergica è una forma che colpisce circa il 2% della popolazione. Rende la persona ipersensibile a stimoli non allergici come stress, gli sbalzi di temperatura, determinati alimenti, l'uso di specifici farmaci, ecc.



Esistono anche tre sottogruppi di orticaria non allergica:

L'orticaria acuta può avvenire con una sola reazione cutanea, e può durare da poche ore a diversi giorni. Le manifestazioni cutanee possono divampare in seguito, il rossore si manifesta in varie parti del corpo e cambia regolarmente posizione.

L'orticaria cronica è una dermatite infiammatoria cronica che si ripete quotidianamente oppure ogni 2 o 3 giorni. La crisi può durare circa sei settimane. L'eruzione cutanea non è l'unico sintomo, questo tipo di orticaria è caratterizzata da dolori addominali e articolari. L'orticaria cronica non è di origine allergica. Questa malattia infiammatoria della pelle svanisce dopo pochi mesi o anni.

L'orticaria ricorrente si ripresenta per diverse settimane, un mese dopo l'ultimo attacco e dopo che gli attacchi si sono protratti per diverse settimane.



Differenze tra eczema e orticaria allergica

L'eczema o dermatite da contatto è un'infiammazione che si manifesta a causa del contatto con la pelle con un allergene. Come distinguere correttamente l'eczema da contatto con l'orticaria allergica? A prima vista, le macchie rosse e il prurito sono sintomi simili tanto all'eczema da contatto quanto all'orticaria allergica. A differenza dell'orticaria, l'eczema è caratterizzato dalla comparsa di piccole vescicole piene d'acqua che trasudano e che se grattate provocano graffi sulla pelle, causando la formazione di una crosta.

L'orticaria allergica come l'eczema da contatto richiede una diagnosi, attraverso una valutazione allergologica: test epidermici durante i quali una cinquantina di sostanze allergeniche vengono testate sulla pelle e il medico o dermatologo analizza poi i risultati, e analisi del sangue.



Orticaria ed eczema: come alleviare il prurito

Il prurito può essere ridotto con acqua fredda, sia che sia presente l'orticaria o l'eczema. Evitare bagni caldi, saune e lampade solari.
Se si soffre di stress emotivo, che è uno delle cause dell'orticaria e dell'eczema, il rilassamento o la meditazione possono aiutare a ridurre la sensazione di prurito.



Come trattare queste malattie della pelle

Per l'eczema, il trattamento di base è l'idratazione quotidiana della pelle con creme emollienti, perché la pelle delle persone è affetta da diverse forme di eczema (dermatite atopica, eczema del viso o eczema delle mani) e appare secca, fattore che va ad aggravare le riacutizzazioni dell'eczema. La crema a base di cortisone (corticosteroidi topici) è il trattamento di base per gli attacchi infiammatori di eczema.

L'attacco di orticaria regredisce spontaneamente per la parte principale del tempo ma può essere trattato con l'assunzione di antistaminici. Questi farmaci, generalmente somministrati per via orale, devono essere assunti continuativamente per alcune settimane a diversi mesi, in caso di orticaria cronica e non solo durante le riacutizzazioni.

view post Posted: 17/6/2023, 16:10     +1Piadine in torta di rose - LE CUCINE REALI



Questo antipasto, facile e di grande effetto, richiede solo un po’ di abilità nella fase di arrotolamento. Assicuratevi che le piadine siano malleabili (se serve, intiepiditele dolcemente in padella). Dopo aver spalmato le basi cremose, distribuite gli altri elementi formando uno strato uniforme e sottile, per ottenere dei rotoli compatti. Tagliateli in rocchetti uguali, tenendo conto dell’altezza del vassoio che li conterrà

Tempo 40 minuti

Ingredienti

30-36 pezzi porzioni
6 piadine
400 g 1 melanzana
250 g stracciatella o stracciata di bufala
250 g stracchino
200 g prosciutto crudo
200 g 1 zucchina
1 pomodoro ramato grande
crema di olive
origano secco
olio extravergine di oliva
sale

Procedimento

Step 1
Per la ricetta delle piadine in torta di rose, passate brevemente in padella sulla fiamma dolce le piadine per renderle flessibili e malleabili: scaldatele a una a una, via via che le preparate.

Step 2
Distribuite la stracciatella di burrata su due piadine, coprite tutta la superficie con sottili rondelle di pomodoro, condite con sale e origano secco e arrotolate compattando il rotolo a mano a mano che procedete; lasciatelo riposare mentre procedete con gli altri.

Step 3
Spalmate lo stracchino su altre due piadine; stendetevi sopra le fette di prosciutto e arrotolate. Lasciate riposare.

Step 4
Pelate la melanzana a strisce, tagliatela a rondelle spesse 3 mm e arrostitele in padella senza grassi per 3 minuti circa per parte. Tagliate la zucchina a nastri dello stesso spessore, insaporiteli con sale e olio e arrostite anch’essi per 2-3 minuti per lato. Spalmate 130 g di crema di olive sulle ultime due piadine, coprite con fette di melanzana e zucchina, arrotolate e lasciate riposare il rotolo per 5 minuti.

Step 5
Rifilate le estremità dei rotoli di piadina e dividete ciascuno in 5-6 rocchetti. Disponeteli ben serrati tra loro in un vassoio (ø 30 cm circa) o in una teglia. Condite la torta di rose con un filo di olio e completate a piacere con rucola ed erbe fresche.

Buon appetito!
view post Posted: 26/11/2022, 19:08     +1Rivedere le proprie orme non è male. - OSSEQUI E GALANTERIE
Brevi furono i miei giorni tra voi, e ancor più brevi le parole che ho detto. Ma se la mia voce si affievolirà nel vostro orecchio e il mio amore svanirà nella vostra memoria, allora io tornerò. E con cuore più ricco e labbra più docili allo spirito, parlerò con voi. Sì, tornerò con la marea.
(Khalil Gibran)

Baci magici
view post Posted: 19/10/2019, 09:42     +1Alberto Angela: i segreti del suo successo in tv - SALETTA CINEMA, MUSICA E SERIE TV





Quello di Alberto Angela negli ultimi anni è un successo plebiscitario e praticamente esente da critiche, ed è quindi interessante chiedersi quale sia il suo segreto, la formula magica che gli ha consentito di raggiungere così ampi consensi come solo a pochi personaggi capita.



Alberto Angela è innanzitutto un intellettuale atipico: non è saccente, parla un italiano comprensibile a tutti, non prende posizione forti e non sale sul piedistallo. L’assenza di snobismo e l’utilizzo di una terminologia accessibile elimina qualsiasi possibilità di timore reverenziale nello spettatore medio, che si sente suo pari senza bisogno di colmare alcun vuoto, senza che si crei alcuna tensione tra lui e il divulgatore.

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Alberto Angela ha anche un’altra caratteristica atipica dell’intellettuale classico: è bello, la sua è una bellezza tranquillizzante, senza eccessi. Il pubblico femminile ammira e ne apprezza la voce soave, l’espressione gentile dei modi e del volto. In un mondo dominato dalla velocità, dall’insicurezza, dal carrierismo, dai montaggi video frenetici, lui ci regala trasmissioni che sono un toccasana per i nostri nervi: montaggio lento, pacatezza, assenza di risse o di momenti di tensione.

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La dinastia Angela in tv non è un caso di nepotismo ma un passaggio di consegne meritocratico, è la continuazione nella storia di una certezza in un mondo dove la terra ci frana sotto i piedi.
Di padre in figlio, la scienza e la cultura portata dagli Angela è priva di contrasti.


view post Posted: 31/12/2018, 16:55     +1Proprietà della yucca - ANGOLO NATURA, SALUTE E BENESSERE



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La yucca è una pianta nativa delle Americhe, un'agavacea che fiorisce in un complesso sistema di fiori bianchi particolarmente estetici, e della quale si suole mangiare i tuberi.
Si presenta con un tronco tozzo, cilindrico, dal quale si diramano delle foglie simile a lame di spada disposte a ventaglio.

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Alcune specie possono superare i 10 metri mentre altre più arbustive tendono a rimanere più basse. Fiorisce con dei bellissimi pinnacoli di fiori bianchi campanuliformi.
La parte edibile consiste in un tubero sodo e oblungo, fornito di una buccia dura e marrone.

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Il nome generico yucca è applicabile ad almeno una quarantina di specie differenti, alcune delle quali tossiche e non commestibili.

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Tuttavia tutte condividono più o meno lo stesso habitat, arido e roccioso, spesso dei veri e propri deserti ai piedi delle montagne rocciose come quelli tipici degli Stati Uniti del Sud.

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È un alimento ricco di amidi, vitamine del gruppo B, acido ascorbico e sali minerali, ottimo reintegratore e tonico, indicato per i convalescenti, gli sportivi, e le persone con disturbi all'apparato gastrointestinale, grazie alle proprietà digestive.
La yucca contiene inoltre particolari saponine in grado di agire positivamente contro il mal di testa, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia, l'artrite.

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USO INTERNO: la yucca è un alimento, pertanto se ne contempla l'esclusivo uso interno, previa cottura, in genere bollitura.

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La grande quantità di potassio contenuta nei tuberi di yucca la rende inadatta alle persone che seguono una dieta povera di questo elemento e alla persone che soffrono di reni.


Nel corso degli anni lo studio della Yucca ha evidenziato una forte presenza di principi bioattivi per la nutrizione umana, come ad esempio la presenza di composti polifenolici:

• l’acido ellagico che è considerato un potente antiossidante, antivirale ed antibatterico
• l’acido tannico che ha proprietà antibatteriche, anti enzimatiche, antiossidanti, astringenti ed antimutagene
• la quercetina che è un potente antiossidante, antistaminico e antinfiammatorio
• l’acido cinnamico e 2 idrossicinnamico anch’essi considerati antiossidanti, antistaminici e antinfiammatori
• l’acido gallico, attività antimicrobiche ed antivirali.

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In ambito industriale l’estratto di Yucca viene già ampiamente utilizzato grazie al fatto che, le saponine in essa presenti sono ideali agenti schiumogeni per tutte quelle bibite gassate ove la spuma è gradita.
La Yucca, invece, in ambito nutrizione animale viene somministrata al bestiame ed al pollame per aumentare l’accrescimento e la produttività e per ridurre l’ammoniaca e gli odori degli escrementi nei pollai. Studi recenti hanno confermato come l’attività antibatterica dell’estratto di Yucca schidigera inibisca alcuni batteri del rumine modificando la fermentazione ruminale.

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Un aspetto interessante è quello dell’attività antimicrobica, antifungina, antifermentativa dell’estratto di yucca. Si pensi che in Giappone esiste già un estratto di Yucca (con etanolo) privo di sapore, odore e colore, che non influenza la qualità dell’alimento ma è in grado di svolgere attività antideteriorante per prolungare la shelf-life ( periodo che dura dalla produzione alla vendita, nel quale è necessario mantenere intatta la qualità totale del prodotto) dei prodotti alimenti contenenti riso, fagioli, vegetali sottaceto, carne di pesce lavorata e condimenti fermentati


view post Posted: 23/4/2011, 16:18     +2Attenzione agli antibiotici - ANGOLO NATURA, SALUTE E BENESSERE


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Con l’arrivo degli sbalzi di clima, tipici delle nostrane primavere ballerine, arrivano anche i primi malanni di stagione: come curarci e soprattutto, quando e perché evitare gli antibiotici?

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La prima regola d’oro per ovviare ad un abuso di antibiotici è quella di non assumerli in caso di influenza o, ancor più, di raffreddore: in questi casi, infatti, qualsiasi antibiotico si rivela inutile, visto che la sua funzione chiave è quella di combattere i batteri (e non ulteriori patologie provocate da virus).

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Regola numero due: proprio perché non è facile distinguere un’infezione batteria da una virale, gli antibiotici vanno rigorosamente assunti sotto prescrizione medica (a maggior ragione, se il malato dovesse essere un bambino o una donna in stato di gravidanza).

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In terzo luogo, come consiglia la piccola guida stilata dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), insieme all’Istituto superiore di Sanità, i tempi e i modi di assunzione degli antibiotici sono ben precisi: non interrompere il trattamento prima del termine e non cambiare antibiotico di propria iniziativa.

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Gli antibiotici, per chi ancora non lo sapesse, funzionano solo se presi nelle giuste dosi e, soprattutto, nei tempi stabiliti. Rapportarsi ad essi come ad un classico rimedio della nonna potrebbe, dunque, essere deleterio: il rischio di effetti collaterali e l’insorgenza della cosiddetta antibiotico-resistenza è un fattore da non dover assolutamente sottovalutare. Sospendere la cura prima del tempo, perché ad esempio si ha la sensazione di essere guariti, infatti, non comporterebbe altro che un rafforzamento dei germi stessi. Inoltre, ricordiamo che non tutti gli antibiotici sono giusti per qualsiasi infezione batterica: esistono, infatti, antibiotici specifici per specifici ceppi batterici.

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Seguiamo dunque i preziosi consigli del medico e non abusiamo degli antibiotici al primo sintomo: perché rischiare di farci ulteriormente (e gratuitamente) del male?

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Benvenuti antibiotici sì, ma con cautela!

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alimentazione-salute.com
view post Posted: 9/4/2011, 16:18     +2Frittelle di bianchetti - LE CUCINE REALI


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Come ben sappiamo il venerdi santo, soprattutto per i più credenti, rappresenta il giorno del digiuno. Chi invece si limita a rispettare la "regola" per la quale non si mangia assolutamente carne, si dedica alla preparazione di piatti rigorosamente a base di pesce o verdure. Ecco perchè oggi vi suggerisco delle frittelle a base di pesci, i bianchetti, da poter preparare al posto della carne.

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I bianchetti, che altro non sono che i neonati di acciughe e sardine, si trovano anche in questo periodo. Hanno un aspetto bianco simile a gelatina. Essendo molto delicati si prestano ad essere consumati "cotti" nel limone ma, come in questo caso possono costituire l'ingrediente principale di frittelle. La preparazione delle frittelle di bianchetti è semplicissima ed anche molto veloce.

Ingredienti per 4 persone

500 gr. bianchetti
2 uova
5 cucchiai farina
120 ml latte
1 cucchiaio olio evo
1 pizzico sale
q.b. olio per friggere

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Lavare i bianchetti ed lasciarli asciugare su un canovaccio. Nel frattempo preparare la pastella impastando la farina con le uova, un pizzico di sale, l'olio di oliva ed il latte. Amalgamare tutto per ottenere una pastella morbida.

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In una padella alta versare abbondante olio per friggere. Versare i pesciolini nella pastella e metterli con un cucchiaio nella padella con l'olio bollente. Girare le frittelle per farle dorare da entrambi i lati.

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Appena cotte scolarle con l'aiuto di una schiumarola e passarle su della carta assorbente. Procedere in questo modo fino ad esaurimento degli ingredienti. Servirle calde.

Nel frattempo si prepara la pastella impastando la farina con le uova, un pizzico di sale, l’olio di oliva ed il latte. Si amalgama il tutto e si ottiene una pastella morbida. Dentro la pastella andiamo a versare i pesciolini. Preleviamo un pò di composto a cucchiaiate e le facciamo cuocere a cucchiaiate in abbondante olio bollente. Le frittelle sono cotte quando saranno dorate uniformemente


gingerandtomato.com
foto dal web

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